Volete che io rimetta in libertà per voi il re dei Giudei?
L’uomo, da quando esiste, è obbligato a scegliere. Vita e morte, luce e tenebre, paradiso e inferno, sapienza e stoltezza, giustizia e ingiustizia, verità e falsità, carità e egoismo, guerra e pace, umanità e disumanità, bene e male, religione vera e religione non vera, amore e odio, lavoro e ozio, onestà e disonestà, obbedienza e disobbedienza, fede e ateismo, tutto è dalla sua scelta. Il suo Creatore e Signore, gli ha messo dinanzi l’acqua e il fuoco, lasciandogli la scelta di stendere la mano. L’uomo è obbligato a sapere che i frutti nel tempo e nell’eternità maturano dalla sua scelta. Non può raccogliere uva chi pianta spine e non può mietere grano chi semina zizzania. Questa verità è immodificabile. Nessun uomo la potrà mai abolire.
L’uomo purtroppo pretende abolire, cancellare questa verità che nasce dalla stessa essenza del suo Creatore e Signore. Come Dio è immodificabile in eterno nella sua verità, così è immodificabile quanto Lui ha stabilito per l’uomo. Ha lasciato all’uomo la scelta se credere o non credere nella sua Parola, avvisandolo che la non fede nella sua Parola genera sempre morte, mentre la fede in essa produce un frutto di vera vita nel tempo e dopo il tempo. Ogni uomo sappia che mai potrà invertire i frutti. Lui può scegliere se vuole vivere un matrimonio indissolubile o sciogliere il vincolo naturale e anche sacro. I frutti non sono gli stessi. I frutti dello scioglimento sono di morte. i frutti della fedeltà per sempre sono di vera vita.
È stoltezza promettere all’uomo vita scegliendo la morte, luce preferendo le tenebre, paradiso camminando verso l’inferno, sapienza mentre si coltiva la stoltezza, giustizia mentre si pratica l’ingiustizia, verità mentre si studia la falsità, carità mentre si vive da egoisti, pace favorendo la guerra, umanità mentre ci si annega nella disumanità, bene quando si fa il male, progresso spirituale, sociale, religioso, civile quando si professa una religione non vera. L’odio non può generare amore, né l’ozio lavoro, né la disonestà procurare onestà, né la disobbedienza far bocciare i frutti dell’obbedienza. E così dicasi dell’ateismo che oggi vuole conquistare la terra, uccidendo nel cuore, nello spirito, nell’anima, nel corpo la verità primaria del genere umano.
E subito, al mattino, i capi dei sacerdoti, con gli anziani, gli scribi e tutto il sinedrio, dopo aver tenuto consiglio, misero in catene Gesù, lo portarono via e lo consegnarono a Pilato. Pilato gli domandò: «Tu sei il re dei Giudei?». Ed egli rispose: «Tu lo dici». I capi dei sacerdoti lo accusavano di molte cose. Pilato lo interrogò di nuovo dicendo: «Non rispondi nulla? Vedi di quante cose ti accusano!». Ma Gesù non rispose più nulla, tanto che Pilato rimase stupito. A ogni festa, egli era solito rimettere in libertà per loro un carcerato, a loro richiesta. Un tale, chiamato Barabba, si trovava in carcere insieme ai ribelli che nella rivolta avevano commesso un omicidio. La folla, che si era radunata, cominciò a chiedere ciò che egli era solito concedere.
Pilato rispose loro: «Volete che io rimetta in libertà per voi il re dei Giudei?». Sapeva infatti che i capi dei sacerdoti glielo avevano consegnato per invidia. Ma i capi dei sacerdoti incitarono la folla perché, piuttosto, egli rimettesse in libertà per loro Barabba. Pilato disse loro di nuovo: «Che cosa volete dunque che io faccia di quello che voi chiamate il re dei Giudei?». Ed essi di nuovo gridarono: «Crocifiggilo!». Pilato diceva loro: «Che male ha fatto?». Ma essi gridarono più forte: «Crocifiggilo!». Pilato, volendo dare soddisfazione alla folla, rimise in libertà per loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso (Mc 15,1-15).
Anche la vita di ogni nostro fratello, nel bene e nel male, dipende dalla nostra scelta. Noi possiamo scegliere di uccidere o di rispettargli la vita. Possiamo scegliere se aiutarlo o abbandonarlo. Possiamo decidere ogni modalità di entrare nella vita del prossimo. Possiamo portarlo alla droga oppure ad una vita di responsabilità e di dignità. Tutto degli uni è posto nelle mani degli altri. Possiamo anche scegliere di distruggere l’intero universo. Questa è la terribile responsabilità che il Signore ha posto nelle nostre mani ed è una responsabilità universale ed eterna. Nelle mani di ogni uomo è tutta la vita della terra, spesso in un solo pensiero, una sola parola, una sola decisione, una sola legge, un solo decreto, un solo consiglio.
Un giorno Dio stesso si mise nelle nostre mani. A noi è stato chiesto se farlo vivere o morire, liberarlo o crocifiggerlo. Noi abbiamo scelto, per sobillazione, stoltezza, insipienza, che lui fosse crocifisso e così è stato. Questa scelta non è stata solo ieri. Ogni giorno Cristo Dio si sottopone alla nostra scelta. Da noi dipende se farlo vivere o morire, progredire o regredire, camminare o arrestare la sua corsa. Tutto dipende da noi. Una ulteriore verità va aggiunta. Cristo Dio dice all’uomo: Tutto dipende da te. Se mi accogli, io ti accolgo. Se mi confessi, io ti confesso. Se mi sfami nel tempo, io ti sfamerò nel tempo e nell’eternità. Se tu accogli Satana nel tuo cuore e nelle tue azioni sarà lui ad accoglierti nel tempo e nell’eternità. Sappi però che lui ti accoglie per la morte nel tempo e nell’eternità. Lui è morte e dona solo morte. È tenebra e dispensa tenebre. Con lui potrai arrostire per l’eternità, senza consumarti, nel suo fuoco inestinguibile.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, insegnateci sempre la giusta scelta.[MORE]