Pensò di ripudiarla in segreto
2 Sam 7,4-5a.12-14.16; Sal 88; Rm 4,13.16-18.22;
Mt 1,16.18-21.24a opp. Lc 2,41-51a
19 MARZO
La prima via per conoscere il Signore è la testimonianza fatta di parole ed opere di chi già lo conosce, perché vive nella Legge, nei suoi Comandamenti, nella sua Storia. Questa via è essenziale. Mai potrà venire meno. Oggi questa via sta per scomparire, e i credenti nel vero Dio sono avvolti dalla nebbia e dalla tenebra della confusione, anzi di vero caos spirituale, veritativo, morale. La seconda via è la sapienza che discende direttamente da Dio. Quando essa è invocata, sempre il Signore la concede. Essa viene e guida la nostra mente verso una luce sempre più perfetta. Non può chiedere la sapienza chi non abita nella Legge del Signore. La Legge di Dio, i suoi Comandamenti sono la prima, essenziale, fondamentale, insostituibile sapienza per l’uomo. Senza la sapienza la Legge potrebbe essere anche modificata, alterata, trasformata. Essa invece ci aiuta a dare alla Legge la sua verità così come essa è nel cuore di Dio. Un brano del Libro della Sapienza può aiutarci a comprendere la missione della Sapienza o il servizio che essa offre all’uomo perché la sua obbedienza sia perfetta.
Quale uomo può conoscere il volere di Dio? Chi può immaginare che cosa vuole il Signore? I ragionamenti dei mortali sono timidi e incerte le nostre riflessioni, perché un corpo corruttibile appesantisce l’anima e la tenda d’argilla opprime una mente piena di preoccupazioni. A stento immaginiamo le cose della terra, scopriamo con fatica quelle a portata di mano; ma chi ha investigato le cose del cielo? Chi avrebbe conosciuto il tuo volere, se tu non gli avessi dato la sapienza e dall’alto non gli avessi inviato il tuo santo spirito? Così vennero raddrizzati i sentieri di chi è sulla terra; gli uomini furono istruiti in ciò che ti è gradito e furono salvati per mezzo della sapienza» (Sap 9,12-19).
Ma c’è una terza via ed è la manifestazione diretta da parte del Signore della sua volontà da accogliere oggi, in questo istante. Nel Nuovo Testamento, secondo il Vangelo di Luca, Sia Zaccaria nel tempio che la vergine Maria nella casa di Nazaret vissero questa via speciale della rivelazione del mistero della salvezza stabilito da Dio. Prima che Giuseppe fosse scelto, il Signore ha voluto saggiare il suo cuore. Lo ha messo alla prova e lo ha trovato fermo nella sua giustizia. In cosa consiste per Giuseppe la giustizia? Nel vivere la Legge del Signore, trovando il bene sia per lui che per Maria. Lui non entra nel giudizio di quanto è avvenuto. Si vuole ritirare dalla vita di Lei in silenzio, con discrezione, in punta di piedi. Maria andava salvaguardata. Ora che il suo cuore è risultato fedele, il Signore gli manda il suo Angelo per rivelargli cosa fare.
Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo. Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore.
Giuseppe diviene così per noi vero maestro nel comprendere e nel vivere la Legge del Signore. La Legge, la Verità, la Giustizia, mai deve fare male al prossimo. Se fa male essa non è Legge, non è Verità, non è Giustizia. È modalità umana, non divina, di vivere la Legge del nostro Dio. Dalla Legge, che è il sommo bene per l’uomo, deve nascere il sommo bene per tutti. Dal bene non può nascere il male. Se nasce il male, allora la Legge di certo viene vissuta con cuore di pietra e non nello Spirito Santo. Che Giuseppe sia uomo giusto, cioè fedele ascoltatore del suo Dio, lo attesta la sua immediata e pronta obbedienza. Appena destatosi dal sonno, fece come l’Angelo gli aveva ordinato. Lui è chiamato per essere vero Padre di adozione per Gesù e purissimo e castissimo sposo della Vergine Maria. È obbedienza per tutta la vita.
Madre di Dio, Angeli, Santi, aiutateci a superare ogni prova ed essere trovati fedeli.