Ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio
La storia attesta che l’uomo, lasciato alle sole sue forze, non è capace di creare vero umanesimo. Fin dagli inizi, già nel giardino dell’Eden, ha distrutto la mirabile comunione ed armonia tra l’uomo e la donna. Subito dopo nascono gli omicidi, la poligamia, ogni altra forma di corruzione e di immoralità. Al tempo del diluvio il Signore stesso vide che ogni pensiero concepito dalla mente dell’uomo altro non era che male. Lui sa che solo con il suo possente, creatore, rinnovatore, intervento nella storia, agendo direttamente sul cuore, è possibile dare all’umanità quell’armonia di luce, bene, pace, amore, carità, giustizia che aveva il giorno della sua creazione. In altre parole è sempre Dio che potrà fare l’uomo nuovo, nessun altro.
Il Vangelo secondo Luca inizia proprio presentandoci la creazione da parte del Signore di un uomo nuovo, vero, pieno di Spirito Santo fin dal grembo della madre. Lui è mandato per preparare i cuori ad accogliere l’Uomo che dovrà fare uomo ogni altro uomo. Giovanni non è l’uomo che fa uomo l’altro uomo. È però l’uomo che indica ad ogni altro uomo che Uomo che lo farà vero uomo è già in nel mondo. Il Padre lo ha mandato per creare la nova umanità.
Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.
Al tempo di Erode, re della Giudea, vi era un sacerdote di nome Zaccaria, della classe di Abia, che aveva in moglie una discendente di Aronne, di nome Elisabetta. Ambedue erano giusti davanti a Dio e osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni.
Avvenne che, mentre Zaccaria svolgeva le sue funzioni sacerdotali davanti al Signore durante il turno della sua classe, gli toccò in sorte, secondo l’usanza del servizio sacerdotale, di entrare nel tempio del Signore per fare l’offerta dell’incenso. Fuori, tutta l’assemblea del popolo stava pregando nell’ora dell’incenso. Apparve a lui un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso. Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore. Ma l’angelo gli disse: «Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita, perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio. Egli camminerà innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto». Zaccaria disse all’angelo: «Come potrò mai conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanti negli anni». L’angelo gli rispose: «Io sono Gabriele, che sto dinanzi a Dio e sono stato mandato a parlarti e a portarti questo lieto annuncio. Ed ecco, tu sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, che si compiranno a loro tempo».
Intanto il popolo stava in attesa di Zaccaria e si meravigliava per il suo indugiare nel tempio. Quando poi uscì e non poteva parlare loro, capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e restava muto. Compiuti i giorni del suo servizio, tornò a casa. Dopo quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva: «Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è degnato di togliere la mia vergogna fra gli uomini» (Lc 1,1-25).
Che sia Dio, il Padre celeste, colui che “crea” quest’uomo particolare, speciale, unico, che dovrà presentare al mondo l’Uomo che farà nuovo, vero ogni altro uomo, lo attesta la sua nascita prodigiosa. Suo padre è avanti negli anni. Sua madre non solo è già nella serena vecchiaia, in più da sempre è stata sterile. Dai loro corpi non sgorgava la vita. Dio li rende corpi di vita speciale e in più vi aggiunge il suo Santo Spirito che dovrà posarsi sul nascituro quando è ancora nel grembo della madre. Quest’uomo fin da subito dovrà essere tutto di Dio Noi sappiamo che concepimento ancora più prodigioso è stato quello della Madre del Redentore, della Madre dell’Uomo mandato a fare uomo ogni altro uomo. Ma di questa purissima “creazione” di Dio non vi è narrazione nella Scrittura. Questa purissima creazione Dio l’ha nascosta nel suo cuore. Essa è talmente alta, profonda, quasi divina da non poter essere contenuta in nessun Libro della Scrittura. Il concepimento della Madre del Figlio dell’Altissimo è il vero segreto del Signore. Ancora non è stato del tutto svelato ai nostri occhi. Conosciamo qualcosa, ma ciò che non conosciamo ancora è infinitamente più grande dell’attuale scienza.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi aiutateci a lasciarci fare nuovi da Dio.