Per vedere come coglierlo in fallo nei suoi discorsi
Il male arrecato a Gesù non è occasionale. Non è il frutto di un moto d’ira, di sdegno o cose del genere. Non è per reazione immediata. Esso è male studiato, male scientifico, male bene architettato, male voluto non da una sola persona. I Salmi rivelano questa volontà satanica dell’uomo, servendosi del verbo tramare. Ogni trama è ben congegnata e ogni filo di essa ha la sua particolare rilevanza. La croce di Gesù è anche frutto storico di questa trama del male. Anzi possiamo dire che è il tessuto finale: “Se odo la calunnia di molti, il terrore mi circonda; quando insieme contro di me congiurano, tramano di togliermi la vita (Sal 30, 14). Siano confusi e coperti di ignominia quelli che attentano alla mia vita; retrocedano e siano umiliati quelli che tramano la mia sventura (Sal 34, 4). Poiché essi non parlano di pace, contro gli umili della terra tramano inganni (Sal 34, 20). Tramano solo di precipitarlo dall’alto, si compiacciono della menzogna. Con la bocca benedicono, e maledicono nel loro cuore (Sal 61, 5). Da quelli che tramano sventure nel cuore e ogni giorno scatenano guerre (Sal 139, 3). Proteggimi, Signore, dalle mani degli empi, salvami dall’uomo violento: essi tramano per farmi cadere” (Sal 139, 5). Pensare che non esista il male studiato, scientifico, elaborato, tramato con ogni arte e scienza diabolica, è porsi non fuori dalla storia, ma dalla stessa rivelazione. Il serpente Eva la tentò con astuzia, inganno, con volontà di condurla nel suo inferno. Non è un male occasionale. Oggi ci sono gli studiosi del male. Esistono le scuole dove si insegna il male e non il bene, l’odio e non l’amore, la falsità e non la menzogna. La deformazione è offerta come vera formazione. Di tutto gli studiosi del male si servono per trarne un loro beneficio perverso. Finché saremo sulla terra questo combattimento mai finirà. Satana mai spegnerà il suo odio e neanche coloro che sono i suoi soldati fedeli. Stolti sono i discepoli di Gesù ormai privi di ogni occhio per vederlo.
È possibile resistere al male, non lasciarsi conquistare da esso, da esso non essere travolti? Chi libera dal male è solo il Signore. Libera se si vive in perfetta comunione nello Spirito Santo. Si vive in comunione con lo Spirito Santo, se si vive nel corpo di Cristo, il solo luogo nel quale Satana non ha il potere di entrare. Questa regola vale per il male morale. Chi è nello Spirito Santo e in Cristo Gesù, sempre avrà dal Padre celeste ogni aiuto di grazia e di sapienza per non cadere nel peccato, che potrebbe essere anche di imprudenza, stoltezza, insipienza, leggerezza, superficialità, parole vane, pronunciamenti non opportuni, dichiarazioni di verità non governate dalla più alta luce dello Spirito di Dio, esternazioni di pensieri non perfettamente conformi alla scienza divina, parzialità nell’insegnamento, negazione di una verità senza pesare le conseguenza storiche che essa produce. Gli studiosi del male e quanto lo tramano di tutto sanno approfittare per avere un vantaggio. Di Gesù è detto che Lui conosceva ogni cuore, sapeva ciò che vi era dentro e per questo non si confidava con alcuno. Una parola detta anche in confidenza, domani sarà riferita dai tetti e sarà la rovina. Chi è in Cristo e nello Spirito Santo sempre avrà una parola saggia, sapiente, intelligente, divina e non umana. Riguardo al male fisico, se una croce serve per manifestare la sua gloria, il Signore lascia che avvenga. Se la sua gloria passa per altra via, Lui metterà i suoi eletti su altre vie. È il Signore che decide.
Allora i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come coglierlo in fallo nei suoi discorsi. Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. Dunque, di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?». Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio». A queste parole rimasero meravigliati, lo lasciarono e se ne andarono (Mt 22,15-22).
I farisei si riuniscono. Studiano come poter arrecare il più grande male a Gesù. Si servono dell’adulazione ipocrita. Gli dicono che hanno bisogno di un suo discernimento necessario per vivere di giusta relazione con l’Imperatore di Roma. Cesare ha imposto tributi da pagare. Loro che sono figli di Abramo. Devono pagare il tributo a Cesare oppure possono sottrarsi a questo pesante onere, segno per essi di vera schiavitù politica? Vanno da Lui perché da tutti riconosciuto Maestro veritiero, saggio, sapiente. Essi sanno che la sua Parola è purissima verità. Lui insegna secondo Dio. Non ha alcuna soggezione degli uomini. Dinanzi ad una tale adulazione, chi è senza lo Spirito Santo miseramente fallisce. Si lascia prendere dalla superbia ed emette sentenze imprudenti. Il saggio non insegna la verità in sé. Insegna quella verità che in quel momento storico salva la vita non di una sola, ma di molte persone. La verità in sé è sempre diabolica. La verità di Dio invece è sempre rivestita di sapienza, carità, compassione, misericordia, somma prudenza. La verità di Dio è perennemente data per salvare. La verità del diavolo invece sempre per uccidere e operare ogni strage. Gesù dona la verità di Dio. Il tributo va pagato a Cesare e va pagato a Dio. Si paga il tributo a Dio, pagandolo a Cesare.
Madre di Gesù, Angeli, Santi, fateci di verità secondo Dio, ma di verità secondo Satana.