vangelo del giorno

Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino

11 GIUGNO (Mt 10,7-13)

Nell’Antico Testamento non si conosce la missione itinerante. Questa fu stabilita da Gesù. Tuttavia i profeti erano mandati da Dio di volta in volta ora in un luogo ora in un altro. Conosciamo però la generosità della gente che veniva in loro soccorso e aiuto, permettendogli così di svolgere bene la missione che il Signore aveva loro affidato. Ad Eliseo una donna facoltosa di Sunem mette a disposizione anche una piccola camera.

Un giorno Eliseo passava per Sunem, ove c’era un’illustre donna, che lo trattenne a mangiare. In seguito, tutte le volte che passava, si fermava a mangiare da lei. Ella disse al marito: «Io so che è un uomo di Dio, un santo, colui che passa sempre da noi. Facciamo una piccola stanza superiore, in muratura, mettiamoci un letto, un tavolo, una sedia e un candeliere; così, venendo da noi, vi si potrà ritirare». Un giorno che passò di lì, si ritirò nella stanza superiore e si coricò. Egli disse a Giezi, suo servo: «Chiama questa Sunammita». La chiamò e lei si presentò a lui. Eliseo disse al suo servo: «Dille tu: “Ecco, hai avuto per noi tutta questa premura; che cosa possiamo fare per te? C’è forse bisogno di parlare in tuo favore al re o al comandante dell’esercito?”». Ella rispose: «Io vivo tranquilla con il mio popolo». Eliseo replicò: «Che cosa si può fare per lei?». Giezi disse: «Purtroppo lei non ha un figlio e suo marito è vecchio». Eliseo disse: «Chiamala!». La chiamò; ella si fermò sulla porta. Allora disse: «L’anno prossimo, in questa stessa stagione, tu stringerai un figlio fra le tue braccia». Ella rispose: «No, mio signore, uomo di Dio, non mentire con la tua serva». Ora la donna concepì e partorì un figlio, nel tempo stabilito, in quel periodo dell’anno, come le aveva detto Eliseo. (2Re 4,8-17).

Nel Nuovo Testamento tutto cambia. Nasce la missione itinerante. Non vi è stabilità di luogo per l’Apostolo del Signore. Questi deve recarsi di villaggio in villaggio e di città in città per predicare il Vangelo. In questo suo continuo andare viene affidato da Gesù alla sola provvidenza del Padre. L’apostolo non dovrà portare nulla con sé. Dovrà essere libero da ogni preoccupazione per le cose di questo mondo. È come se lui con Dio avesse fatto un contratto di lavoro. Egli avrebbe lavorato a servizio del Signore e il Signore ogni giorno gli avrebbe dato il salario, non facendogli mai mancare qualcosa.

Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento. In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti. Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi.

L’apostolo del Signore dovrà predicare il regno di Dio. Come segno della verità del suo messaggio dovrà guarire gli inferni, risuscitare i morti, purificare i lebbrosi, scacciare i demòni. Altro segno che lui dovrà dare è la gratuità di ogni prodigio o miracolo da lui compiuto. Questo è un segno della sua verità e tale dovrà rimanere. La gratuità è la verità del missionario di Gesù Signore. Lui non lavora per un vile guadagno umano. Lui è pagato dal Signore, è al suo servizio ed è il Signore che sempre lo ricompenserà, sempre lo aiuterà, sempre gli darà quanto gli serve per continuare a svolgere con santità, giustizia, compassione, misericordia, pietà la missione di salvezza.

Per dare gratuitamente ogni cosa, per vivere in pienezza la povertà evangelica, per essere come gli uccelli dell’aria e i gigli dei campi, è necessaria una fede forte, robusta, solida. Una fede che ti fa superare tutte le difficoltà che la storia sempre ti pone dinanzi. È necessaria la stessa fede richiesta a Mosè dinanzi alla dura roccia dalla quale lui doveva fare sgorgare l’acqua. A volte la storia è più dura e per questo ci necessita una fede più forte, più robusta, più solida. Una fede infallibile. L’apostolo di Gesù è obbligato a possedere una simile fede, dal momento che lui deve rendere credibile il Vangelo.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, liberateci da ogni cupidigia.