Vegliate in ogni momento pregando
26 NOVEMBRE (Lc 21,34-36)
Noi dobbiamo vigilare perché il Signore vigila. Lui vigila perché ogni Parola da Lui proferita si compia con infallibile puntualità. Questa verità è annunziata dal Signore a Geremia il giorno stesso della sua chiamata. Geremia dice la Parola di Dio, Dio vigilerà affinché essa si compia in ogni cosa, in tutto, senza tralasciare neanche uno iota.
Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Prima di formarti nel grembo materno, ti ho conosciuto, prima che tu uscissi alla luce, ti ho consacrato; ti ho stabilito profeta delle nazioni». Risposi: «Ahimè, Signore Dio! Ecco, io non so parlare, perché sono giovane». Ma il Signore mi disse: «Non dire: “Sono giovane”. Tu andrai da tutti coloro a cui ti manderò e dirai tutto quello che io ti ordinerò. Non aver paura di fronte a loro, perché io sono con te per proteggerti». Oracolo del Signore. Il Signore stese la mano e mi toccò la bocca, e il Signore mi disse: «Ecco, io metto le mie parole sulla tua bocca. Vedi, oggi ti do autorità sopra le nazioni e sopra i regni per sradicare e demolire, per distruggere e abbattere, per edificare e piantare».
Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Che cosa vedi, Geremia?». Risposi: «Vedo un ramo di mandorlo». Il Signore soggiunse: «Hai visto bene, poiché io vigilo sulla mia parola per realizzarla». Mi fu rivolta di nuovo questa parola del Signore: «Che cosa vedi?». Risposi: «Vedo una pentola bollente, la cui bocca è inclinata da settentrione». Il Signore mi disse: «Dal settentrione dilagherà la sventura su tutti gli abitanti della terra. Poiché, ecco, io sto per chiamare tutti i regni del settentrione. Oracolo del Signore. Essi verranno e ognuno porrà il proprio trono alle porte di Gerusalemme, contro le sue mura, tutt’intorno, e contro tutte le città di Giuda. Allora pronuncerò i miei giudizi contro di loro, per tutta la loro malvagità, poiché hanno abbandonato me e hanno sacrificato ad altri dèi e adorato idoli fatti con le proprie mani. Tu, dunque, stringi la veste ai fianchi, àlzati e di’ loro tutto ciò che ti ordinerò; non spaventarti di fronte a loro, altrimenti sarò io a farti paura davanti a loro. Ed ecco, oggi io faccio di te come una città fortificata, una colonna di ferro e un muro di bronzo contro tutto il paese, contro i re di Giuda e i suoi capi, contro i suoi sacerdoti e il popolo del paese. Ti faranno guerra, ma non ti vinceranno, perché io sono con te per salvarti». Oracolo del Signore (Ger 1,4-19).
Gesù è il Profeta del Signore, è la Parola viva del Dio vivente. Dio vigilerà, non dormirà, porrà ogni attenzione perché ogni Parola proferita da Cristo Signore si realizzi senza che nulla cada a vuoto di essa. Così come essa dice, così il Signore la compirà. Se ogni Parola di Gesù sarà realizzata, allora saranno guai seri per l’uomo. Serio si fa l’obbligo di vigilare, pregando. Si vigila, si prega, si chiede al Signore che ci dia la forza di vivere secondo il comando di Gesù per non doverci domani trovare a subire le parole di condanna e di morte eterna che di certo si compiranno per noi.
State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».
È il Padre l’attuatore di ogni Parola di Gesù. Questa sublime verità oggi è stata cancellata dallo stesso vocabolario teologico. Quanto Cristo ha detto non ha alcun valore per i cristiani del nostro tempo. Essi si sono costruiti una nuova “rivelazione”, un nuovo “Vangelo”, nel quale nessuna Parola Antica di Dio e di Cristo trova spazio. Il Vangelo è Parola di ieri non più valida per il cristiano di oggi. Altre parole devono guidare la sua esistenza. Vi è qualcuno che paragona il Vangelo di ieri all’inferno. Sostiene che si condanna una persona all’inferno, obbligandolo a vivere il Vangelo di ieri. Oggi la Chiesa deve passare ad un altro Vangelo: il Vangelo della misericordia, nel quale scompare la netta distinzione tra bene e male, tra giustizia e ingiustizia, tra verità e falsità, tra moralità e immoralità, perché alla sera della vita il Signore tutti abbraccia e tutti conduce nel suo Paradiso. Se alla fine tutti saremo nella beatitudine eterna, perché oggi dobbiamo essere chiusi nell’inferno del Vangelo, cioè della purezza, castità, vero amore, santità, virtù, obbedienza ad una parola non più Parola?
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, liberateci da ogni stoltezza.