Sarà dato a un popolo che ne produca i frutti
26 FEBBRAIO (Mt 21,33-43.45-46)
È giusto che ognuno esamini la sua coscienza e si chieda: quali frutti di verità, giustizia, carità, misericordia, santità, vita eterna io sto producendo? Anche se oggi il Signore non manda i suoi messaggeri a esigerli, li esigerà domani, nel giorno del giudizio. In quel giorno, mi presenterò dinanzi al Signore con mani vuote, colpevoli di omissioni, con mani piene di opere cattive, malvage, nefande, oppure mi presenterò con mani pieni di ogni frutto di Parola di Cristo Gesù? Ogni sera urge interrogare il proprio cuore e darsi una risposta. Ne va di mezzo la nostra eternità.
Per ogni uomo non vi sono altre scelte: o cammina nello Spirito del Signore e produce secondo lo Spirito opere di ogni bontà, oppure si lascia governare dalla sua carne e produrrà opere di male, concupiscenza, superbia, avarizia e mille altre nefandezze. San Paolo lo rivela con divina chiarezza. Ognuno produce i frutti del padrone a cui presta servizio. Se si serve lo Spirito, si producono frutti secondo lo Spirito. Se si segue la carne si producono opere secondo la carne. Mai potrà produrre opere secondo lo Spirito chi cammina secondo la carne e mai opere secondo la carne per chi cammina secondo lo Spirito. Chi vuole produrre il bene deve mettersi sotto il governo dello Spirito. È obbligo abbandonare il governo della carne.
Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne. La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste. Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge. Del resto sono ben note le opere della carne: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere. Riguardo a queste cose vi preavviso, come già ho detto: chi le compie non erediterà il regno di Dio. Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste cose non c’è Legge. Quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. Perciò se viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito. Non cerchiamo la vanagloria, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri (Gal 5,16-26).
Se la Chiesa vuole che gli uomini producano frutti secondo lo Spirito, deve insegnare loro a camminare secondo lo Spirito, camminando essa stessa secondo lo Spirito. Lo Spirito è il frutto di Cristo e della Chiesa. Se la Chiesa non produce Spirito Santo dal suo olocausto al Padre, il mondo è senza lo Spirito e la carne trionfa con le sue opere.
Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano. Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo. Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”. Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero. Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?». Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo». E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture: La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi? Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti». Udite queste parabole, i capi dei sacerdoti e i farisei capirono che parlava di loro. Cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla, perché lo considerava un profeta.
Gesù ci avverte. Se noi non diamo frutti, il Signore ci sradicherà dal suo terreno e pianterà altri alberi che gli diano i frutti al momento opportuno. Il frutto che il Signore ci chiede è lo stesso di Cristo Gesù: lo Spirito Santo che deve sgorgare dal nostro seno per rinnovare la faccia della terra. Se il cristiano non produce lo Spirito Santo, mai per lui si potranno produrre i frutti dello Spirito. Manca il Soggetto divino che li produce.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci fruttificare lo Spirito.