Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito
Il frutto dell’unione tra un uomo e una donna è un nuovo essere umano, non per evoluzione della specie, ma perché riceve direttamente un’anima immortale che è creata in quell’istante dal suo Signore e Dio. L’anima immortale viene da Dio, in Dio sempre deve rimanere, a Dio deve essere data al momento della morte, quando l’unità che si è creata al concepimento, si separa in attesa che il corpo, sempre per l’onnipotenza del suo Signore e Dio, venga richiamato in vita e ridato all’anima per ricomporre nuovamente l’uomo per l’eternità. Nell’ora della morte l’anima però potrà essere consegnata anche al principe di questo mondo. Quando l’anima è consegnata a Dio e quando al principe del mondo, cioè al Diavolo o a Satana? Possiamo noi sapere oggi a chi domani daremo la nostra anima? Vi è una scienza infallibile per conosce nel tempo di chi sarà l’anima nell’eternità: se di Dio o di Satana? Dove si apprende questa scienza?
È verità che nessuno potrà mai negare né contestare né trasformare. L’anima sarà di colui al quale essa è stata consegnata in vita. Se nella vita l’anima è stata di Satana, anche in morte sarà di Satana. Se invece in vita l’anima è stata del Signore, anche in morte, nell’eternità, sarà del Signore. Come facciamo a conoscere a chi appartiene oggi la nostra anima, a chi essa è stata consegnata? L’anima è consegnata al “padrone” del quale seguiamo la parola. Se seguiamo la parola di Satana, l’anima appartiene a Satana. Se seguiamo la Parola di Cristo Gesù, l’anima è stata data a Cristo Gesù. Ognuno allora deve esaminare la parola alla quale ha consegnato la sua anima. Se l’anima è consegnata al Vangelo, a tutto il Vangelo, possiamo essere certi che nell’eternità sarà di Dio. Se l’anima è stata consegnata alla falsità, alla menzogna, all’anti-Parola e all’anti-Vangelo, di certo l’anima sarà di Satana per l’eternità.
Chi ha consegnato l’anima alla Parola, al Vangelo, alla sana moralità che sono di Cristo Gesù, deve porre molta attenzione, somma prudenza, infinita accortezza per non passare mai nella falsità e nella menzogna di Satana. Il Vangelo deve essere la sua unica e sola Legge della sua vita. Se esce dal Vangelo, subito la sua anima è consegnata a Satana e Lui se ne serve per il male e non per il bene. È sufficiente osservare le nostre parole e sapremo all’istante chi governa la nostra vita. Le apparenze a nulla servono. Come non serve avere il corpo in una Chiesa, in una religione, in una struttura sacra, in un movimento o associazione. Solo la parola non ci inganna. Solo essa è rivelatrice della nostra appartenenza. Ogni parola di falsità, menzogna, inganno, falsa testimonianza, ingiustizia, dolo, su Dio, su Cristo, sullo Spirito Santo, sulla Chiesa, sul Vangelo, sull’uomo, sulla sua natura, sulle sue opere, sullo stesso creato, ci rivela che il nostro “padrone” è Satana, il principe del mondo. È Lui il signore della nostra vita.
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». E disse: «Gesù, ricòrdati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso». Era già verso mezzogiorno e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio, perché il sole si era eclissato. Il velo del tempio si squarciò a metà. Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Detto questo, spirò. Visto ciò che era accaduto, il centurione dava gloria a Dio dicendo: «Veramente quest’uomo era giusto». Così pure tutta la folla che era venuta a vedere questo spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornava battendosi il petto. Tutti i suoi conoscenti, e le donne che lo avevano seguito fin dalla Galilea, stavano da lontano a guardare tutto questo (Lc 23,39-49).
Chi sa di essere nel regno di Satana – le sue parole e le sue opere malvage e cattive sono rivelatrici di questa sua appartenenza al male – deve mettere ogni impegno per operare una fruttuosa opera di conversione, di ritorno nella Parola di Gesù, nella sua verità, luce, sana moralità. Senza questa opera di vera e fruttuosa conversione, rimaniamo di Satana e a Satana apparterremo per l’eternità. La conversione può avvenire finché l’anima è nel corpo. Quando essa esce dal corpo, finisce il tempo della conversione, si entra nella stabilità eterna. Si muore con l’anima consegnata in vita al diavolo, del diavolo rimane per l’eternità. Per questo urge una immediata conversione. Nessuno conosce l’ora della sua morte. Nessuno può immagine quando l’eternità si aprirà dinanzi ai suoi occhi. Per questo dobbiamo affrettare la nostra conversione. Il pericolo di finire nell’inferno non è certo, è reale. Se l’anima è di Satana, sarà sua per l’eternità. Cristo Gesù oggi varca la soglia del tempo. La sua anima è stata sempre del Padre, sempre della sua volontà, sempre nella sua Parola. Mai è stata data a Satana, neanche per un istante. Oggi può dire al Padre: “Nelle tue mani consegno il mio spirito”. Tu lo darai al mio corpo al momento della mia gloriosa risurrezione. Per quanti invece hanno consegnato l’anima al Diavolo, il Signore chiamerà il loro corpo in vita, lo risusciterà, ma lo consegnerà al Diavolo perché al Diavolo esso appartiene. Gli è stato dato in vita, gli appartiene nell’eternità. Dire questa verità oggi è “grave accusa di infermità mentale”. Purtroppo è verità eterna.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, convincete il mondo di questa verità.