vangelo del giorno

VENNERO AL SEPOLCRO AL LEVARE DEL SOLE

Rm 6,3-11; Sal 117; Mc 16,1-7
31 MARZO

A causa del sole ormai quasi tramontato ed apparse le prime luci della sera, appena Gesù fu deposto dalla croce, subito si dovette pensare a porlo nel sepolcro. Quasi tutte le usanze rituali erano saltate. “Passato il sabato, giorno di assoluto riposo, Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a ungerlo”. Queste donne neanche minimamente pensano alla risurrezione, sempre annunziata da Gesù ogni qualvolta ha annunziato la sua morte cruenta. Gesù è nella tomba ed esse vi si recano per preparare il suo corpo perché rimanga per sempre in essa. Il sepolcro per queste donne è la fine di tutto. Ora non resta che dare dignità al corpo di Gesù. Lui potrà vivere nel loro cuore, ma in vita di certo non tornerà più. Questo è il loro pensiero. Altre idee non appartengono loro, neanche per immaginazione. Dinanzi al sepolcro tutto finisce e tutto si eternizza nella morte.

Altra preoccupazione delle donne è la pesante pietra che è stata rotolata per ostruire la porta in modo che nessuno potesse entrare dentro. Questa paura svanisce subito, perché appena si sono avvicinate vedono che “la pietra era già stata fatta rotolare, benché fosse molto grande”. Qualcosa è fuori del normale. Ma si poterebbe anche pensare che qualcuno le abbia precedute, in modo da facilitare loro il lavoro. Tutto però cambia, quando entrano nel sepolcro e vedono “un giovane, seduto sulla destra, vestito d’una veste bianca”. Sanno di trovarsi dinanzi ad una manifestazione divina, o vera teofania e per questo hanno paura. Nella Scrittura gli Angeli appaiono o si manifestano per comunicare una notizia da parte del Signore. Essi sono messaggeri dell’Onnipotente. Per questo esse hanno paura. Cosa il Signore, il loro Dio vorrà comunicare? Cosa rivelare? Anche questo pensiero subito viene chiarito.

Gli Angeli sono lì per svelare loro il mistero: “Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l’avevano posto”. La risurrezione di Gesù è vero annunzio. Non è annunzio per voce di uomini, ma per voce Angelica. Tutto il mistero della Redenzione inizia con un annunzio dell’Angelo del Signore. Zaccaria, Maria, Giuseppe vengono visitati dall’Angelo del Signore. È l’Angelo che svela loro il mistero. Anche i Pastori vengono visitati dall’Angelo. Anche essi conoscono per rivelazione dall’alto. Questa verità oggi andrebbe ripresa. La risurrezione deve essere annunziata, prima ancora che compresa o spiegata. Ogni credente in Cristo dovrebbe essere insieme Angelo e sepolcro vuoto. Come Angelo annunzia il mistero, come sepolcro vuoto dona il segno che lui si è svuotato di sé e al suo posto fa vivere Cristo Signore. O meglio è sepolcro vuoto perché in lui ora vive il Risorto. Se il Risorto non vive in chi annunzia, il messaggio risulterà privo dei segni esterni necessari alla fede. Le donne ascoltano e vedono. Il sepolcro è vuoto.

Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a ungerlo. Di buon mattino, il primo giorno della settimana, vennero al sepolcro al levare del sole. Dicevano tra loro: «Chi ci farà rotolare via la pietra dall’ingresso del sepolcro?». Alzando lo sguardo, osservarono che la pietra era già stata fatta rotolare, benché fosse molto grande. Entrate nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d’una veste bianca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l’avevano posto. Ma andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro: “Egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto”».

L’Angelo annunzia alle donne l’evento della risurrezione. Chiede di farsi a loro volta messaggeri e annunziatrici del mistero: “Ma andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro: Egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto”. Le donne credono per l’annunzio. Ma anche i discepoli devono credere per l’annunzio delle donne. Da chi è portato l’annunzio ai discepoli? Dalle donne. Queste a quei tempi non avevano una parola di testimonianza. Gesù sceglie proprio le donne per il dono della fede nel suo mistero ai suoi discepoli. Alla risurrezione si giunge dalla più profonda umiltà.