Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!

Gesù è sempre illuminato dallo Spirito Santo, perennemente collocato nella purissima volontà del Padre suo. Lui conosce tempi, momenti, modalità, forme, vie, mezzi per essere perfetto discepolo del Padre. Lui sa che Lazzaro sta per morire. Ma sa anche cosa serve al Padre quella morte. Sa che il Padre vuole che Lui non intervenga per far sì che il suo amico più caro non muoia. Lazzaro deve morire. Non deve guarirlo dalla malattia. Gesù deve ridargli la vita nella morte, non nella malattia. Questa la volontà del Padre. Questa volontà Gesù realizza alla perfezione, tenendosi ben distante da Betania, città dove si trova la casa di Lazzaro.

Marta non sa chi è Gesù. Conosce di Lui alcune verità, non tutte. Sa che Lui presente può operare qualsiasi miracolo. Non sa che anche da assente può operare ogni guarigione. Il secondo miracolo che Gesù compie nel Vangelo secondo Matteo è la guarigione del servo del Centurione. Questi aveva una fede da vero soldato. Vedeva Cristo come il Generale Supremo, come l’Imperatore di Roma. Bastava un comando da Roma perché tutto l’Impero si disponesse all’obbedienza. Anche nel Vangelo secondo Giovanni il figlio del funzionario regio è guarito a distanza da Cristo Gesù: “Va’, tuo figlio vive”. Il figlio guarì all’istante.

Non basta conoscere qualcosa di una persona, per poter dialogare bene con essa. Si dialoga bene se si conosce tutta la verità della persona e la prima verità da conoscere è la sua relazione con la volontà del Padre. Marta vive di due non conoscenze: non sa che per Cristo Gesù le distanze non contano. Gesù può guarire il mondo intero anche assente. Non sa che Gesù Signore non è mai dalla sua volontà, ma dalla volontà del Padre suo. Lui fa solo ciò che il Padre gli comanda. Il Padre gli ha detto di non guarire Lazzaro e Lui non lo ha guarito. Gli ha detto di stare lontano da Betania e Lui è rimasto lontano. L’obbedienza è tutto per Gesù.

Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro. Betània distava da Gerusalemme meno di tre chilometri e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello. Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno».

Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo». Dette queste parole, andò a chiamare Maria, sua sorella, e di nascosto le disse: «Il Maestro è qui e ti chiama». Udito questo, ella si alzò subito e andò da lui. Gesù non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora là dove Marta gli era andata incontro. Allora i Giudei, che erano in casa con lei a consolarla, vedendo Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono, pensando che andasse a piangere al sepolcro (Gv 11,17-31).

Di questi errori ne commettiamo in verità molti. Noi non conosciamo la verità di Cristo, dello Spirito Santo, del Padre celeste. Non conosciamo la verità della Chiesa, del Papa, dei Vescovi, dei Presbiteri, dei Diaconi, delle Religiose, dei Religiosi, del Cresimato, del Battezzato. Non conosciamo la verità della famiglia, della fratellanza universale, della comunione, della comunità. Ignoriamo chi è colui che è dinanzi a noi. Ma soprattutto non conosciamo la volontà di Dio sopra ogni persona che è davanti ai nostri occhi. Il mondo vive in una guerra perenne di ignoranza e questa ignoranza oggi si sta accrescendo enormemente. Vogliamo ignorare anche la differenza di genere che è per natura. Si parla e si dialoga dall’ignoranza di Dio e dell’uomo.

Se Marta fosse stata nella purezza della verità di Cristo, avrebbe detto: “Signore, qual è il disegno di Dio sulla morte di mio fratello Lazzaro? Perché Dio non ha permesso che tu lo guarissi? Perché oggi ti ha mandato qui da noi? Qual è il significato della tua presenza? Vieni solo per portare la tua consolazione, oppure per risuscitarlo?”. Tutto cambia dalla conoscenza della verità della volontà di Dio. Poiché a noi questa volontà manda, tutti i nostri ragionamenti di fede spesso sono pura accademia, perché totale ignoranza e molte volte anche colpevole falsità. Un uomo lo si può conoscere solo dalla scienza che si possiede della volontà di Dio. Senza questa scienza, diviene assai difficile dialogare sulla verità. È quanto sta accadendo oggi. Si vuole dialogare, ma non partendo dalla conoscenza della volontà di Dio, ma puntando ognuno dalla sua personale conoscenza di se stesso e dell’altro. Così ogni dialogo risulterà sfasato. Gesù invece parte sempre dalla conoscenza purissima della volontà di Dio su di sé e gli altri. Annunzia la volontà di Dio su di Lui. Aiuta gli altri ad entrare nella volontà di Dio per essi. Il suo dialogo conduce sempre alla più perfetta verità. Il nostro spesso rimane falsità.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci dalla più pura volontà di Dio.