Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato
20 LUGLIO (Mt 12,1-8)
Dio è il Signore dell’uomo. Lo attesta la Legge che Lui dona al suo popolo.
“Dio pronunciò tutte queste parole: «Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile: Non avrai altri dèi di fronte a me. Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo, né di quanto è quaggiù sulla terra, né di quanto è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, tuo Dio, sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma che dimostra la sua bontà fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti. Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascia impunito chi pronuncia il suo nome invano. Ricòrdati del giorno del sabato per santificarlo. Sei giorni lavorerai e farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: non farai alcun lavoro, né tu né tuo figlio né tua figlia, né il tuo schiavo né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te. Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il settimo giorno. Perciò il Signore ha benedetto il giorno del sabato e lo ha consacrato. Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà. Non ucciderai. Non commetterai adulterio. Non ruberai. Non pronuncerai falsa testimonianza contro il tuo prossimo. Non desidererai la casa del tuo prossimo. Non desidererai la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo né la sua schiava, né il suo bue né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo»” (Es 20,1-17).
Dio oggi ha dato la sua Signoria sull’uomo a Cristo Gesù. È Lui oggi il Signore della Legge, dei Profeti, dei Salmi. È Lui il vero interprete della volontà del Padre. È Lui il vero esegeta di ogni Parola pronunziata precedentemente da Dio nell’Antico Testamento. È Lui che dona il compimento alla Legge, ai Profeti, ai Salmi. Lo attesta la Nuova Legge che Lui dona a tutti coloro che vogliono essere popolo di Dio. Questa nuova Legge è il comandamento dell’amore vissuto nello spirito delle Beatitudini.
Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli (Cfr. Mt 5,1-20).
Gesù è il Signore del Sabato perché Lui è il Signore della Legge Santa di Dio e sa quale significato, valore, contenuto, verità, il Padre ha messo in questa sua disposizione. I Giudei non sono signori della Legge e di conseguenza non possono dare significati secondo il proprio cuore alla Legge e ai Profeti. Gesù può dare interpretazioni e significati secondo il suo cuore, perché Lui è un tutt’uno con il cuore del Padre. Il cuore del Padre e il cuore di Cristo Gesù sono un solo cuore.
In quel tempo Gesù passò, in giorno di sabato, fra campi di grano e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere delle spighe e a mangiarle. Vedendo ciò, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare di sabato». Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Egli entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell’offerta, che né a lui né ai suoi compagni era lecito mangiare, ma ai soli sacerdoti. O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio vìolano il sabato e tuttavia sono senza colpa? Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio. Se aveste compreso che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrifici, non avreste condannato persone senza colpa. Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato».
Gesù invita i farisei a rimanere nel proprio ruolo quando ci si trova dinanzi alla Legge del Padre suo. Nessun uomo la potrà mai interpretare se non è nel cuore del Padre.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci un solo cuore con Gesù.