Tutto è stato dato a me dal Padre mio

C’è un’accusa pesante che il Signore rivolge al suo popolo. I figli d’Israele erano stati costituiti vera luce per tutte le nazioni della terra. Sono diventati sordi, ciechi, muti, incapaci di vedere, ascoltare, parlare, comprendere. Il loro è uno stato spirituale è veramente miserevole. Occorre un potentissimo intervento del Signore perché possano tornare ad essere vera luce.

«Per molto tempo ho taciuto, ho fatto silenzio, mi sono contenuto; ora griderò come una partoriente, gemerò e mi affannerò insieme. Renderò aridi monti e colli, farò seccare tutta la loro erba; trasformerò i fiumi in terraferma e prosciugherò le paludi. Farò camminare i ciechi per vie che non conoscono, li guiderò per sentieri sconosciuti; trasformerò davanti a loro le tenebre in luce, i luoghi aspri in pianura. Tali cose io ho fatto e non cesserò di fare». Retrocedono pieni di vergogna quanti sperano in un idolo, quanti dicono alle statue: «Voi siete i nostri dèi». Sordi, ascoltate, ciechi, volgete lo sguardo per vedere. Chi è cieco, se non il mio servo? Chi è sordo come il messaggero che io invio? Chi è cieco come il mio privilegiato? Chi è cieco come il servo del Signore? Hai visto molte cose, ma senza farvi attenzione, hai aperto gli orecchi, ma senza sentire. Il Signore si compiacque, per amore della sua giustizia, di dare una legge grande e gloriosa. Eppure questo è un popolo saccheggiato e spogliato; sono tutti presi con il laccio nelle caverne, sono rinchiusi in prigioni. Sono divenuti preda e non c’era un liberatore, saccheggio e non c’era chi dicesse: «Restituisci». Chi fra voi porge l’orecchio a questo, vi fa attenzione e ascolta per il futuro? Chi abbandonò Giacobbe al saccheggio, Israele ai predoni? Non è stato forse il Signore contro cui peccò, non avendo voluto camminare per le sue vie e non avendo osservato la sua legge? Egli, perciò, ha riversato su di lui la sua ira ardente e la violenza della guerra, che lo ha avvolto nelle sue fiamme senza che egli se ne accorgesse, lo ha bruciato, senza che vi facesse attenzione (Is 42,14-25).

Questa stessa accusa pesante oggi va fatta al cristiano. Lui che è stato costituito luce del mondo e sale della terra, si è trasformato in insipienza, tenebra ed oscurità. Tenebra ed oscurità sono talmente grandi da giungere non solo privare il Vangelo di ogni verità contenuto in esso, ma anche Cristo Gesù è stato rapinato della sua unicità di Redentore, Salvatore dell’umanità e di Mediatore unico tra Dio e l’universo creato. Cristo Gesù è dalla vera fede del cristiano. Se il cristiano muore alla vera fede, anche Gesù muore con Lui. Cristo oggi muore alla sua verità perché il cristiano è morto alla verità di Gesù. Quella del cristiano è una fede senza Vangelo e senza Cristo. È una fede frutto di pensieri umani che mai possono dare alcuna vera salvezza. Come per il popolo del Signore di ieri, anche oggi per il cristiano urge un intervento forte del suo Dio. Non vi sono altre vie perché Cristo e il suo Vangelo secondo pienezza di verità possano tornare a illuminare e salvare il mondo per mezzo del cristiano. Gli interventi di Dio sappiamo che sono dolorosissimi, ma è la sola via perché la vera fede possa ritornare ad illuminare cuori e menti. La salvezza di Gesù è dal Padre suo e dal suo intervento nella storia.

I settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli». In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo». E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono» (Lc 10, 17-24).

Come è possibile che il cristiano legga questo Vangelo nella celebrazione della Santa Messa, Vangelo nel quale è detto chiaramente che è Gesù il solo Mediatore di grazia, salvezza, redenzione, giustificazione, pace, santità, verità, carità, amore, speranza tra Dio, il Padre, e l’intero universo, e poi proclamare una salvezza senza Cristo e professarsi adoratore di un Dio unico, dal quale è assente il suo Figlio Eterno e lo Spirito Santo? Questa non è stoltezza, non è insipienza. È vera demenza e pazzia. È forte schizofrenia mentale e spirituale, dottrinale e veritativa assieme all’altra schizofrenia operativa che è il consegnare la propria vita del tempo a chi insulta, disprezza, combatte Cristo Gesù e oltraggia le sue cose santissime. Un tempo vi era il Minotauro che aveva corpo di uomo e testa di toro. Era un mostro. Oggi il nuovo Minotauro è il cristiano, che ha corpo di religiosità cristiana e testa di forma pagana, svuotata di Cristo e del suo Vangelo e riempita di pensieri di altissima falsità e idolatria. Poiché è il cristiano la luce del mondo e il sale della terra, precipitando lui nel baratro, trascina con sé il mondo intero.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, date al cristiano la sua vera luce.