QUANDO PREGHERANNO IN QUESTO LUOGO
MARTEDÌ 11 FEBBRAIO (1Re 8,22-23.27-30)
Salomone costruisce un tempio per il suo Dio. Il Signore scende nella nube e ne prende possesso. Il Dio che è sopra i cieli dei cieli scende sulla terra e decide di abitare nel tempio di Gerusalemme. Il tempio diviene così il cuore della fede del popolo del Signore. Esso adora il Dio del cielo e della terra, degli uomini e delle cose che è nel suo tempio santo. Alla trascendenza si aggiunge l’immanenza, alla lontananza si unisce la vicinanza. Il Dio lontano è il Dio vicino. Il trascendente è il Dio immanente. Il Dio del tempio è il Dio della Legge. Il Dio che ascolta la preghiera è il Dio che è sempre il Signore e vuole essere riconosciuto come il Signore attraverso l’obbedienza alla sua Parola. È il Dio del tempio che ascolta la preghiera purché venga riconosciuto come il vero Signore, il vero Dio da ogni uomo, perché è il vero Dio, il vero Signore di ogni uomo. Trascendenza, immanenza, lontananza, vicinanza, cieli, terra. Creatore, Signore, Legge, obbedienza, preghiera, benedizione, vita, Dio, uomo, sono una cosa sola. Questa unità mirabile domani sarà interamente realizzata in Cristo Gesù. In Lui la trascendenza si fa immanenza, la lontananza vicinanza, il cielo si fa terra, il Creatore e il Signore si fa Creatura, la Parola si fa obbedienza, preghiera, benedizione, vita. Dio si fa uomo, nel Dio che si è fatto uomo, l’uomo è chiamato a farsi Dio. È il mistero che Dio ha iniziato con la creazione e che ora Lui sta portando a compimento e realizzazione. Salomone questo chiede al Signore: che il Signore sia il Signore di quanti lo confessano e lo riconoscano come loro Signore. Ma il solo Dio vivo e vero è quello che abita nel tempio di Gerusalemme. Il solo Dio vivo e vero è quello che abita corporalmente con la sua divinità in Cristo Gesù. Il Dio universale è il Dio particolare e il Dio particolare è Cristo ed è in Cristo. È in Cristo che il vero Dio abita e nessun Dio è vero Dio se non abita in Cristo Signore, come allora nessun Dio era vero Dio al di fuori del Dio che abitava nella Legge e nel tempio. Legge e tempio dicono la verità di Dio. Oggi Cristo e Vangelo dicono la verità di Dio. Poiché Cristo Gesù si è fatto Chiesa, è dal Cristo della Chiesa, dal Vangelo della Chiesa che si riconosce il vero Dio.
In quei giorni, Salomone si pose davanti all’altare del Signore, di fronte a tutta l’assemblea d’Israele e, stese le mani verso il cielo, disse: «Signore, Dio d’Israele, non c’è un Dio come te, né lassù nei cieli né quaggiù sulla terra! Tu mantieni l’alleanza e la fedeltà verso i tuoi servi che camminano davanti a te con tutto il loro cuore. Ma è proprio vero che Dio abita sulla terra? Ecco, i cieli e i cieli dei cieli non possono contenerti, tanto meno questa casa che io ho costruito! Volgiti alla preghiera del tuo servo e alla sua supplica, Signore, mio Dio, per ascoltare il grido e la preghiera che il tuo servo oggi innalza davanti a te! Siano aperti i tuoi occhi notte e giorno verso questa casa, verso il luogo di cui hai detto: “Lì porrò il mio nome!”. Ascolta la preghiera che il tuo servo innalza in questo luogo. Ascolta la supplica del tuo servo e del tuo popolo Israele, quando pregheranno in questo luogo. Ascoltali nel luogo della tua dimora, in cielo; ascolta e perdona!».
Nel Vangelo secondo Giovanni, Gesù invita i suoi discepoli a chiedere al Padre nel suo nome: “Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri” (Gv 15,16-17). “In verità, in verità io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena. Queste cose ve le ho dette in modo velato, ma viene l’ora in cui non vi parlerò più in modo velato e apertamente vi parlerò del Padre. In quel giorno chiederete nel mio nome e non vi dico che pregherò il Padre per voi: il Padre stesso infatti vi ama, perché voi avete amato me e avete creduto che io sono uscito da Dio. Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo e vado al Padre»” (Gv 16,25-28). Si prega nel nome di Cristo quando si confessa che Gesù è il vero tempio nel quale il Signore abita corporalmente con tutta la pienezza della sua divinità. Quando lo si riconosce vero Verbo Incarnato e si diviene parte di Lui. Pregare per Cristo vuol dire per noi pregare in Cristo e con Cristo, come suo vero corpo.
Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che viviamo come vero corpo di Cristo, in Lui, per Lui.