Voi giudicate secondo la carne
Tutti i mali dell’odierna società sono il frutto di un giudizio, un pensiero, una valutazione secondo la carne di tutto ciò che accade. Manca alla nostra società un giudizio di verità, verità non filosofica e neanche antropologica o religiosa, ma di verità divina, eterna. Mai si deve parlare all’uomo dall’uomo, dalla terra, dalle sue filosofie, teologie, religioni, antropologie, economie, finanze, trattati. Parlare da queste cose, significa proferire giudizi secondo la carne, cioè pensieri e sentenze falsi, menzogneri, errati, che mai riusciranno a risolvere un solo problema dell’uomo. La terra mai potrà risolvere i problemi della terra. Non è il suo mandato.
All’uomo si deve parlare dal cuore di Dio, che è nel cuore crocifisso di Gesù Signore, che è nel cuore della Chiesa, anch’esso trafitto sull’altare della carità, della verità, della giustizia. Parlare dal cuore di Dio, per mezzo del cuore della Chiesa, tutto conformato al cuore di Cristo Gesù, significa dire solo la volontà di Dio che è promessa eterna per l’uomo. Tu, uomo, vuoi essere sempre te stesso nel tempo e nell’eternità, non seguire i tuoi trattati, segui le mie leggi. Se segui i tuoi trattati, da essi dovrai attenderti il futuro sia sulla terra e che nell’eternità. Questi trattati, come tu sai, non danno vita, complicano i problemi, mai ne risolveranno uno solo. Invece i miei trattati, dice il Signore, risolvono ogni problema, perché io sono l’Onnipotente, la Provvidenza, il Creatore, il Signore. Ho nelle mie mani il cielo e la terra, l’universo visibile e invisibile.
Non giudicare secondo la carne, la falsità dei tuoi trattati, delle tue leggi, delle tue valutazioni psicologiche, sociologiche, giuridiche, nazionali e internazionali. Questa valutazioni sono secondo la carne, cioè seguono la falsità della mente dell’uomo e la sua grande ignoranza e non conoscenza del mio mistero. Pensa, uomo dell’occidente! Tutta questa marea di gente che oggi invade le tue coste, le tue frontiere, che vuole entrare nelle tue case, è il frutto del tuo egoismo, della tua forza militare, del tuo strapotere tecnologico, delle tue occupazioni, colonizzazioni, depredazioni, spogliazioni che tu hai fatto per secoli. Questa marea di gente è il frutto della tua politica, dei tuoi trattati, dei tuoi aerei, delle tue bombe, della tua scienza usata contro di loro a tuo profitto, di tutte quelle diavolerie che ogni inventi a tuo danno.
Uomo dell’occidente, tutto il male che per secoli hai posto nella storia ora viene e vuole che tu gli saldi il conto. Tu hai destabilizzato, depredato, impoverito, distrutto il loro modo di vivere. Gli hai voluto vendere la tua democrazia malata, indemoniata, assatanata. Gli hai insegnato l’uso delle tue armi. Gli hai venduto la tua inutile tecnica. Lo ha appestato con i tuoi infiniti peccati e i tuoi pessimi costumi e modi di vivere. Ora è venuto il tempo di saldare il conto. Uomo dell’occidente, non giudicare secondo le apparenze, le convenienze, la tua cattiva e pessima coscienza, anzi con quella coscienza che neanche più possiedi. Se vuoi giudicare, giudica rettamente secondo Dio, secondo la verità del male stabilito dalla sua sapienza eterna. Loro non vengono ad occuparti con le armi. Vengono portando la loro nuda umanità e chiedendo a te, carnefice oppressore, uomo dalla nobile civiltà della morte, che senta almeno pietà per loro.
Di nuovo Gesù parlò loro e disse: «Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita». Gli dissero allora i farisei: «Tu dai testimonianza di te stesso; la tua testimonianza non è vera». Gesù rispose loro: «Anche se io do testimonianza di me stesso, la mia testimonianza è vera, perché so da dove sono venuto e dove vado. Voi invece non sapete da dove vengo o dove vado. Voi giudicate secondo la carne; io non giudico nessuno. E anche se io giudico, il mio giudizio è vero, perché non sono solo, ma io e il Padre che mi ha mandato. E nella vostra Legge sta scritto che la testimonianza di due persone è vera. Sono io che do testimonianza di me stesso, e anche il Padre, che mi ha mandato, dà testimonianza di me». Gli dissero allora: «Dov’è tuo padre?». Rispose Gesù: «Voi non conoscete né me né il Padre mio; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio». Gesù pronunciò queste parole nel luogo del tesoro, mentre insegnava nel tempio. E nessuno lo arrestò, perché non era ancora venuta la sua ora (Gv 8,12-20).
Gesù, anche lui è stato giudicato secondo le apparenze, secondo la falsità che è nel cuore di peccato dell’uomo ed è finito crocifisso su un duro legno. Uomo dell’occidente, prima hai giudicato secondo le apparenze, cioè secondo i tuoi capricci, e li hai distrutto nel loro territorio. Ora ancora una volta stai giudicando secondo le apparenze, cioè secondo la falsità del tuo cuore, è li stai rendono martiri nei tuoi territori. Se perseveri nella tua apparenza, il peccato ti rovinerà, ti distruggerà, ti annienterà. Ricordalo, per ogni peccato che tu hai commesso nella storia, è venuto il tempo del rendimento dei conti. E ancora siamo solo agli inizi. Cosa vedrai nel futuro neanche lo immagini. Io una cosa sola so: che sempre i peccati presentano il conto ed esso è assai salato. Ora è il tempo di pagare. La misericordia del Signore è grande. Ti chiede di saldare il conto solo con un po’ di pietà, compassione, misericordia. Ti chiede di vedere questa marea di gente come tuoi fratelli, tuo prossimo, tuo padre, tua madre, il tuo migliore amico.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, aiutateci a non peccare mai, mai, mai.