Sei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto?
Se si chiedesse all’uomo: Chi sei tu? Le risposte sarebbe molteplici. Ognuno indicherebbe, rivelerebbe, manifesterebbe una sua particolare identità. Oggi sull’uomo non solo viene insegnata la più devastante falsità circa la sua origine, viene anche imposto per legge disumana che ogni bambino sia rapinato della sua vera identità naturale per acquisirne una falsa che lo crocifiggerà per tutta la sua vita sul legno di una identità artificiale che non gli appartiene e mai potrà appartenergli. Tutti questi processi diabolici e satanici hanno un solo scopo: distruggere la creatura che Dio ha fatto a sua immagine e somiglianza, ponendola al centro della sua creazione come vero regista e signore di essa per condurla verso il più alto ed eccelso raggiungimento della sua vera finalità.
Dalla più pura verità dell’uomo è la più pura verità di Dio, del suo Creatore e Signore, ma anche la più pura verità di ogni essere inferiore: animali, piante, tutta l’immensa materia nei suoi più svariati elementi di cui è composto tutto l’universo. Quando l’uomo perde la sua verità, ogni altra verità viene perduta. Non esiste più la verità di Dio, la verità degli animali, delle piante, delle cose, dell’aria, del vento, dell’acqua. Non potrebbe essere se non così. Un uomo senza verità potrà mai conoscere la verità di una qualsiasi altra cosa? Prima urge che trovi la sua verità e poi potrà dare verità alle altre cose. Ma se l’uomo, per volontà satanica, diabolica, infernale, ha deciso che ogni verità su se stesso vada distrutta, anche quella naturale, di essere uno uomo e l’altra donna, si comprenderà che siamo in un buio apocalittico.
Questo buio apocalittico ha un solo nome: idolatria. Cosa è l’idolatria? L’adorazione della falsità, della nullità, della vanità, della stoltezza, dell’insipienza. Se osserviamo bene, con saggezza di Spirito Santo, non si noterà forse che oggi l’uomo lavora per la vanità, per il nulla? Anche quel Dio che dice di adorare è semplicemente un idolo, lo attesta la falsità con quale lui si rapporta e si relazione con uomini e cose. La grande crisi migratoria dei nostri giorni non è forse il frutto di questa idolatria dilagante? L’uomo, chiunque esso sia, non si erge a dio e signore della storia? Che lo faccia da una parte o dall’altra, l’origine non cambia. L’idolatria infatti non si manifesta con una sola modalità, ma con molteplici, anzi infinite modalità, tutte però false, perché falso è l’uomo che le pone in essere. L’uomo falso è governato da un pensiero falso.
Condussero Gesù dal sommo sacerdote, e là si riunirono tutti i capi dei sacerdoti, gli anziani e gli scribi. Pietro lo aveva seguito da lontano, fin dentro il cortile del palazzo del sommo sacerdote, e se ne stava seduto tra i servi, scaldandosi al fuoco. I capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una testimonianza contro Gesù per metterlo a morte, ma non la trovavano. Molti infatti testimoniavano il falso contro di lui e le loro testimonianze non erano concordi. Alcuni si alzarono a testimoniare il falso contro di lui, dicendo: «Lo abbiamo udito mentre diceva: “Io distruggerò questo tempio, fatto da mani d’uomo, e in tre giorni ne costruirò un altro, non fatto da mani d’uomo”». Ma nemmeno così la loro testimonianza era concorde.
Il sommo sacerdote, alzatosi in mezzo all’assemblea, interrogò Gesù dicendo: «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?». Ma egli taceva e non rispondeva nulla. Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogò dicendogli: «Sei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto?». Gesù rispose: «Io lo sono! E vedrete il Figlio dell’uomo seduto alla destra della Potenza e venire con le nubi del cielo». Allora il sommo sacerdote, stracciandosi le vesti, disse: «Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Avete udito la bestemmia; che ve ne pare?». Tutti sentenziarono che era reo di morte. Alcuni si misero a sputargli addosso, a bendargli il volto, a percuoterlo e a dirgli: «Fa’ il profeta!». E i servi lo schiaffeggiavano (Mc 14,53-65).
Cristo Gesù invece sa chi Lui è e lo dice: Io sono dal Padre. Io sono Dio. Io sono Dio e sono da Dio. Io verrò domani da Dio, da Signore, per governare e giudicare il mondo. Io sono colui al quale il Padre ha dato ogni potere in cielo e sulla terra, nel tempo e nell’eternità. Questa la mia verità, che non è da me, ma dal Padre, da Dio. Così il Padre mi ha generato, costituito, voluto, così io sono. Questa la mia verità. Per questa risposta Gesù è stato condannato a morte: per aver confessato la sua verità. Tutti i martiri di Cristo non sono tali perché hanno ucciso, trucidato, costruito attentati, decapitato persone, no! Nulla di tutto questo. Tutti i martiri di Cristo sono tali perché anche loro hanno confessato la loro verità: Siamo da Cristo, Cristo ci ha fatti, costituiti, mandati per manifestare al mondo la potente grandezza salvatrice del suo amore.
Da qui comincia il vero umanesimo: se il cristiano avrà il coraggio dinanzi ad ogni uomo di confessare che lui è da Cristo allo stesso modo che Cristo è dal Padre. Sarebbe sufficiente affermare: la mia natura prima era dalla polvere dal suolo, dal fango della terra e dall’alito di Dio, poi si è fatta dalla falsità di Satana e dalla sua menzogna. Ora è dalla luce e dalla verità, dalla grazia e dall’amore di Cristo Signore. Questa la mia verità, la mia identità.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci essere dalla verità di Gesù.