Un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe

Dio è il Salvatore del Salvatore dell’uomo. Lui vigila perché nessuno gli faccia del male fisico fino al momento della sua consegna alla morte di croce. Gesù dovrà morire solo di questa morte e di nessun’altra. Per questo il Padre veglia su di Lui, lo custodisce, lo protegge, lo salva. Per fare questo ha bisogno dell’aiuto di Giuseppe. È lui il Custode del Figlio suo. Nelle sue mani è stato posto e dovranno esser le sue mani a portarlo in salvo. Dio mai si sostituisce agli uomini. Ciò che Dio ha affidato loro, sempre chiede che siano loro a realizzarlo.

Spesso però l’uomo è ignaro delle vie di morte che l’altro uomo pensa e vuole operare nella storia. Il Dio che affida un ministero, un compito, una missione, è anche il Dio che sempre mette il suo “ministro” nella condizioni di svolgere bene ogni sua mansione. Dio e il “ministro” vivono perennemente di rivelazione e di obbedienza. Il Signore manifesta cosa fare e il “ministro” con immediata obbedienza, senza alcun intervallo di tempo, compie l’opera che gli viene chiesta. Senza l’immediata obbedienza non c’è salvezza né redenzione. C’è vittoria del male.

È verità. Dio mai lascia un solo suo ministero da solo. Ha posto su di lui il suo Santo Spirito. Il ministro però deve vivere in ascolto dello Spirito Santo. Come? Prima di tutto chiedendo con grande umiltà che gli manifesti in ogni momento tutta la volontà di Dio. In secondo luogo disponendo il suo cuore ad accogliere ogni sua ispirazione e mozione. Per questo urge che tra il “ministro” di Dio e lo Spirito Santo vi sia una ininterrotta comunione e questo può avvenire solo se il “ministro” cammina di virtù in virtù e di verità in verità. Nei vizi non c’è comunione.

È sempre il Salvatore che va salvato. Oggi chi deve essere salvato? Chi “Erode” sta cercando di uccidere? Il Salvatore che oggi va salvato è la Chiesa una, santa, cattolica, apostolica. “Erode” sta scatenando contro di essa tutte le potenze dell’inferno per distruggerla. Dobbiamo confessare che sta riuscendo molto bene, a causa della disinvoltura, a volte anche della stoltezza di quanti sono incaricati di salvare la Chiesa e pensano di salvarla con metodi umani. I metodi umani non salvano il “Salvatore”. La Chiesa è salvata solo con metodi divini.

Quali sono questi metodi divini con i quali la Chiesa va salvata? Metodo divino è uno solo: ascoltare lo Spirito Santo e ogni suo suggerimento, ogni sua indicazione. Giuseppe non deve prendere Gesù e sua madre di giorno, ma di notte, nel segreto, nel silenzio, quando nessuno vede. Quante cose andrebbero fatte nella “camera della carità” e non invece alla luce potente della “telecamera”. Tra “camera caritatis” e “telecamera” vi è l’abisso infernale. La “telecamera” è strumento satanico di perdizione, scandalo, turbamento. La “camera della carità” è vera via di Dio per il ristabilimento della sua verità nei cuori. Il danno della “telecamera” è vera uccisione.

Essi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo». Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Dall’Egitto ho chiamato mio figlio. Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi. Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremia: Un grido è stato udito in Rama, un pianto e un lamento grande: Rachele piange i suoi figli e non vuole essere consolata, perché non sono più (Mt 2,13-18).

Salvare il “Salvatore” è obbligo di Dio per la salvezza dei suoi figli. Il “Salvatore” va però salvato secondo le modalità stabilite da Dio, non secondo quelle volute e pensate dall’uomo. Per Giuseppe Dio si serve di un angelo. Per ogni salvatore del “Salvatore”, oggi della Chiesa, il Signore si serve di vie particolari, personali, irripetibili, uniche. Ad ognuno l’obbligo di mettersi in ascolto del Signore per dare a Lui una pronta e immediata obbedienza. Dio sempre manifesta queste vie. Spetta ad ognuno lasciarsi ammaestrare da Lui, altrimenti non c’è vera salvezza.

Oggi la Chiesa va salvata, non si salva esponendo i peccati dei suoi figli, anche se orrendi e abominevoli ai riflettori della “telecamere” o alle “finestre di ogni giornale”. Questa è strategia e tattica di Santana, ma agendo con fermezza, immediatezza, riservatezza. Quando Saul peccò e Dio gli tolse il regno, chiese a Samuele che gli manifestasse rispetto dinanzi ai suoi soldati. Uno scandalo esposto alle “telecamere” crea più disastri nei cuori che mille terremoti. Oggi per questa insipienza di peccato, Satana se la ride. Molti figli della Chiesa stanno adottando le sue strategie. Sono a servizio delle sue tecniche distruttrici. Il male va estirpato, ma non secondo le modalità di Satana, bensì secondo le vie di Dio. Dio estirpa il male, non distrugge il bene.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci veri salvatori del “Salvatore”.