Se non ti laverò, non avrai parte con me

L’amore travolgente del Signore è in tutto simile al fiume che esce dal lato destro del nuovo tempio, inonda la terra e tutti gli alberi e le piante assieme al mare finora morti iniziano a produrre vita. Dove giunge l’acqua del fiume giunge la vita. Il frutto dell’amore del Signore che travolge diviene a sua volta fiume di amore travolgente. Urge però che l’uomo sempre si lasci travolgere dall’amore travolgente del Signore se vuole a sua volta divenire sorgente di amore che travolge. Solo l’uomo travolto dall’amore travolgente di Gesù diviene amore che travolge e trasforma in vita di amore altre cuori. Gesù ha travolto con il suo amore di salvezza, redenzione, vera vita, il cuore di Maria, sorella di Lazzaro. Maria a sua volta travolge con il suo amore Cristo Gesù, ungendo il suo corpo in vista della sepoltura con un prezioso unguento di puro nardo. Gesù ha travolto con il suo amore che libera e risana, guarisce e purifica, eleva e santifica, il cuore di Maria di Màgdala. Maria di Màgdala travolge il cuore di Gesù risorto con le sue lacrime e il suo ardente desiderio di poterlo trovare. Gesù travolge con il suo amore misericordioso, pietoso, ricco di perdono, compassionevole, pieno di bontà la donna peccatrice e questa nella casa di Simone il lebbroso travolge Gesù con il suo amore bisognoso di essere purificato, elevato, perdonato, sanato, fatto divenire amore purissimo secondo il Padre nostro celeste.

Gesù è nel Cenacolo. Sta lavando i piedi ai suoi apostoli. Li sta travolgendo con il suo amore capace di prendere il posto dei servi. Il Signore, il Creatore, il Dio degli apostoli si fa loro servo, lava i piedi. Pietro non vuole lasciarsi travolgere da questo amore del Maestro. Reputa che non sia conveniente per lui. Gesù non può lavare i piedi a lui, discepolo. È invece lui che li deve lavare al Maestro e al Signore. La risposta di Gesù è carica di luce eterna: “Se non ti laverò, non avrai parte con me”. Se tu, Pietro, non ti lascerai travolge dal mio amore, mai potrai divenire amore che travolge. Sarai un misero uomo che attraverso la storia come un letto di torrente asciutto. Anche se molti si avvicineranno a te, tu nulla potrai fare per essi. Sei un torrente senz’acqua. Potrai anche dare dottrina, scienza, pane, vestiti. Li potrai anche coprire di gioielli. Potrai inventare qualsiasi cosa per essi. Mai però li potrai travolgere con il mio amore che purifica, salva, redime, perdona, crea la verità, ridona vita alla loro morte, eleva fino a Dio, rende partecipi della divina natura, immerge nella grazia, fa corpo del mio corpo. Pietro mai potrà divenire fiume di vita nuova, vera, se non è travolto perennemente dall’amore del suo Maestro e Signore. Travolge chi si lascia travolgere. Ama chi si lascia amare. Porta a Cristo chi è portato da Cristo. Conduce allo Spirito Santo chi è mosso dallo Spirito del Signore.

Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine. Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cinto. Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo». Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i piedi in eterno!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!». Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti». Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri» (Gv 13,1-11).

Pietro dovrà lasciarsi travolge dall’amore di Cristo che è la sua Eucaristia, il suo Vangelo, la sua Grazia, il suo Santo Spirito, il Padre suo che è nei cieli. Ma soprattutto dovrà lasciarsi travolgere dal suo amore crocifisso. Quando Pietro avrà posto Cristo Gesù Crocifisso al centro della sua vita e Lui senza alcuna interruzione si disseta alla sorgente che sgorga dal suo costato aperto, allora, solo allora diventerà sorgente di amore che travolge ogni cuore. Solo allora saprà che ogni altro cuore dovrà essere condotto a Cristo Gesù perché anch’esso si lasci travolgere dall’amore crocifisso per divenire a sua volta amore travolgente. Ecco allora la divina regola pastorale che Simone dovrà sempre vivere: lasciarsi travolgere per poter travolgere, lasciarsi sommergere per poter sommergere, lasciarsi amare per poter amare. Come Gesù travolge con il suo amore l’umanità dalla croce, così anche Simone dovrà travolgere con il suo amore l’umanità dalla sua croce e la croce per Simone inizia proprio oggi, nel Cenacolo, quando dovrà rinunziare ai suoi pensieri perché solo il pensiero di Cristo Signore governi la sua vita. Simone non comprende, ma sa che se in questa notte lui non si lascerà travolgere dall’amore di Gesù Signore, per lui sarà la fine. Sarà un coltivatore di alberi secchi e andrà a pescare uomini nel Mar Morto. Non è stato travolto dall’amore di Cristo, mai potrà dare vita dove giunge il suo corpo. Quanto avviene con Simone deve avvenire con ogni discepolo di Gesù. O ci lasceremo quotidianamente travolgere dall’amore di Cristo, che sgorga dal mistero della sua croce, o anche noi come Simone andremo a coltivare alberi secchi e andremo a pescare nel Mar Morto.

Madre di Dio, Angeli, Santi, non permettete che siamo alberi secchi perché senza Cristo Gesù.