NIENTE È PIÙ INFIDO DEL CUORE

GIOVEDÌ 12 MARZO (Ger 17,5-10)

Chi governa il suo cuore governa tutta la sua vita. Il cuore è inganno e tentazione. È inganno perché trasforma all’uomo il bene in male e il male in bene. È tentazione perché dal cuore viene ogni proposito malvagio e cattivo: ““Oracolo del peccato nel cuore del malvagio: non c’è paura di Dio davanti ai suoi occhi; perché egli s’illude con se stesso, davanti ai suoi occhi, nel non trovare la sua colpa e odiarla. Le sue parole sono cattiveria e inganno, rifiuta di capire, di compiere il bene. Trama cattiveria nel suo letto, si ostina su vie non buone, non respinge il male. Signore, il tuo amore è nel cielo, la tua fedeltà fino alle nubi, la tua giustizia è come le più alte montagne, il tuo giudizio come l’abisso profondo: uomini e bestie tu salvi, Signore. Quanto è prezioso il tuo amore, o Dio! Si rifugiano gli uomini all’ombra delle tue ali, si saziano dell’abbondanza della tua casa: tu li disseti al torrente delle tue delizie. E in te la sorgente della vita, alla tua luce vediamo la luce. Riversa il tuo amore su chi ti riconosce, la tua giustizia sui retti di cuore. Non mi raggiunga il piede dei superbi e non mi scacci la mano dei malvagi. Ecco, sono caduti i malfattori: abbattuti, non possono rialzarsi” (Sal 36 (35) 1-13). Chi vuole salvare la sua vita deve prestare ogni attenzione al suo cuore.

Gesù ci dice che è dal cuore che tutto il male si riversa sulla terra: “Quando entrò in una casa, lontano dalla folla, i suoi discepoli lo interrogavano sulla parabola. E disse loro: «Così neanche voi siete capaci di comprendere? Non capite che tutto ciò che entra nell’uomo dal di fuori non può renderlo impuro, perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va nella fogna?». Così rendeva puri tutti gli alimenti. E diceva: «Ciò che esce dall’uomo è quello che rende impuro l’uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adulteri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo» (Mc 7,17-23). Il cuore non solo contamina chi lo possiede, diviene sorgente inquinata di contaminazione per la moltitudine. Un solo pensiero cattivo e disonesto può rovinare l’umanità.

Così dice il Signore: «Maledetto l’uomo che confida nell’uomo, e pone nella carne il suo sostegno, allontanando il suo cuore dal Signore. Sarà come un tamerisco nella steppa; non vedrà venire il bene, dimorerà in luoghi aridi nel deserto, in una terra di salsedine, dove nessuno può vivere. Benedetto l’uomo che confida nel Signore e il Signore è la sua fiducia. È come un albero piantato lungo un corso d’acqua, verso la corrente stende le radici; non teme quando viene il caldo, le sue foglie rimangono verdi, nell’anno della siccità non si dà pena, non smette di produrre frutti. Niente è più infido del cuore e difficilmente guarisce! Chi lo può conoscere? Io, il Signore, scruto la mente e saggio i cuori, per dare a ciascuno secondo la sua condotta, secondo il frutto delle sue azioni».

Sempre quando il cuore è tolto alla Signoria di Dio è cattivo. Questo cuore sa produrre solo male. Mentre il cuore che è dato al Signore, è albero dai molti frutti buoni: “Prendete un albero buono, anche il suo frutto sarà buono. Prendete un albero cattivo, anche il suo frutto sarà cattivo: dal frutto infatti si conosce l’albero. Razza di vipere, come potete dire cose buone, voi che siete cattivi? La bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda. L’uomo buono dal suo buon tesoro trae fuori cose buone, mentre l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori cose cattive. Ma io vi dico: di ogni parola vana che gli uomini diranno, dovranno rendere conto nel giorno del giudizio; infatti in base alle tue parole sarai giustificato e in base alle tue parole sarai condannato» (Mt 12,33-37). L’uomo è il suo cuore. Dopo il peccato e nel peccato il cuore diviene di pietra. Non si tratta però di una pietra buona, bensì di una pietra cattiva che viene usata solo per il male, la cattiveria, la malvagità, l’inganno, la tentazione. Non ha futuro chi confida nel suo cuore o nel cuore degli altri uomini. Sarà come un tamarisco in terra arida. Ha invece un futuro di vita eterna quel cuore che confida solo nel Signore. Quando il cuore confida nel Signore? Quando fa della Parola del Signore il seno nel quale dimorare per l’eternità. La vita di Dio si attinge per l’obbedienza alla Parola. Confidare nella Parola è confidare in Dio. Confidare in Dio è confidare nella Parola.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che mai ci separiamo dalla Parola di Cristo Gesù.