Sua madre custodiva queste cose – In sapienza, età e grazia
29 Maggio
Sua madre custodiva queste cose
È questa la vera sapienza della Madre di Dio, perennemente illuminata dallo Spirito Santo e in essa fatta crescere: sapere che le cose del Signore devono essere comprese e per comprenderle è necessario che le custodiamo nel cuore e su si esse riflettiamo senza alcuna interruzione. San Luca annota che: “Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore”. È il cuore il luogo della custodia. Ogni cosa che viene da Dio, anche le più piccole, sempre vanno custodite nel cuore con grande, somma attenzione. Neanche un frammento delle sue cose, delle sue parole, deve andare perduto. Tutto va accolto e santamente custodito. Gesù ci insegna che anche Lui tutto ha custodito di quello che il Padre gli ha dato. Dei discepoli, ne ha ricevuto Dodici, uno però si è perso, ma non per sua colpa, negligenza o altro, ma perché è stato il discepolo a percorrere la via della perdizione eterna. Gesù è senza alcuna colpa.
Così parlò Gesù. Poi, alzàti gli occhi al cielo, disse: «Padre, è venuta l’ora: glorifica il Figlio tuo perché il Figlio glorifichi te. Tu gli hai dato potere su ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato. Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. Io ti ho glorificato sulla terra, compiendo l’opera che mi hai dato da fare. E ora, Padre, glorificami davanti a te con quella gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse. Ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me, ed essi hanno osservato la tua parola. Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato. Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e io sono glorificato in loro. Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi.
Quand’ero con loro, io li custodivo nel tuo nome, quello che mi hai dato, e li ho conservati, e nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si compisse la Scrittura. Ma ora io vengo a te e dico questo mentre sono nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità. Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.
E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me. Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato; poiché mi hai amato prima della creazione del mondo. Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro» (Gv 17,1-26).
Se vogliamo entrare nel mistero della sapienza eterna di Dio, dobbiamo imparare, come la Madre di Dio, a custodire ogni frammento della storia nella quale Dio si manifesta a noi, con la stessa attenzione e cura della Madre di Gesù. Ma anche ogni altra cosa va custodita con la stessa diligenza e santità di Cristo Signore. Custodire in Dio, nella sua verità, in Cristo, nel suo Vangelo, nella sua grazia, nello Spirito Santo, nella sua comunione, nella Chiesa, nella sua luce, è dovere di ogni discepolo. Il primo dovere del Signore è quello di custodire quanto il Padre gli dona e custodire se stesso nel Padre, in Cristo, nello Spirito Santo, nella Chiesa. Se lui non si custodisce nella verità, nessun altro lui potrà custodire e la salvezza non si compie.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, custoditeci nella luce e nella verità.
In sapienza, età e grazia
È la prima volta in tutta la Scrittura Santa che si afferma di una persona questa triplice crescita: in sapienza, in età, in grazia: “E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini”. Non solamente non è detto di alcun altro che cresceva in grazia, ma neanche è detto che cresceva in sapienza. La crescita di Gesù è perfetta nell’anima, nello spirito, nel corpo.
Di Mosè è detto che lui è cresciuto in età. In Egitto non vi è sapienza. Alla corte del Faraone mai avrebbe potuto conoscerla, acquisirla, per crescere in essa: “Un giorno Mosè, cresciuto in età, si recò dai suoi fratelli e notò i loro lavori forzati ( Cfr. Es 2,5-15).
Di Samuele si dice che cresce. Si afferma che il Signore è con Lui. Ma non si fa alcun riferimento alla sapienza né tantomeno alla grazia. Lui è un fedele ascoltatore della Parola: “Samuele crebbe e il Signore fu con lui, né lasciò andare a vuoto una sola delle sue parole. Perciò tutto Israele, da Dan fino a Bersabea, seppe che Samuele era stato costituito profeta del Signore. Il Signore continuò ad apparire a Silo, perché il Signore si rivelava a Samuele a Silo con la sua parola” (1Sam 3,10-21).
La profezia di Isaia dice che sul Virgulto che spunta dalla radice di Iesse lo Spirito del Signore si poserà con tutta la pienezza della sua sapienza, saggezza, intelligenza. Gesù cresce nello Spirito Santo. Lo Spirito del Signore lo avvolge e lo ricolma di sé.
Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e d’intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore. Si compiacerà del timore del Signore. Non giudicherà secondo le apparenze e non prenderà decisioni per sentito dire; ma giudicherà con giustizia i miseri e prenderà decisioni eque per gli umili della terra. Percuoterà il violento con la verga della sua bocca, con il soffio delle sue labbra ucciderà l’empio. La giustizia sarà fascia dei suoi lombi e la fedeltà cintura dei suoi fianchi. Il lupo dimorerà insieme con l’agnello; il leopardo si sdraierà accanto al capretto; il vitello e il leoncello pascoleranno insieme e un piccolo fanciullo li guiderà. La mucca e l’orsa pascoleranno insieme; i loro piccoli si sdraieranno insieme. Il leone si ciberà di paglia, come il bue. Il lattante si trastullerà sulla buca della vipera; il bambino metterà la mano nel covo del serpente velenoso. Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno in tutto il mio santo monte, perché la conoscenza del Signore riempirà la terra come le acque ricoprono il mare (Is 11,1-9).
Quanto è detto della Sapienza, delle sue molteplici qualità e virtù, tutto si deve predicare anche di Gesù Signore. In Lui la crescita nella sapienza fu perfettissima.
In lei c’è uno spirito intelligente, santo, unico, molteplice, sottile, agile, penetrante, senza macchia, schietto, inoffensivo, amante del bene, pronto, libero, benefico, amico dell’uomo, stabile, sicuro, tranquillo, che può tutto e tutto controlla, che penetra attraverso tutti gli spiriti intelligenti, puri, anche i più sottili. La sapienza è più veloce di qualsiasi movimento, per la sua purezza si diffonde e penetra in ogni cosa. È effluvio della potenza di Dio, emanazione genuina della gloria dell’Onnipotente; per questo nulla di contaminato penetra in essa. È riflesso della luce perenne, uno specchio senza macchia dell’attività di Dio e immagine della sua bontà. Sebbene unica, può tutto; pur rimanendo in se stessa, tutto rinnova e attraverso i secoli, passando nelle anime sante, prepara amici di Dio e profeti. Dio infatti non ama se non chi vive con la sapienza. Ella in realtà è più radiosa del sole e supera ogni costellazione, paragonata alla luce risulta più luminosa; a questa, infatti, succede la notte, ma la malvagità non prevale sulla sapienza (Sap 7,22-30).
La grazia è la vita di Dio nell’anima ed essa cresce trasformando l’anima fino alla sua perfetta divinizzazione. In Cristo anche questa crescita fu perfetta. In Lui non vi fu però alcuna grazia sanante. La sua anima è stata sempre in Dio, con Lui, per Lui. In Lui ha operato la grazia della perfetta elevazione e trasformazione. Man mano che Gesù viveva di sapienza, nella più pura obbedienza al Padre suo, Dio prendeva possesso della sua anima e lo Spirito del Signore la modellava di più grande santità. Nella grazia e nella sapienza Gesù raggiunse il sommo.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci crescere come Cristo Signore.