SI EVITINO LE VANE DISCUSSIONI

GIOVEDÌ 4 GIUGNO (2Tm 2,8-15)

Discorsi vani per Giobbe sono tutte le argomentazioni addotte dai suoi tre amici finalizzate a convincerlo della sua ingiustizia dinanzi a Dio: “Quel che sapete voi, lo so anch’io; non sono da meno di voi. Ma io all’Onnipotente voglio parlare, con Dio desidero contendere. Voi imbrattate di menzogne, siete tutti medici da nulla. Magari taceste del tutto: sarebbe per voi un atto di sapienza! Ascoltate dunque la mia replica e alle argomentazioni delle mie labbra fate attenzione. Vorreste forse dire il falso in difesa di Dio e in suo favore parlare con inganno? Vorreste prendere le parti di Dio e farvi suoi avvocati? Sarebbe bene per voi se egli vi scrutasse? Credete di ingannarlo, come s’inganna un uomo? Severamente vi redarguirà, se in segreto sarete parziali” (Gb 13,1-10). “Per la vita di Dio, che mi ha privato del mio diritto,             per l’Onnipotente che mi ha amareggiato l’animo, finché ci sarà in me un soffio di vita, e l’alito di Dio nelle mie narici, mai le mie labbra diranno falsità e mai la mia lingua mormorerà menzogna! Lontano da me darvi ragione; fino alla morte non rinuncerò alla mia integrità. Mi terrò saldo nella mia giustizia senza cedere, la mia coscienza non mi rimprovera nessuno dei miei giorni. Sia trattato come reo il mio nemico e il mio avversario come un ingiusto. Che cosa infatti può sperare l’empio, quando finirà, quando Dio gli toglierà la vita? Ascolterà forse Dio il suo grido, quando la sventura piomberà su di lui? Troverà forse il suo conforto nell’Onnipotente? Potrà invocare Dio in ogni momento? Io vi istruirò sul potere di Dio, non vi nasconderò i pensieri dell’Onnipotente. Ecco, voi tutti lo vedete bene: perché dunque vi perdete in cose vane?” (Gb 27,1-12). Tutta la teologia può divenire vana discussione quando le viene tolto il suo fondamento soprannaturale, trascendente, che è la Sacra Rivelazione, quando la si separa dalla Parola di Dio e di Cristo Gesù. Quando la si separa dalla verità e dalla luce dello Spirito Santo.

Figlio mio, ricòrdati di Gesù Cristo, risorto dai morti, discendente di Davide, come io annuncio nel mio Vangelo, per il quale soffro fino a portare le catene come un malfattore. Ma la parola di Dio non è incatenata! Perciò io sopporto ogni cosa per quelli che Dio ha scelto, perché anch’essi raggiungano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna. Questa parola è degna di fede: Se moriamo con lui, con lui anche vivremo; se perseveriamo, con lui anche regneremo; se lo rinneghiamo, lui pure ci rinnegherà; se siamo infedeli, lui rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso. Richiama alla memoria queste cose, scongiurando davanti a Dio che si evitino le vane discussioni, le quali non giovano a nulla se non alla rovina di chi le ascolta. Sfòrzati di presentarti a Dio come una persona degna, un lavoratore che non deve vergognarsi e che dispensa rettamente la parola della verità.

Quando l’uomo è nel peccato sempre la sua parola dirà cose vane. Gli manca la sapienza, la saggezza, l’intelligenza dello Spirito Santo: “Al maestro del coro. Per strumenti a corda. Salmo. Di Davide. Quando t’invoco, rispondimi, Dio della mia giustizia! Nell’angoscia mi hai dato sollievo; pietà di me, ascolta la mia preghiera. Fino a quando, voi uomini, calpesterete il mio onore, amerete cose vane e cercherete la menzogna? Sappiatelo: il Signore fa prodigi per il suo fedele; il Signore mi ascolta quando lo invoco. Tremate e più non peccate, nel silenzio, sul vostro letto, esaminate il vostro cuore. Offrite sacrifici legittimi e confidate nel Signore. Molti dicono: «Chi ci farà vedere il bene, se da noi, Signore, è fuggita la luce del tuo volto?». Hai messo più gioia nel mio cuore di quanta ne diano a loro grano e vino in abbondanza. In pace mi corico e subito mi addormento, perché tu solo, Signore, fiducioso mi fai riposare” (Sal 4,1-9). Chi vuole evitare discussioni vane, teologie vane, morali vane, ascetiche vane, spiritualità vane, necessariamente dovrà abbandonare il peccato e il vizio e lasciarsi guidare e muovere dallo Spirito Santo. Chi vive nella carne, pensa secondo la carne. Chi vive nello Spirito parla secondo lo Spirito. Al tempo di Geremia scribi e sacerdoti dalla menzogna trasformavano tutto in vanità: “Così dice il Signore degli eserciti: “Non ascoltate le parole dei profeti che profetizzano per voi; essi vi fanno credere cose vane, vi annunziano fantasie del loro cuore, non quanto viene dalla bocca del Signore” (Ger 23, 16). Per evitare le vane discussioni si deve dimorare nello Spirito Santo.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che la nostra dimora sia il seno dello Spirito Santo.