Saluto della Presidente Cettina Marraffa al VI convegno
Saluto
della PRESIDENTE DEL MOVIMENTO APOSTOLICO
VI Convegno del Movimento Apostolico
I fedeli laici e la nuova evangelizzazione
(Catanzaro, Palasport Giovino -28 febbraio 2012)
Eccellenza Reverendissima, Reverendissimo Mons. Delgado, Reverendissimo Mons. Di Bruno, Presbiteri, Diaconi, Religiosi e Religiose, Consacrate laiche, popolo santo di Dio, amici tutti del Movimento Apostolico: a voi tutti esprimo il mio cordiale benvenuto a questo sesto Convegno Nazionale del Movimento Apostolico.
Credo sia opportuno, in questa circostanza, precisare come la celebrazione del Convegno abbia un significato specifico per il Movimento. Questo legame va colto, prima di tutto, nel tema affrontato dal titolo: “I fedeli laici e la nuova evangelizzazione. Si tratta, infatti, di un argomento attualissimo: basti pensare che, il prossimo ottobre, la XIII Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi sarà impegnata proprio su: “La Nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana”.
Il convegno si inserisce, pertanto, in un quadro ecclesiale molto ricco e variegato che comprende alcuni anniversari significativi, previsti per il prossimo mese di ottobre: il 50° dell’apertura del Concilio Vaticano II, il 20° della pubblicazione del Catechismo della Chiesa Cattolica, promulgato dal beato Giovanni Paolo II, l’Anno della Fede voluto dal nostro S. Padre Benedetto XVI. Si tratta di eventi ecclesiali che, pur appartenendo a un passato relativamente recente, rivelano una direzione essenziale nella Chiesa, sia sul piano teologico che su quello ecumenico.
Alla ricchezza di tale quadro occorre aggiungere, poi, la centralità del rapporto tra fedeli laici ed evangelizzazione: un nesso decisivo che ha, da sempre, animato la missione evangelizzatrice della Chiesa e che ha la sua sorgente primaria e unificatrice nella vocazione universale alla santità.
Già il Papa Pio XII aveva affermato che i laici si trovano sulla linea più avanzata della vita della Chiesa. Quest’ultima, infatti, tramite la loro opera, diventa principio vitale della società umana, presenza dinamica. È, però, soprattutto con il Concilio Vaticano II che l’impegno missionario dei laici nella realtà ecclesiale e nel mondo intero, ha assunto un nuovo orientamento, concretizzandosi anche in una serie di consigli operativi.
In tale direzione, i laici non possono essere considerati spettatori passivi; anch’essi, infatti, hanno il dovere e il diritto di esercitare la loro missione nell’apostolato, perché inseriti nel Corpo di Cristo mediante il Battesimo; il laicato, pertanto, partecipa pienamente alla missione ecumenica della Chiesa, realizzando l’apostolato dell’evangelizzazione e della santificazione, non solo con la testimonianza della carità, ma anche con l’annuncio esplicito della Parola di Cristo Gesù.
Il documento Christifideles laici del 1988, in questo senso, racchiude un prezioso patrimonio teologico e spirituale, utile a comprendere il ruolo insostituibile che il mondo laico, sia maschile che femminile, possiede in questo frangente storico, caratterizzato da una complessa pluralità, dalla diversificazione di linguaggi e dei comportamenti, dal relativismo e dal sincretismo veritativo ed etico, dal pensiero debole e dalla frammentazione dei saperi.
Tutti questi fattori spingono la Chiesa ad avere una cura particolare nei confronti della Nuova evangelizzazione, considerando con attenzione proprio l’apporto determinante del laicato in tale progetto.
Non è mia intenzione analizzare, ora, il senso complessivo della Nuova evangelizzazione, le sue prospettive, i luoghi della sua realizzazione, il suo contenuto. Un aspetto, però, va evidenziato: essa si rivolge a un uomo che possedeva, in passato, almeno parzialmente, la compiuta consapevolezza di sé e che, oggi, ha smarrito il suo vero volto, divenendo indifferente non solo a Dio, ma anche a se stesso e agli altri.
La Nuova Evangelizzazione parla, quindi, a tutti gli uomini che, intenzionalmente, si sono allontanati dal Dio di Gesù Cristo, dal Vangelo, dall’Eucaristia; a quei cristiani che hanno dimenticato o volontariamente estromesso Dio dal loro mondo, dalla loro vita.
Il Movimento Apostolico si inserisce in questa progettualità evangelizzatrice, portandovi il suo carisma missionario di annuncio e ricordo del Vangelo, di testimonianza di vita cristiana nel segno dell’unione e della comunione.
Siamo consapevoli del fatto che la colonna portante di questo percorso, edificabile solo su Cristo Gesù, anima della missione evangelizzatrice, è la credibilità della nostra esistenza di credenti, santificati dalla fede, dalla grazia, dalla verità, capaci di trasformare ogni cuore per convertirlo, nella perseveranza di ogni istante, alla Parola di Dio.
Ci uniamo al desiderio del Santo Padre Benedetto XVI il quale, nella Lettera “motu proprio” Porta fidei, così afferma: “Anche oggi è necessario un più convinto impegno ecclesiale a favore di una nuova evangelizzazione per riscoprire la gioia nel credere e ritrovare l’entusiasmo nel comunicare la fede”.
Ringrazio di cuore tutti voi che partecipate a questo Convegno. Mi sia consentito, però, un ringraziamento particolare a Mons. Delgado per la sua disponibilità a essere presente in mezzo a noi come relatore. In quanto sottosegretario del Pontificio Consiglio per i Laici, penso sia la persona più indicata a offrirci un orientamento saggio ed efficace sul ruolo dei laici nell’impegno per la Nuova evangelizzazione.
La Vergine Maria, Madre della Redenzione e tutto il cielo ci benedicano, ci proteggano e ci guidino nel compimento della nostra missione nella Chiesa a favore del mondo intero.
Catanzaro, 28 febbraio 2012
Cettina Marraffa
Presidente del Movimento Apostolico