vangelo del giorno

Perché tu, che sei uomo, ti fai Dio

18 MARZO (Gv 10,31-42)

Gesù sta vivendo un momento delicato, assai fragile. Sarebbe sufficiente aggiungere ancora un altro grammo di verità sulla sua Persona e potrebbe essere la lapidazione immediata. Il Deuteronomio non tollerava nessuna idolatria. Non appena spuntava un idolatra in mezzo al popolo, subito veniva estirpato con la lapidazione.

Qualora sorga in mezzo a te un profeta o un sognatore che ti proponga un segno o un prodigio, e il segno e il prodigio annunciato succeda, ed egli ti dica: “Seguiamo dèi stranieri, che tu non hai mai conosciuto, e serviamoli”, tu non dovrai ascoltare le parole di quel profeta o di quel sognatore, perché il Signore, vostro Dio, vi mette alla prova per sapere se amate il Signore, vostro Dio, con tutto il cuore e con tutta l’anima. Quanto a quel profeta o a quel sognatore, egli dovrà essere messo a morte, perché ha proposto di abbandonare il Signore, vostro Dio. Così estirperai il male in mezzo a te. Qualora il tuo fratello, figlio di tuo padre o figlio di tua madre, o il figlio o la figlia o la moglie che riposa sul tuo petto o l’amico che è come te stesso t’istighi in segreto, dicendo: “Andiamo, serviamo altri dèi”, dèi che né tu né i tuoi padri avete conosciuto, divinità dei popoli che vi circondano, vicini a te o da te lontani da un’estremità all’altra della terra, tu non dargli retta, non ascoltarlo. Il tuo occhio non ne abbia compassione: non risparmiarlo, non coprire la sua colpa. Tu anzi devi ucciderlo: la tua mano sia la prima contro di lui per metterlo a morte; poi sarà la mano di tutto il popolo. Qualora tu senta dire di una delle tue città che il Signore, tuo Dio, ti dà per abitarvi, che uomini iniqui sono usciti in mezzo a te e hanno sedotto gli abitanti della loro città dicendo: “Andiamo, serviamo altri dèi”, dèi che voi non avete mai conosciuto, tu farai le indagini, investigherai, interrogherai con cura. Se troverai che la cosa è vera, che il fatto sussiste e che un tale abominio è stato realmente commesso in mezzo a te, allora dovrai passare a fil di spada gli abitanti di quella città, la dovrai votare allo sterminio con quanto contiene e dovrai passare a fil di spada anche il suo bestiame. Poi radunerai tutto il bottino in mezzo alla piazza e brucerai nel fuoco la città e l’intero suo bottino, sacrificio per il Signore, tuo Dio (Cfr. Dt 13,1-19).

Il momento è delicato e viene in aiuto a Gesù lo Spirito Santo con tutta la potenza divina della sua saggezza, intelligenza, sapienza. Gesù si serve del Salmo per far sì che si allontanino da Lui accuse e sospetti di idolatria. Sono tutti figli di Dio.

Dio presiede l’assemblea divina, giudica in mezzo agli dèi: «Fino a quando emetterete sentenze ingiuste e sosterrete la parte dei malvagi? Difendete il debole e l’orfano, al povero e al misero fate giustizia! Salvate il debole e l’indigente, liberatelo dalla mano dei malvagi!». Non capiscono, non vogliono intendere, camminano nelle tenebre; vacillano tutte le fondamenta della terra. Io ho detto: «Voi siete dèi, siete tutti figli dell’Altissimo, ma certo morirete come ogni uomo, cadrete come tutti i potenti». Àlzati, o Dio, a giudicare la terra, perché a te appartengono tutte le genti! (Sal 82,1-8).

La saggezza di Gesù è divinamente alta, insuperabile. Nessuno mai potrà competere con Lui. Il pericolo non è però svanito del tutto. Lui deve fuggire, abbandonare il campo. Gli animi sono troppo agitati, i cuori in subbuglio, le pietre già in mano.

Di nuovo i Giudei raccolsero delle pietre per lapidarlo. Gesù disse loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre: per quale di esse volete lapidarmi?». Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un’opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio». Disse loro Gesù: «Non è forse scritto nella vostra Legge: Io ho detto: voi siete dèi? Ora, se essa ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio – e la Scrittura non può essere annullata –, a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo voi dite: “Tu bestemmi”, perché ho detto: “Sono Figlio di Dio”? Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non credete a me, credete alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me, e io nel Padre». Allora cercarono nuovamente di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani. Ritornò quindi nuovamente al di là del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava, e qui rimase. Molti andarono da lui e dicevano: «Giovanni non ha compiuto nessun segno, ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era vero». E in quel luogo molti credettero in lui.

Ora Gesù sa che l’odio dei Giudei verso la sua Persona è ben radicato nei cuori. Non basta la citazione della Scrittura per sradicarlo. La sua sorte è segnata.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, liberateci da ogni stoltezza.