Se uno serve me, il Padre lo onorerà
10 AGOSTO (Gv 12,24-26)
Il Padre celeste ha deciso di dare ad ogni uomo un altissimo onore: farlo suo figlio adottivo in Cristo Gesù, in Lui, con Lui, per Lui elevarlo in una dignità quasi divina, rendendolo partecipe della sua stessa natura. Non basta più che Dio sia onorato per se stesso, nella sua Legge o nei suoi Statuti, come lui stesso richiedeva nell’Antico Testamento. Non è sufficiente osservare questa o quell’altra disposizione. Tutto questo non basta più. Siamo entrati nella Nuova Alleanza. Tutto oggi passa per Cristo Gesù.
Un giorno venne un uomo di Dio da Eli e gli disse: «Così dice il Signore: Non mi sono forse rivelato alla casa di tuo padre, mentre erano in Egitto, in casa del faraone? L’ho scelto da tutte le tribù d’Israele come mio sacerdote, perché salga all’altare, bruci l’incenso e porti l’efod davanti a me. Alla casa di tuo padre ho anche assegnato tutti i sacrifici consumati dal fuoco, offerti dagli Israeliti. Perché dunque avete calpestato i miei sacrifici e le mie offerte, che ho ordinato nella mia dimora, e tu hai avuto più riguardo per i tuoi figli che per me, e vi siete pasciuti con le primizie di ogni offerta d’Israele mio popolo? Perciò, ecco l’oracolo del Signore, Dio d’Israele: Sì, avevo detto alla tua casa e alla casa di tuo padre che avrebbero sempre camminato alla mia presenza. Ma ora – oracolo del Signore – non sia mai! Perché chi mi onorerà anch’io l’onorerò, chi mi disprezzerà sarà oggetto di disprezzo. Ecco, verranno giorni in cui io troncherò il tuo braccio e il braccio della casa di tuo padre, sì che non vi sia più un anziano nella tua casa. Vedrai un tuo nemico nella mia dimora e anche il bene che egli farà a Israele, mentre non ci sarà mai più un anziano nella tua casa. Qualcuno dei tuoi tuttavia non lo strapperò dal mio altare, perché ti si consumino gli occhi e si strazi il tuo animo, ma tutta la prole della tua casa morirà appena adulta. Sarà per te un segno quello che avverrà ai tuoi due figli, a Ofni e Fineès: nello stesso giorno moriranno tutti e due. Dopo, farò sorgere al mio servizio un sacerdote fedele, che agirà secondo il mio cuore e il mio animo. Io gli darò una casa stabile e camminerà davanti al mio consacrato, per sempre. Chiunque sarà superstite nella tua casa, andrà a prostrarsi davanti a lui per un po’ di denaro e per un pezzo di pane, e dirà: “Ammettimi a qualunque ufficio sacerdotale, perché possa mangiare un tozzo di pane”». (1Sam 2,27-36).
Dio onorava il suo popolo nella conversione a Lui, alla sua Parola. Quando esso usciva dai Comandamenti, diveniva disprezzato da tutti gli altri popoli.
Così dice il Signore: Ecco, cambierò la sorte delle tende di Giacobbe e avrò compassione delle sue dimore. Sulle sue rovine sarà ricostruita la città e il palazzo sorgerà al suo giusto posto. Vi risuoneranno inni di lode, voci di gente in festa. Li farò crescere e non diminuiranno, li onorerò e non saranno disprezzati; i loro figli saranno come un tempo, la loro assemblea sarà stabile dinanzi a me, mentre punirò tutti i loro oppressori. Avranno come capo uno di loro, un sovrano uscito dal loro popolo; io lo farò avvicinare a me ed egli si accosterà. Altrimenti chi rischierebbe la vita per avvicinarsi a me? Oracolo del Signore. Voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio. Ecco la tempesta del Signore, il suo furore si scatena; una tempesta travolgente turbina sul capo dei malvagi. Non cesserà l’ira ardente del Signore, finché non abbia compiuto e attuato i progetti del suo cuore. Alla fine dei giorni lo comprenderete pienamente! (Ger 30, 18-24).
Neanche questo è più sufficiente. Il Signore oggi chiama l’uomo ad un dono totale di vita a Lui, passando però attraverso la fede in Cristo Gesù. Cristo è la sola via attraverso la quale l’uomo può salire fino a Dio per essere da Lui onorato.
In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà.
Il Padre non riconosce, non accoglie, non onora se non il suo Figlio Gesù. È Lui sua gloria, benedizione, giustizia, carità, vita eterna. Tutto è in Lui, con Lui, per Lui, perché tutto è Lui. Se vogliamo essere tutto per il Padre, dobbiamo essere tutto per Gesù, consegnando la nostra vita a Lui per il compimento della sua volontà. È la volontà di Cristo Gesù la via per essere una cosa sola per Lui. La sequela di Gesù diviene pertanto sequela del Padre. Nessuno segue il Padre, se non segue Gesù Signore.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci una cosa sola con Gesù.