Perché non si convertano e venga loro perdonato
27 GENNAIO (Mc 4,1-20)
Il Vangelo va compreso bene. Non si può in difesa di Gesù, di Dio, della carità o della misericordia del Signore insegnare il falso. Ricordando Cristo Signore le parole del Profeta Isaia, secondo il suo più autentico e sano contesto storico, ci vuole insegnare che vi è un tempo per il perdono e un tempo in cui il cuore dell’uomo è così indurito da non esserci in esso alcuno spazio né per la conversione e né per il pentimento.
Egli disse: «Va’ e riferisci a questo popolo: “Ascoltate pure, ma non comprenderete, osservate pure, ma non conoscerete”. Rendi insensibile il cuore di questo popolo, rendilo duro d’orecchio e acceca i suoi occhi, e non veda con gli occhi né oda con gli orecchi né comprenda con il cuore né si converta in modo da essere guarito». Io dissi: «Fino a quando, Signore?». Egli rispose: «Fino a quando le città non siano devastate, senza abitanti, le case senza uomini e la campagna resti deserta e desolata». Il Signore scaccerà la gente e grande sarà l’abbandono nella terra. Ne rimarrà una decima parte, ma sarà ancora preda della distruzione come una quercia e come un terebinto, di cui alla caduta resta il ceppo: seme santo il suo ceppo (Is 6,9-13).
Vi è in Dio una grazia diretta e una indiretta. Quella diretta è l’invio del suo profeta per annunziare l’urgenza della conversione. Quando il popolo oltrepassa il limite del peccato, la parola della profezia non serve. Occorre la parola della storia. Ma questa parola è amara, perché è parola di distruzione, deportazione, esilio, morte.
Cominciò di nuovo a insegnare lungo il mare. Si riunì attorno a lui una folla enorme, tanto che egli, salito su una barca, si mise a sedere stando in mare, mentre tutta la folla era a terra lungo la riva. Insegnava loro molte cose con parabole e diceva loro nel suo insegnamento: «Ascoltate. Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; e subito germogliò perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde tra i rovi, e i rovi crebbero, la soffocarono e non diede frutto. Altre parti caddero sul terreno buono e diedero frutto: spuntarono, crebbero e resero il trenta, il sessanta, il cento per uno». E diceva: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!».
Quando poi furono da soli, quelli che erano intorno a lui insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole. Ed egli diceva loro: «A voi è stato dato il mistero del regno di Dio; per quelli che sono fuori invece tutto avviene in parabole, affinché guardino, sì, ma non vedano, ascoltino, sì, ma non comprendano, perché non si convertano e venga loro perdonato».
E disse loro: «Non capite questa parabola, e come potrete comprendere tutte le parabole? Il seminatore semina la Parola. Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la Parola, ma, quando l’ascoltano, subito viene Satana e porta via la Parola seminata in loro. Quelli seminati sul terreno sassoso sono coloro che, quando ascoltano la Parola, subito l’accolgono con gioia, ma non hanno radice in se stessi, sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della Parola, subito vengono meno. Altri sono quelli seminati tra i rovi: questi sono coloro che hanno ascoltato la Parola, ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e la seduzione della ricchezza e tutte le altre passioni, soffocano la Parola e questa rimane senza frutto. Altri ancora sono quelli seminati sul terreno buono: sono coloro che ascoltano la Parola, l’accolgono e portano frutto: il trenta, il sessanta, il cento per uno».
Il Signore mai smette di amare l’uomo da Lui creato a sua immagine e somiglianza. Quando non può parlare attraverso una via, gli parla attraverso un’altra. La via della storia è la più pesante, perché è via di distruzione, devastazione, deportazione, peste, spada, sangue, uccisione, strage. Anche la parabola è voce attraverso la quale il Signore parla. Chi è di buona volontà, non comprende, chiede, riceve luce più grande, entra nella comprensione del mistero della salvezza. Chi è chiuso nella sua malvagità e cattiveria, non comprende, non chiede, rimane prigioniero della sua stoltezza. Si esclude dalla via della vita. Passerà per la via dolorosa della storia. Anche la storia è seme che cade in cuori buoni, ma anche in cuori incapaci di produrre frutti di salvezza.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci umili e puri di cuore.