Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita
26 GIUGNO (Mt 7,6.12-14)
Vi sono cose che razionalmente si possono comprendere, certe altre cose sono impossibili da giustificare per qualsiasi mente umana. Una cosa che la mia mente non riesce né a comprende né a giustificare è questa: se tutta la Scrittura poggia, si fonda, sulla differenza tra il bene e il male, il giusto e l’ingiusto, ciò che è santo e ciò che è profano, ciò che merita lode e ciò che merita biasimo, premio e castigo, benedizione e maledizione, salvezza e perdizione eterna, perché la moderna riflessione biblica e teologica afferma, sostiene che tutti siamo salvati, giustificati, condotti in paradiso al momento della nostra morte? E ancora: se tutto il Vangelo è un invito alla conversione, alla più alta obbedienza a Dio, a vivere secondo lo spirito delle Beatitudini, a rendere testimonianza a Cristo anche con il dono della vita – ed è testimonianza al Vangelo rifiutarsi di compiere il male – perché molti moderni teologi dicono che siamo già perdonati, redenti, salvati, anche senza il pentimento e il ritorno nella Parola della Salvezza? Ecco come l’Antico Testamento annunzia questa verità, che è di Dio e dell’uomo:
Signore, chi abiterà nella tua tenda? Chi dimorerà sulla tua santa montagna? Colui che cammina senza colpa, pratica la giustizia e dice la verità che ha nel cuore, non sparge calunnie con la sua lingua, non fa danno al suo prossimo e non lancia insulti al suo vicino. Ai suoi occhi è spregevole il malvagio, ma onora chi teme il Signore. Anche se ha giurato a proprio danno, mantiene la parola; non presta il suo denaro a usura e non accetta doni contro l’innocente. Colui che agisce in questo modo resterà saldo per sempre. (Sal 15 (14) 1-5).
Sul monte di Dio mai potrà salire chi ha il cuore impuro chi è senza mani innocenti, chi si rivolge agli idoli, chi giura con inganno. Dio è luce eterna. Il male è tenebra.
Del Signore è la terra e quanto contiene: il mondo, con i suoi abitanti. È lui che l’ha fondato sui mari e sui fiumi l’ha stabilito. Chi potrà salire il monte del Signore? Chi potrà stare nel suo luogo santo? Chi ha mani innocenti e cuore puro, chi non si rivolge agli idoli, chi non giura con inganno. Egli otterrà benedizione dal Signore, giustizia da Dio sua salvezza. Ecco la generazione che lo cerca, che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe. Alzate, o porte, la vostra fronte, alzatevi, soglie antiche, ed entri il re della gloria. Chi è questo re della gloria? Il Signore forte e valoroso, il Signore valoroso in battaglia. Alzate, o porte, la vostra fronte, alzatevi, soglie antiche, ed entri il re della gloria. Chi è mai questo re della gloria? Il Signore degli eserciti è il re della gloria. (Sal 24 (23) 1-10).
Gesù oggi insegna ai suoi discepoli e al mondo intero che la via che conduce alla salvezza nel tempo e nell’eternità è stretta, angusta. Insegna anche che sono pochi quelli che si incamminano su di essa. Questa via è il suo Vangelo, la sua Parola. È il suo perdono, la sua misericordia, la sua pietà, la sua compassione, la sua croce.
Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi. Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti. Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!
Un teologo, un esegeta, un moralista, un maestro di ascetica, un catechista, un ministro della Parola mai potrà insegnare il contrario di ciò che insegna Cristo Gesù. La sua onestà dovrebbe consentirgli di affermare e testimoniare: questo lo insegno io. L’insegnamento di Gesù è ben diverso dal mio. Voi potete scegliere: tra il mio pensiero e quello di Gesù. Altra onestà da testimoniare è questa: sappiate che io vivo nel grande peccato e per questo lo giustifico per me e per voi. Cristo Gesù il peccato non lo ha mai conosciuto. Lui fu tentato e respinse sempre la tentazione. Lui il Vangelo lo ha vissuto in ogni sua Parola. Lui visse sempre per fare la volontà del Padre. Lui salì sulla croce per condurre in cielo la sua anima e poi anche la nostra.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci onesti mente e cuore.