Tutte le generazioni mi chiameranno beata – Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
15 Maggio
Tutte le generazioni mi chiameranno beata
Nella Scrittura Santa solo per il Messia del Signore si chiede a Dio che tutti i popoli lo proclamino, lo dicano beato. Essa è però una preghiera. Non è una profezia.
O Dio, affida al re il tuo diritto, al figlio di re la tua giustizia; egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia e i tuoi poveri secondo il diritto. Le montagne portino pace al popolo e le colline giustizia. Ai poveri del popolo renda giustizia, salvi i figli del misero e abbatta l’oppressore. Ti faccia durare quanto il sole, come la luna, di generazione in generazione. Scenda come pioggia sull’erba, come acqua che irrora la terra. Nei suoi giorni fiorisca il giusto e abbondi la pace, finché non si spenga la luna. E dòmini da mare a mare, dal fiume sino ai confini della terra. A lui si pieghino le tribù del deserto, mordano la polvere i suoi nemici. I re di Tarsis e delle isole portino tributi, i re di Saba e di Seba offrano doni. Tutti i re si prostrino a lui, lo servano tutte le genti. Perché egli libererà il misero che invoca e il povero che non trova aiuto.
Abbia pietà del debole e del misero e salvi la vita dei miseri. Li riscatti dalla violenza e dal sopruso, sia prezioso ai suoi occhi il loro sangue. Viva e gli sia dato oro di Arabia, si preghi sempre per lui, sia benedetto ogni giorno. Abbondi il frumento nel paese, ondeggi sulle cime dei monti; il suo frutto fiorisca come il Libano, la sua messe come l’erba dei campi. Il suo nome duri in eterno, davanti al sole germogli il suo nome. In lui siano benedette tutte le stirpi della terra e tutte le genti lo dicano beato. Benedetto il Signore, Dio d’Israele: egli solo compie meraviglie. E benedetto il suo nome glorioso per sempre: della sua gloria sia piena tutta la terra Amen, amen (Sal 72 (71) 1-19).
Nel Nuovo Testamento vi è la profezia di Gesù sulla Chiesa fondata su Pietro, ma riguarda la Chiesa non Pietro. Pietro è beato perché il Padre gli ha rivelato chi è Cristo Gesù.
Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». (Mt 16,13-19).
Diversa è la profezia che la Madre di Dio pronuncia su se stessa: “D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata”. Da questo momento la verità della fede su Dio, su Cristo, sulla Parola di Dio e di Cristo, su tutte le opere di Dio passa attraverso la proclamazione di Maria, Beata e Benedetta dal suo Dio e Signore. Dopo questa profezia è facile sapere chi è di vera fede e chi è di falsa fede, non in Maria, non verso Maria, ma in Dio verso Dio.
Maria, come opera di Dio, è più grande dell’intero universo, è più grande di Adamo, Eva, Noè, Abramo, Mosè, i Profeti, gli Apostoli, i Santi, gli Angeli del Cielo. Non vi è creatura che possa minimamente compararsi con la sua grandezza. La sua è grandezza di diverso ordine. Lei è insieme Creatura di Dio e Madre di Dio. Una fede che non riconosce, non confessa, non professa questa grandezza, che non chiama Maria beata, di certo è fede non nel vero Dio.
I veri fedeli dai falsi si scontrano in campo “mariano”. La vera fede e il vero amore in Maria è vera fede e vero amore in Cristo, in Dio, nello Spirito Santo. La falsa fede in Maria necessariamente è falso amore in Lei, ma è anche falso amore per il Padre, per Cristo, per lo Spirito Santo. Diviene falso amore per l’uomo, anzi per l’umanità intera. La perfetta, santa, pura confessione della verità di Maria – la sola creatura che è Madre di Dio, che è stata elevata ad una così eccelsa dignità – non è per volontà che proviene dalla nostra terra. Le parole di Maria sono purissima profezia, sono frutto in Lei dello Spirito Santo. È purissima volontà di Dio. Confessare la verità di Maria è vera adorazione di Dio. Vero culto santo offerto in suo onore. Onorare Maria è comandamento divino che viene dal cuore del Padre.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci di vera obbedienza per il Signore.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
L’Antico Testamento è un canto senza fine alle grandi cose fatte dal Signore. Il popolo di Dio è anche testimone della perenne onnipotenza divina che lo guida, lo protegge, lo libera, lo salva, lo strappa dalla terra della dura schiavitù e lo conduce nel paese della libertà, paese dell’abbondanza, dove scorre latte e miele. È vero Israelita chi ricorda e narra queste grandi cose. La Scrittura Santa è ricordo e insieme narrazione e meditazione di esse. Israele poi celebra nel culto quanto il Signore ha fatto. Le grandi feste: Pasqua, Pentecoste, Capanne e altre ancora, sono memoria viva degli interventi di Dio nella loro vita, immersione della vita in esse. Nel culto vivevano quegli eventi come fossero attuali, di oggi.
Ama dunque il Signore, tuo Dio, e osserva ogni giorno le sue prescrizioni: le sue leggi, le sue norme e i suoi comandi. Oggi voi – non parlo ai vostri figli che non hanno conosciuto né hanno visto le lezioni del Signore, vostro Dio – riconoscete la sua grandezza, la sua mano potente, il suo braccio teso, i suoi portenti, le opere che ha fatto in mezzo all’Egitto, contro il faraone, re d’Egitto, e contro la sua terra; ciò che ha fatto all’esercito d’Egitto, ai suoi cavalli e ai suoi carri, come ha fatto rifluire su di loro le acque del Mar Rosso, quando essi vi inseguivano, e come il Signore li ha distrutti per sempre; ciò che ha fatto per voi nel deserto, fino al vostro arrivo in questo luogo; ciò che ha fatto a Datan e ad Abiràm, figli di Eliàb, figlio di Ruben, quando la terra spalancò la bocca e li inghiottì con le loro famiglie, le loro tende e quanto a loro apparteneva, in mezzo a tutto Israele. Davvero i vostri occhi hanno visto le grandi cose che il Signore ha operato (Dt 11,1-7).
Quando il Signore ristabilì la sorte di Sion, ci sembrava di sognare. Allora la nostra bocca si riempì di sorriso, la nostra lingua di gioia. Allora si diceva tra le genti: «Il Signore ha fatto grandi cose per loro». Grandi cose ha fatto il Signore per noi: eravamo pieni di gioia. Ristabilisci, Signore, la nostra sorte, come i torrenti del Negheb. Chi semina nelle lacrime mieterà nella gioia. Nell’andare, se ne va piangendo, portando la semente da gettare, ma nel tornare, viene con gioia, portando i suoi covoni (Sal 126 (125) 1-6).
E ora benedite il Dio dell’universo, che compie in ogni luogo grandi cose, che fa crescere i nostri giorni fin dal seno materno, e agisce con noi secondo la sua misericordia. Ci conceda la gioia del cuore e ci sia pace nei nostri giorni in Israele, ora e sempre. La sua misericordia resti fedelmente con noi e ci riscatti nei nostri giorni (Sir 50,22-14).
La Vergine Maria loda, benedice, magnifica, esulta nel suo spirito perché: “Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente”. Lei la grande cosa di Dio. È vero Dio per Lei ha fatto grandi cose. Ma le grandi cose fatte da Dio è Lei stessa. L’ha fatta più che un Angelo del Cielo, più che qualsiasi altra creatura. Tutte le creature al suo confronto sono quasi un nulla, tanto sublime è la sua grandezza. È come se Lei fosse il punto di congiunzione tra la bellezza di Dio e la bellezza dell’universo nel suo insieme. Dio si specchia in Maria e vede quanto grande è la sua bellezza, la sua grandezza. L’universo si specchia in Maria e vede quanto grande è il Signore e quanto è bello. La bellezza di Maria è oltre il naturale. In Lei Dio ha messo qualcosa di sé. La partecipazione della sua divina natura è al sommo delle possibilità della creatura.
Come se questo non bastasse, l’ha fatta Madre vera del suo Verbo Incarnato. È per il suo seno verginale, per la sua carne purissima, nella sua carne purissima che il Figlio Unigenito si fa carne, diviene uomo. Questa opera è unica, irripetibile, eterna. Maria in eterno sarà la Madre di Dio. Nel Paradiso starà seduta alla destra del Figlio. Il suo trono è il più alto di ogni altra creatura, tra il suo trono e gli altri, vi sarà un abisso di perfezione, bellezza, grandezza. Non c’è bellezza, grandezza, magnificenza creata che Dio non ha posto nella Madre sua. Non vi è in Dio alcuna grazia creata con la quale non abbia arricchito la Madre sua. Tutto ciò che dello stesso Dio, del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo, poteva essere donato, le è stato dato come sua propria essenza .La grandezza di Maria è oltre l’umanamente immaginabile. Un’eternità non è sufficiente per cantare le glorie della Madre di Gesù. Tutto questo perché Dio ha voluto con Lei andare oltre ogni misura. Maria ha esaurito le possibilità dell’onnipotenza divina.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci la sapienza delle cose di Dio.