Non accumulate per voi tesori sulla terra
22 GIUGNO (Mt 6,19-23)
San Giacomo così commenta il Vangelo che oggi è affidato alla nostra meditazione:
Fratelli miei, la vostra fede nel Signore nostro Gesù Cristo, Signore della gloria, sia immune da favoritismi personali. Supponiamo che, in una delle vostre riunioni, entri qualcuno con un anello d’oro al dito, vestito lussuosamente, ed entri anche un povero con un vestito logoro. Se guardate colui che è vestito lussuosamente e gli dite: «Tu siediti qui, comodamente», e al povero dite: «Tu mettiti là, in piedi», oppure: «Siediti qui ai piedi del mio sgabello», non fate forse discriminazioni e non siete giudici dai giudizi perversi? Ascoltate, fratelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto i poveri agli occhi del mondo, che sono ricchi nella fede ed eredi del Regno, promesso a quelli che lo amano? Voi invece avete disonorato il povero! Non sono forse i ricchi che vi opprimono e vi trascinano davanti ai tribunali? Non sono loro che bestemmiano il bel nome che è stato invocato sopra di voi? Certo, se adempite quella che, secondo la Scrittura, è la legge regale: Amerai il prossimo tuo come te stesso, fate bene. Ma se fate favoritismi personali, commettete un peccato e siete accusati dalla Legge come trasgressori. A che serve, fratelli miei, se uno dice di avere fede, ma non ha le opere? Quella fede può forse salvarlo? Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano e uno di voi dice loro: «Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi», ma non date loro il necessario per il corpo, a che cosa serve? Così anche la fede: se non è seguita dalle opere, in se stessa è morta. Al contrario uno potrebbe dire: «Tu hai la fede e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede». Tu credi che c’è un Dio solo? Fai bene; anche i demòni lo credono e tremano! Come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta. (Gc 2.1-26).
E ora a voi, ricchi: piangete e gridate per le sciagure che cadranno su di voi! Le vostre ricchezze sono marce, i vostri vestiti sono mangiati dalle tarme. Il vostro oro e il vostro argento sono consumati dalla ruggine, la loro ruggine si alzerà ad accusarvi e divorerà le vostre carni come un fuoco. Avete accumulato tesori per gli ultimi giorni! Ecco, il salario dei lavoratori che hanno mietuto sulle vostre terre, e che voi non avete pagato, grida, e le proteste dei mietitori sono giunte agli orecchi del Signore onnipotente. Sulla terra avete vissuto in mezzo a piaceri e delizie, e vi siete ingrassati per il giorno della strage. Avete condannato e ucciso il giusto ed egli non vi ha opposto resistenza. (Gc 5,1-6).
La fede ci insegna che ogni attimo della nostra vita deve essere posto nelle mani di Dio. Lui è la nostra provvidenza, il nostro presente, il nostro futuro, la nostra vita. Viviamo per la sua benedizione, non certo per le nostre capacità intellettuali e fisiche e neanche perché facciamo della nostra vita un lavoro ininterrotto. Come il Signore è la nostra vita, così noi dobbiamo essere la vita di ogni nostro fratello e per questo dobbiamo essere per lui sostegno, aiuto, conforto, provvidenza, padre, madre, fratello. L’accumulo non è di Dio. Dio non accumula nei cieli e lascia in miseria materiale e spirituale le sue creature. Lui dona in abbondanza, sempre. Così deve essere l’uomo, fatto a sua immagine e somiglianza: deve dare sempre con abbondanza.
Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassìnano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano. Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore. La lampada del corpo è l’occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso; ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!
È verità assoluta di Cristo Gesù: tutto ciò che si accumula andrà in rovina, si perderà, scomparirà, si scioglierà come neve al sole senza che noi neanche ce ne accorgiamo. Chi accumula è come se mettesse le sue banconote nel fuoco. Man mano che le mette vengono divorate dalla fiamma e trasformare in cenere. Mentre chi apre la sua mano con generosità verso il povero e il derelitto, costui accumula un buon tesoro nei cieli, presso Dio, e sarà sempre a sua disposizione, con l’aggiunta della benedizione di Dio e della sua provvidenza sempre pronta per l’uomo.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci di grande carità.