Si compirà tutto ciò che fu scritto dai profeti
La prima misericordia del cristiano non è verso se stesso e neanche verso i suoi fratelli. La prima misericordia in assoluto è verso il suo Signore, il suo Creatore, il suo Dio. Il cristiano deve attestare con la sua vita che ogni Parola del suo Dio, del suo Creatore, del suo Signore e Padre è vera ed è vera perché si compie, si realizza nella sua vita. La sua vita è la perfetta attestazione che ogni Parola di Dio è purissima verità. È questa la carità del cristiano: mostrare la verità di Dio con la sua vita, dinanzi ad ogni persona, in ogni momento e condizione, in ogni piazza, in ogni luogo, ovunque lui poggia il piede. Senza questa opera di misericordia tutte le altre sono false, inefficaci, vane. Si ostruisce all’uomo la via della verità del suo Creatore, Signore, Dio. Si impedisce al mondo intero di pervenire alle sorgenti della vera vita eterna. Se il cristiano non è la verità di Dio, il Dio vero mai potrà essere conosciuto e il mondo rimarrà nelle tenebre. Quale altra misericordia vi potrà essere per un mondo di tenebre e di inferno?
Come Cristo Gesù è la verità di ogni Parola del Padre, la vita di ogni Parola del suo Signore, la via per accedere al Padre nella sua verità e nella sua vita, così il cristiano deve essere verità di ogni parola di Cristo Gesù, la vita di ogni Parola del suo Maestro, la via per accedere a Cristo verità e vita della sua vita. Senza Cristo si è privi della verità e della vita del Padre. È Cristo la via perché noi raggiungiamo il Padre e il Padre raggiunga noi. Senza il cristiano ogni uomo rimane senza la verità e la grazia di Cristo. È il cristiano la via perché Cristo raggiunga l’uomo e l’uomo raggiunga Cristo. Per il cristiano, via, verità, vita di Cristo, si giunge a Cristo. Per Cristo, via, verità vita del Padre, si giunge al Padre. Se il cristiano non è vita e verità di Cristo mai potrà essere via perché l’uomo giunga a Cristo e per lui l’umanità rimane nelle sue tenebre. Il corpo di Cristo è uno. Ciò che è di Cristo è anche del corpo. Cristo è il Mediatore unico, universale tra Dio e l’umanità. Il corpo di Cristo è la mediazione universale tra Cristo e ogni uomo.
Gesù parla con divina chiarezza ai suoi discepoli. In Lui si devono compiere tutte le Parola del Padre. Gesù è del Padre il Re, il Sacerdote, il Profeta. Ogni Parola che è proferita sul Messia che è insieme Sacerdote, Re e profeta si dovrà compiere. Nessuna dovrà rimanere incompiuta, irrealizzata. Nessuna dovrà rimanere solo Parola. Quanto Dio ha detto, in Lui deve farsi vita, storia. Il Messia del Signore è prima di ogni altra cosa il Giusto Sofferente sul quale si abbatte tutto il dolore del mondo, frutto dei peccati dell’umanità. È anche il Servo del Signore, Colui che per amore, liberamente e non perché costretto, si carica di tutti i peccati, le colpe, le pene degli uomini e nel suo corpo, fatto olocausto di amore, vero sacrificio di riparazione, per espiarli e dare così all’uomo la vera libertà dei figli di Dio. Nessuna Parola di sofferenza dovrà rimane irrealizzata. Salmi, profezie, oracoli si dovranno tutti compiere in Lui. Questa è l’opera di misericordia del Figlio verso il Padre suo: renderlo verissimo in ogni sua Parola. Quanto il Signore ha promesso e profetizzato si compie secondo la divina volontà, mai secondo il volere degli uomini. Gesù sposta tutto l’asse del problema. La sua è relazione esclusiva con il Padre. Lui si fa dono al Padre. È il Padre che lo fa dono di riconciliazione e di pace per il mondo.
Poi prese con sé i Dodici e disse loro: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme, e si compirà tutto ciò che fu scritto dai profeti riguardo al Figlio dell’uomo: verrà infatti consegnato ai pagani, verrà deriso e insultato, lo copriranno di sputi e, dopo averlo flagellato, lo uccideranno e il terzo giorno risorgerà». Ma quelli non compresero nulla di tutto questo; quel parlare restava oscuro per loro e non capivano ciò che egli aveva detto (Lc 18,31-34).
Oggi è questa verità che fa difetto ai cristiani. Manca la relazione con Cristo di purissima verità. Il cristiano non si vede più come il solo mediatore tra il mondo e Cristo. Si è fatto “mediatore” di se stesso. Essendo senza Cristo, senza verità e senza vita, al massimo potrà dare all’uomo qualcosa di materiale. Ma Cristo Gesù non lo ha fatto suo corpo per la materia. Lo ha fatto suo corpo per il dono della verità e della vita eterna. Lo ha fatto via perché attraverso di lui ogni uomo possa raggiungere il suo cuore, per saziarsi di Lui, vivendo Lui, in Lui, con Lui, per Lui. Ma se il cristiano ha rotto lui ogni legame con Cristo, potrà mai annodare qualcuno a Cristo? Per annodare a Cristo si deve essere annodati a Lui e per dare grazia e verità di Cristo si deve essere colmi della sua grazia e verità. Il non dono della grazia e della verità attesta che siamo noi sacchi vuoti, otri rotti, cisterne screpolate, anfore spezzate. Noi non conteniamo Cristo, non lo diamo. Se noi non siamo verità della Parola di Gesù e sua vita eterna, cosa possiamo dare al mondo? Solo mondo, solo cose della terra. Ma il Padre non ha mandato Cristo per le cose della terra. Queste le dona Lui in aggiunta, in sovrappiù. Cristo è stata mandato per portare ogni uomo a Dio. Il cristiano è stato mandato per condurre ogni uomo a Cristo. L’amore, la carità, la giustizia, la verità da lui vissuti sono il segno che la vera Parola di Cristo è in lui. Lui può essere vera via, perché è nella vera Parola di Cristo Signore. Quando Gesù muore, attesta dinanzi al mondo che nessun Parola del Padre è rimasta inadempiuta. Così dovrà dire anche il cristiano.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci via, verità, vita di Cristo Gesù.