VISIONI DI COSE VANE E INSULSE

SABATO 27 GIUGNO (Lam 2,2.10-14.18-19)

Cosa vana è ogni menzogna offerta all’uomo come via di salvezza. Dare in pasto cose vane è opera dei falsi profeti, gente senza il vero Dio, il vero Signore, il vero Creatore. I veri profeti hanno sempre denunciato i falsi profeti e le loro cosa vane. Ma il popolo non ha dato ascolto alla loro voce: “Così dice il Signore degli eserciti: «Non ascoltate le parole dei profeti che profetizzano per voi; essi vi fanno vaneggiare, vi annunciano fantasie del loro cuore, non quanto viene dalla bocca del Signore. A coloro che disprezzano la parola del Signore, dicono: “Avrete la pace!”, e a quanti, ostinati, seguono il loro cuore: “Non vi coglierà la sventura!”. Ma chi ha assistito al consiglio del Signore, chi l’ha visto e ha udito la sua parola? Chi vi ha fatto attenzione e ha obbedito? Ecco la tempesta del Signore, il suo furore si scatena; una tempesta travolgente turbina sul capo dei malvagi. Non cesserà l’ira del Signore, finché non abbia compiuto e attuato i progetti del suo cuore. Alla fine dei giorni lo comprenderete pienamente! Io non ho inviato questi profeti ed essi corrono; non ho parlato a loro ed essi profetizzano. Se hanno assistito al mio consiglio, facciano udire le mie parole al mio popolo e li distolgano dalla loro condotta perversa e dalla malvagità delle loro azioni. Sono forse Dio solo da vicino? Oracolo del Signore. Non sono Dio anche da lontano? Può nascondersi un uomo nel nascondiglio senza che io lo veda? Oracolo del Signore. Non riempio io il cielo e la terra? Oracolo del Signore. Ho sentito quanto affermano i profeti che profetizzano falsamente nel mio nome: “Ho avuto un sogno, ho avuto un sogno!”. Fino a quando ci saranno nel mio popolo profeti che predicono cose false e profetizzano le fantasie del loro cuore? Essi credono di far dimenticare il mio nome al mio popolo con i loro sogni, che si raccontano l’un l’altro, come i loro padri dimenticarono il mio nome per Baal! Il profeta che ha avuto un sogno racconti il suo sogno; chi ha udito la mia parola annunci fedelmente la mia parola. Che cosa ha in comune la paglia con il grano? Oracolo del Signore. La mia parola non è forse come il fuoco – oracolo del Signore – e come un martello che spacca la roccia?” (Ger 23,16-29). Quando Gerusalemme si convince che la profezia di Geremia era parola di purissima verità? Quando è nel lutto della morte, della peste, della fame, della spada, dell’esilio. Quando diviene un ammasso di macerie. Dalla distruzione grida la verità.

Il Signore ha distrutto senza pietà tutti i pascoli di Giacobbe; ha abbattuto nella sua ira le fortezze della figlia di Giuda, ha prostrato a terra, ha profanato il suo regno e i suoi capi. Siedono a terra in silenzio gli anziani della figlia di Sion, hanno cosparso di cenere il capo, si sono cinti di sacco; curvano a terra il capo le vergini di Gerusalemme. Si sono consunti per le lacrime i miei occhi, le mie viscere sono sconvolte; si riversa per terra la mia bile per la rovina della figlia del mio popolo, mentre viene meno il bambino e il lattante nelle piazze della città. Alle loro madri dicevano: «Dove sono il grano e il vino?». Intanto venivano meno come feriti nelle piazze della città; esalavano il loro respiro in grembo alle loro madri. A che cosa ti assimilerò? A che cosa ti paragonerò, figlia di Gerusalemme? A che cosa ti eguaglierò per consolarti, vergine figlia di Sion? Poiché è grande come il mare la tua rovina: chi potrà guarirti? I tuoi profeti hanno avuto per te visioni di cose vane e insulse, non hanno svelato la tua colpa per cambiare la tua sorte; ma ti hanno vaticinato lusinghe, vanità e illusioni. Grida dal tuo cuore al Signore, gemi, figlia di Sion; fa’ scorrere come torrente le tue lacrime, giorno e notte! Non darti pace, non abbia tregua la pupilla del tuo occhio! àlzati, grida nella notte, quando cominciano i turni di sentinella, effondi come acqua il tuo cuore, davanti al volto del Signore; alza verso di lui le mani per la vita dei tuoi bambini, che muoiono di fame all’angolo di ogni strada.

Anche noi oggi, più che ieri, più che mai, siamo accerchiati da un esercito di falsi profeti che ci predicano, insegnano, annunziano cose vane. Tutto il Vangelo, tutta la rivelazione da questi falsi profeti sono ridotti a menzogna, a falsità, a favola. Quando noi crederemo che sono queste cose vane che ci distruggeranno, ci deporteranno, ci condurranno anche nella perdizione eterna? Solo quando saremo nella desolazione più grande. Ma allora sarà troppo tardi per tornare indietro. Oggi invece è ancora il tempo della conversione e del ritorno al Signore. Ma oggi chi dice una parola di Vangelo è accusato dagli stessi credenti in Cristo quasi di stregoneria.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che ci convertiamo alla Parola del Vangelo di Gesù.