Siamo ciechi anche noi?
La vera religione del nostro Dio, per noi la vera religione di Cristo Gesù, il Crocifisso e il Risorto, si corrompe quando dalla verità passa nella falsità, dalle luce nelle tenebre, dalla vera adorazione all’idolatra, dalla moralità all’immoralità. Quando questo accade, si è ciechi, si vive nelle tenebre, non si distingue più il bene dal male, il vero dal falso, il giusto dall’ingiusto, il vero Dio dai molti falsi dèi, che sono più numerosi delle stelle del cielo. Da quando il Signore ha “creato” la sua religione, essa sempre si è corrotta. Sempre Lui ha mandato i suoi profeti per riportarla nella verità della sua Legge, dei suoi Comandamenti, dei suoi Statuti. La verità di una religione è la verità della sua Legge. Si toglie la Legge, la si abolisce, la si modifica, la si altera e subito dalla vera religione si è già nella falsa. La falsa religione non dona alcuna salvezza, perché la salvezza dell’uomo è dalla confessione della verità della Legge.
La vera Legge è la verità del Dio che dona la Legge. Senza la verità del Dio datore della Legge, la vera religione inevitabilmente scivolerà nella falsità. Qual è la verità della religione della Chiesa una, santa, cattolica, apostolica? È la verità di Cristo Crocifisso e Risorto. È la verità del suo mistero eterno, divino, umano. Si toglie dalla religione la verità di Cristo ed essa scivola verso la falsità. La vera riforma della Chiesa mai potrà essere fatta dalla falsità di Cristo. Poiché la falsità di Cristo è falsità della Chiesa. Mai la vera riforma potrà essere fatta dalla falsità della Chiesa. Urge che la Chiesa sia portata nella sua verità. Dalla verità della Chiesa, Corpo di Cristo, è la verità di Cristo. Dalla verità di Cristo Crocifisso è la verità della Chiesa. Né Cristo senza la Chiesa né la Chiesa senza Cristo. Le due verità insieme stanno, insieme vivono, insieme muoiono. Si risuscita la verità di Cristo, si risuscita la verità della Chiesa.
Ma si può anche dire che risuscitando la verità della Chiesa si risuscita la verità di Cristo, il Crocifisso e il Risorto. Può la Chiesa, il cui linguaggio sta silenziosamente passando dal Cristo Crocifisso ad un Dio senza Cristo, riformare se stessa, se la sua vera riforma è piantare nel suo cuore il Cristo Crocifisso e Risorto, perché dal suo cuore venga piantato nel cuore di ogni altro uomo? Può la Chiesa riformare il Cristo Crocifisso nella sua più piena verità se essa stessa sta prendendo le distanze da Lui? Cristo e la Chiesa sono una sola verità. Separare Cristo, il Crocifisso e il Risorto, dalla Chiesa è separare la Chiesa dalla sua verità. È condannarsi alla falsità del proprio essere. Nessuna riforma sarà più possibile. Urge rimettere al suo posto e la verità di Cristo e la verità della Chiesa. Ma rimettere al suo posto la verità della Chiesa significa rimettere al loro posto la verità dei Sacramenti, della grazia, dei ministeri, dei carismi, di ogni persona che vive nel corpo di Cristo. Se la verità di Cristo non viene collocata in ogni persona, in ogni cuore, mai potrà parlarsi di riforma. La riforma è dare a Cristo e alla Chiesa la loro verità. Non si può riformare la Chiesa privando la Chiesa della sua verità. La verità della fede è la verità della Chiesa. La verità della grazia è la verità della Chiesa. La verità della Scrittura è la verità della Chiesa. La fede, la grazia, la Scrittura non esistono senza la Chiesa, perché è la verità della Chiesa che dona verità ad ogni altra cosa. La Chiesa è la verità di Cristo.
Gesù seppe che l’avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi nel Figlio dell’uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te». Ed egli disse: «Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui. Gesù allora disse: «È per un giudizio che io sono venuto in questo mondo, perché coloro che non vedono, vedano e quelli che vedono, diventino ciechi». Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste parole e gli dissero: «Siamo ciechi anche noi?». Gesù rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: “Noi vediamo”, il vostro peccato rimane» (Gv 9,35-41)
Gesù si annunzia e si rivela ai farisei come la luce del mondo. La Chiesa è luce di Cristo Gesù, mandata nel mondo a rischiarare quanti sono nelle tenebre e a dare la vista ai ciechi. Ecco la prima grande riforma che urge oggi alla Chiesa: annunziare se stessa al mondo come la sola vera luce, la sola vera luce piena, perfetta di Cristo Crocifisso, in Cristo Crocifisso, per Cristo Crocifisso. Questo potrà avvenire – ed è questa la seconda vera riforma necessaria alla prima – dire ad ogni suo figlio qual è la verità della grazia, dei sacramenti, dei ministeri, dei carismi, della comunione gerarchica che deve regnare nel suo seno. Se questa riforma non viene fatta, se cioè la Chiesa non si conforma alla sua verità, ogni altra riforma è falsa, perché fuori della verità di Cristo Crocifisso e di ogni suo dono di grazia per la salvezza del mondo. Senza la verità della Chiesa posta sul candelabro perché illumini ogni uomo, nessuna riforma sarà mai vera. La vera riforma è portare la Chiesa nella sua verità e in questa verità portare ogni altro uomo. Per questo la vera riforma non è frutto di accordi tra gli uomini, ma di vera conversione alla verità. Gesù non stipula accordi con i farisei. Chiede conversione alla sua luce e alla sua verità. Lui però attesta realmente, storicamente che è la luce del mondo. Il cieco guarito ne è la prova. La Chiesa anch’essa dovrà attestare storicamente di essere la luce di mondo, luce in Cristo Crocifisso, Luce da Cristo Crocifisso e chiedere a tutti la conversione alla luce.
Vergine Madre, Angeli, Santi, non permettete che ci separiamo dalla verità della Chiesa.