Senza di me non potete far nulla
Il cristianesimo non è una legge da osservare. È invece una vita da vivere. Non è però la nostra vita che deve essere vissuta. È in verità la vita di Cristo che deve essere vissuta interamente in noi, non però secondo la nostra volontà, ma secondo la nuova creazione che lo Spirito Santo opera in noi attraverso i sacramenti della Chiesa. Ogni sacramento che si riceve dona una essenza nuova alla nostra vita e secondo questa nuova essenza essa va vissuta. La vita di Cristo, si intende, non la nostra, perché in ogni sacramento lo Spirito Santo dona a noi una particolare essenza o verità di Cristo. Nel Battesimo lo Spirito Santo ci dona la figliolanza di Cristo, perché noi la possiamo vivere come Lui l’ha vissuta e la vive da vero Figlio del Padre, con una obbedienza fino alla morte di Croce. Nella Cresima lo Spirito Santo ci dona Cristo testimone del Padre. Come Cristo è vissuto per rendere testimonianza alla verità del Padre, verità piena e perfetta, così noi dobbiamo vivere la vita ricevuta per rendere testimonianza a Cristo. Cristo è nella vita del Padre e la manifesta nella sua purezza di luce e i grazia, verità e santità. Il cristiano che è nella vita di Cristo, deve manifestare con la sua vita la purezza di luce e grazia, verità e santità di Cristo Signore. Rendendo testimonianza a Cristo, rende testimonianza al Padre. Nel Sacramento dell’Eucaristia lo Spirito Santo ci dona tutta la vita di Cristo, sacrificio ed olocausto offerto al Padre, perché noi continuiamo a vivere la sua vita o Lui viva la sua vita in noi come vero sacrificio e olocausto per il Padre suo. Se l’Eucaristia non ci trasforma in sacrificio e olocausto vivente per il Padre, non è vissuta secondo la sua verità.
Nel sacramento della penitenza lo Spirito Santo ci dona il perdono di Cristo, perché noi diventiamo sacrificio di espiazione e di perdono per i peccati di ogni nostro fratello. Non ci si accosta al sacramento della penitenza solo per il perdono dei peccati, ma per divenire noi sacrificio e olocausto di espiazione per i peccati del mondo intero. Nel sacramento dell’Ordine Sacro lo Spirito Santo fa di un uomo il Cristo Pastore del suo gregge. Lo Spirito prima lo costituisce Pastore in Cristo, con Cristo, per Cristo, poi gli affida il gregge di Cristo perché Lui lo conduca nella verità di Dio secondo purissima luce, lo nutra di Cristo, pane di Parola e pane di Eucaristia, si metta alla sua testa e lo conduca alle sorgenti delle acque della vita, facendolo giungere fino al paradiso. Come Cristo non ha perduto nessuna pecora, così anche il Pastore di Cristo in Cristo non deve perdere alcuna pecora. Con il sacramento dell’unzione degli infermi lo Spirito Santo dona alla nostra carne la forza che ebbe Cristo Gesù sulla croce, così che possiamo trasformare la sofferenza in redenzione, espiazione, salvezza per il mondo intero. Con il sacramento del matrimonio lo Spirito Santo crea di due corpi un corpo solo, una sola carne perché da essa venga generata la nuova vita per il nostro Dio e Signore. Per lo Spirito Santo due persone sussistono in una sola carne e da questa sola carne vengono dati nuovi figli al Padre nostro celeste. Gli sposi sono vera immagine del Cristo sposo della sua Chiesa.
«Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli (Gv 15,1-8).
Gesù può dire: “Senza di me non potete far nulla”, perché lo Spirito Santo nulla può operare se non dal corpo di Cristo per il corpo di Cristo. La sua prima azione, per mezzo dei sacramenti, è l’inserzione nel corpo di Cristo e la conformazione a Cristo secondo la natura specifica di ciascun sacramento. Dopo essere stati inseriti e conformati a Cristo, da questa conformazione Lui opera perché possiamo produrre ogni frutto di verità e giustizia. È evidente che una cosa è l’opera che lo Spirito produce con un battezzato e un cresimato e un’altra è quella che Lui vorrà produrre con un consacrato Pastore in Cristo come Pastore e Sacerdote della Nuova Alleanza. Sono cose così alte nella differenza da superare la stessa distanza che vi è tra l’occidente e l’oriente. E tuttavia oggi questa differenza sacramentale e distinzione per conformazione specifica, differente è stata completamente abolita. Il Pastore in Cristo non si pensa più Pastore dinanzi al gregge per condurre il gregge. Per grande stoltezza, falsa e diabolica umiltà, si vuole trasformare in pecora, lasciando il gregge senza il Pastore e di conseguenza abbandonato a se stesso. I frutti di questa rinuncia alla propria verità sono sotto gli occhi di tutti. Il gregge è sbandato, confuso, disorientato, disperso. Senza il vero Pastore in Cristo la stessa Chiesa è ridotta dalle pecore in un negozio di servizi religiosi necessari alla tradizione e non più alla fede. Senza il Pastore vero di Cristo in Cristo, da molti la Chiesa è anche vista come un megastore, presso cui entrare per attingere quanto serve al nostro corpo. È sempre miserevole quella Chiesa nella quale il Pastore di Cristo in Cristo ha rinunciato al suo sacramento.
Madre di Dio, Angeli, Santi, aiutateci a credere in questa parola di Gesù con fede vera e pura.