vangelo del giorno

Se qualcuno vuole venire dietro a me

5 AGOSTO (Mt 16,24-28)

Cristo è dal pensiero eterno del Padre e dal Padre deve rimanere in eterno. Noi sappiamo che l’obbedienza di Gesù al Padre è stata fino alla morte di croce. San Paolo ha compreso, nello Spirito Santo, questo mistero di Gesù Signore e chiede ad ogni cristiano di realizzarlo nella sua vita. In fondo il discepolo di Gesù non è uno che cammina dietro di Lui, ma uno che cammina in Lui, con Lui, per Lui, per realizzare Lui, dare vita piena al suo mistero in mezzo agli uomini, nel mondo.

Se dunque c’è qualche consolazione in Cristo, se c’è qualche conforto, frutto della carità, se c’è qualche comunione di spirito, se ci sono sentimenti di amore e di compassione, rendete piena la mia gioia con un medesimo sentire e con la stessa carità, rimanendo unanimi e concordi. Non fate nulla per rivalità o vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso. Ciascuno non cerchi l’interesse proprio, ma anche quello degli altri.

Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù: egli, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!», a gloria di Dio Padre.

Quindi, miei cari, voi che siete stati sempre obbedienti, non solo quando ero presente ma molto più ora che sono lontano, dedicatevi alla vostra salvezza con rispetto e timore. È Dio infatti che suscita in voi il volere e l’operare secondo il suo disegno d’amore. Fate tutto senza mormorare e senza esitare, per essere irreprensibili e puri, figli di Dio innocenti in mezzo a una generazione malvagia e perversa. In mezzo a loro voi risplendete come astri nel mondo, tenendo salda la parola di vita. Così nel giorno di Cristo io potrò vantarmi di non aver corso invano, né invano aver faticato. Ma, anche se io devo essere versato sul sacrificio e sull’offerta della vostra fede, sono contento e ne godo con tutti voi. Allo stesso modo anche voi godetene e rallegratevi con me (Fil 2,1-18).

Prima verità. Gesù non è venuto per costringere alcuno per essere suo discepolo. Lui fa la sua offerta. È una promessa di vita eterna. Se vuoi, l’accogli. Se non vuoi, la rifiuti. Una cosa però non si deve mai pensare. Se si rifiuta l’offerta di Cristo, si rimane nel proprio peccato, nella disobbedienza, nella morte. Solo Lui offre il passaggio dalla morte alla vita e solo Lui promette ai suoi discepoli la vita eterna, nel suo Cielo.

Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà. Infatti quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? O che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita? Perché il Figlio dell’uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni. In verità io vi dico: vi sono alcuni tra i presenti che non moriranno, prima di aver visto venire il Figlio dell’uomo con il suo regno».

Seconda verità. Le condizioni per accogliere la sua offerta sono poste da Gesù, non dagli uomini. Nessun uomo potrà stabilire lui modalità, vie, tempi, forme, strumenti, mezzi per seguire Gesù. O accetti le sue modalità oppure semplicemente non stai seguendo Gesù, anche se dici di essere suo discepolo. Chi vuole seguire il Cristo di Dio, deve rinnegare se stesso, cancellarsi nei suoi pensieri e desideri, nelle sue attese e speranze, nei suoi progetti e prospettive. Deve invece prendere su di sé la croce della purissima volontà di Dio e camminare dietro Gesù, per imparare da Lui come si porta la propria croce fin sul patibolo del Golgota. Gesù non è solo il Maestro con la Parola, lo è anche e soprattutto con la sua vita. Chi vuole seguire Lui, come Lui, deve anche lasciare che il suo corpo venga appeso su una croce, oppure posto su un cippo per essere decapitato, o trafitto con altri strumenti inventati dalla crudeltà dell’uomo.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci veri discepoli di Gesù.