Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini

Gesù è l’uomo nuovo. Ma chi è in verità l’uomo nuovo e perché è differente dall’uomo vecchio? L’uomo nuovo è colui che cammina perennemente con i pensieri di Dio. L’uomo vecchio avanza nella storia con i pensiero degli uomini, le sue filosofie, teologie, scienza anche perfetta della Parola della Scrittura. Cristo Gesù è perennemente nuovo, perché Lui è attimo per attimo dalla voce del Padre. È l’ascolto del Padre che fa di una persona un uomo nuovo. Se per un solo istante si passa dalla voce del Padre a quella degli uomini si diviene uomini vecchi. Cambia il nostra statuto di essere e quindi di operare. Si è vecchi, anche se aggiornatissimi sulle cose degli uomini, perché il vero aggiornamento non è sugli uomini che si compie, ma su Dio. San Paolo parla ben tre volte dell’uomo vecchio. Esso va distrutto, annientato, crocifisso.

Che diremo dunque? Rimaniamo nel peccato perché abbondi la grazia? È assurdo! Noi, che già siamo morti al peccato, come potremo ancora vivere in esso? O non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte? Per mezzo del battesimo dunque siamo stati sepolti insieme a lui nella morte affinché, come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova. Se infatti siamo stati intimamente uniti a lui a somiglianza della sua morte, lo saremo anche a somiglianza della sua risurrezione. Lo sappiamo: l’uomo vecchio che è in noi è stato crocifisso con lui, affinché fosse reso inefficace questo corpo di peccato, e noi non fossimo più schiavi del peccato. Infatti chi è morto, è liberato dal peccato (Rm 6,1-7).

Ma voi non così avete imparato a conoscere il Cristo, se davvero gli avete dato ascolto e se in lui siete stati istruiti, secondo la verità che è in Gesù, ad abbandonare, con la sua condotta di prima, l’uomo vecchio che si corrompe seguendo le passioni ingannevoli, a rinnovarvi nello spirito della vostra mente e a rivestire l’uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella vera santità. Perciò, bando alla menzogna e dite ciascuno la verità al suo prossimo, perché siamo membra gli uni degli altri. Adiratevi, ma non peccate; non tramonti il sole sopra la vostra ira, e non date spazio al diavolo. Chi rubava non rubi più, anzi lavori operando il bene con le proprie mani, per poter condividere con chi si trova nel bisogno. Nessuna parola cattiva esca dalla vostra bocca, ma piuttosto parole buone che possano servire per un’opportuna edificazione, giovando a quelli che ascoltano. E non vogliate rattristare lo Spirito Santo di Dio, con il quale foste segnati per il giorno della redenzione. Scompaiano da voi ogni asprezza, sdegno, ira, grida e maldicenze con ogni sorta di malignità. Siate invece benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo (Ef 4,20-32).

Fate morire dunque ciò che appartiene alla terra: impurità, immoralità, passioni, desideri cattivi e quella cupidigia che è idolatria; a motivo di queste cose l’ira di Dio viene su coloro che gli disobbediscono. Anche voi un tempo eravate così, quando vivevate in questi vizi. Ora invece gettate via anche voi tutte queste cose: ira, animosità, cattiveria, insulti e discorsi osceni, che escono dalla vostra bocca. Non dite menzogne gli uni agli altri: vi siete svestiti dell’uomo vecchio con le sue azioni e avete rivestito il nuovo, che si rinnova per una piena conoscenza, ad immagine di Colui che lo ha creato. Qui non vi è Greco o Giudeo, circoncisione o incirconcisione, barbaro, Scita, schiavo, libero, ma Cristo è tutto e in tutti (Col 3,5-11)

Se siamo vecchi, agiamo secondo l’uomo vecchio. Ma sempre si è vecchi, quando non ci si aggiorna sul pensiero di Dio attimo per attimo. Gesù è dal pensiero di Dio, è per noi il pensiero di Dio manifestato in tutta purezza e santità. Cosa è la vocazione? È la manifestazione del pensiero che Dio ha su una persona perché l’accolga e cammini in esso per tutti i giorni della sua vita. Non è un desiderio di Gesù la vocazione, né della Chiesa, né del presbitero o del fedele laico. È invece comunicazione, rivelazione, profezia del vero pensiero di Dio su un uomo. Chi entra nel pensiero di Dio diviene uomo nuovo. Chi si rifiuta per qualsiasi motivo rimane vecchio. Può anche possedere la più alta scienza di Dio, è uomo vecchio. Non è dal pensiero di Dio su di Lui, non è nel pensiero di Dio la sua vita. È fuori di esso. La sua è una vita vecchia.

Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui (Mc 1,16-20).

Accogliere il pensiero di Dio iniziale non basta. Si deve perseverare in una accoglienza quotidiana del pensiero di Dio. Sempre Dio parla e sempre lo si deve ascoltare. Anche se uno ha ascoltato e poi non ascolta più, diviene uomo vecchio. Non può fare le cose di Dio.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci veri ascoltatori del nostro Dio.