Raccoglie ogni genere di pesci
Es 40,16-21.34-38; Sal 83; Mt 13,47-53
1 AGOSTO
La Chiesa di Cristo Gesù, offerta a noi nell’immagine o figura o similitudine della rete gettata in mare, è culla e campo fertile di martiri e confessori della fede senza numero, ma anche seno di idolatri, apostati, eresiarchi, operatori di scismi e di scandali, coltivatori di ogni immoralità, oggi anche di distruttori della verità del Vangelo in nome della misericordia, dell’accoglienza, della compassione per l’uomo. Nella Chiesa del Signore operano insieme lo Spirito Santo e Satana. Chi non è dello Spirito del Signore è schiavo di Satana e della sua falsità. Questa coabitazione durerà sino alla fine del mondo. Volere una Chiesa di catari è contro lo stesso Vangelo e ogni rivelazione. Questo intreccio di bene e di male, di virtù e vizio, di superbia e umiltà, di altissima moralità ma anche di infernale immoralità non è dei tempi moderni. Ma di ogni tempo. Giù in seno agli Apostoli del Signore Giuda era governato da Satana. San Giovanni denuncia la superbia che si è già insediata in alcune comunità cristiane.
Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio». Gesù riprese: «Non sono forse io che ho scelto voi, i Dodici? Eppure uno di voi è un diavolo!». Parlava di Giuda, figlio di Simone Iscariota: costui infatti stava per tradirlo, ed era uno dei Dodici (Gv 6,66-71). Carissimo, tu ti comporti fedelmente in tutto ciò che fai in favore dei fratelli, benché stranieri. Essi hanno dato testimonianza della tua carità davanti alla Chiesa; tu farai bene a provvedere loro il necessario per il viaggio in modo degno di Dio. Per il suo nome, infatti, essi sono partiti senza accettare nulla dai pagani. Noi perciò dobbiamo accogliere tali persone per diventare collaboratori della verità. Ho scritto qualche parola alla Chiesa, ma Diòtrefe, che ambisce il primo posto tra loro, non ci vuole accogliere. Per questo, se verrò, gli rinfaccerò le cose che va facendo, sparlando di noi con discorsi maligni. Non contento di questo, non riceve i fratelli e impedisce di farlo a quelli che lo vorrebbero e li scaccia dalla Chiesa. Carissimo, non imitare il male, ma il bene. Chi fa il bene è da Dio; chi fa il male non ha veduto Dio. A Demetrio tutti danno testimonianza, anche la stessa verità; anche noi gli diamo testimonianza e tu sai che la nostra testimonianza è veritiera. Molte cose avrei da scriverti, ma non voglio farlo con inchiostro e penna. Spero però di vederti presto e parleremo a viva voce. La pace sia con te. Gli amici ti salutano. Saluta gli amici a uno a uno (3Gv 5-15).
Sono di cattiva fede e di conseguenza cattivi di cuore quanti vedono nella Chiesa solo il male e lo mettono in grande evidenza al fine di nascondere la santità che sempre è esistita nella Chiesa e sempre esisterà. L’occhio limpido, formato alla scuola dello Spirito Santo, sempre sa vedere il bene per ringraziare il Signore, e sempre sa cogliere il male, al fine di offrire la sua vita a Dio per la redenzione di ogni uomo ancora distante e lontano da Lui. Gesù nello Spirito di Dio vede il bene. Loda il Signore. Vede il male, chiede al Padre perdono e gli offre la sua vita come sacrificio di espiazione, e redenzione. Con gli occhi di Satana sia il bene che il male servono per infangare la Chiesa, trasformando il bene in male e il male in accusa per allontanare da essa.
Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche». Terminate queste parabole, Gesù partì di là.
Chi cammina nello Spirito Santo cammina di luce in luce e di verità in verità. Poiché cammina, alcune cose le lascia, altre le prende. Prende di ieri ciò che è utili oggi. Assume oggi ciò che vivifica quanto è di ieri. La vita della Chiesa di Dio è in tutto simile ad un albero. Quando un ramo è secco e improduttivo, viene tagliato. Si lascia così lo spazio ai nuovi rami perché possano svilupparsi e produrre molti frutti.
Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che noi vediamo sempre dallo Spirito Santo.