Nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa
Es 1,8-14.22; Sal 123; Mt 10,34-11,1
15 LUGLIO
Gesù ricorda ai suoi discepoli che il mondo giace sotto il potere della corruzione e della morte. Se non ci si lascia salvare da Lui, se non si entra nel suo Vangelo, se non si obbedisce alla sua Parola, non c’è liberazione dal potere del male. Dal male solo Cristo Gesù libera e si vive liberi solo se si dimora in Lui. Si dimora in Lui se si rimane nella sua Parola, senza mai uscire da essa. La profezia di Michea, che Gesù fa sua, ci rivela l’universalità del male. Solo del Signore ci si può fidare e di nessun altro. Chi non è timorato di Dio, non conosce i limiti del male e si abbandona ad esso. Ci sono momenti nella storia nei quali sembra che Satana sia il solo ed unico governatore dei cuori.
Ahimè! Sono diventato come uno spigolatore d’estate, come un racimolatore dopo la vendemmia! Non un grappolo da mangiare, non un fico per la mia voglia. L’uomo pio è scomparso dalla terra, non c’è più un giusto fra gli uomini: tutti stanno in agguato per spargere sangue; ognuno con la rete dà la caccia al fratello. Le loro mani sono pronte per il male: il principe avanza pretese, il giudice si lascia comprare, il grande manifesta la cupidigia, e così distorcono tutto. Il migliore di loro è come un rovo, il più retto una siepe di spine. Nel giorno predetto dalle tue sentinelle, il tuo castigo è giunto, adesso è il loro smarrimento. Non credete all’amico, non fidatevi del compagno. Custodisci le porte della tua bocca davanti a colei che riposa sul tuo petto. Il figlio insulta suo padre, la figlia si rivolta contro la madre, la nuora contro la suocera e i nemici dell’uomo sono quelli di casa sua. Ma io volgo lo sguardo al Signore, spero nel Dio della mia salvezza, il mio Dio mi esaudirà (Mi 7,1-7).
Chi sono i primi a non credere in Cristo Signore? I suoi parenti. Chi sono i nemici dichiarati di Gesù che vogliono ad ogni costo la sua morte? Quelli della sua casa, quelli del suo popolo. Sono scribi, farisei, sadducei, erodiani, capi dei sacerdoti, anziani del popolo. Chi ha condannato a morte Gesù? Il sommo sacerdote, la somma autorità esistente nel popolo di Dio. Lo ha condannato nel nome del Dio, di cui era servo. Ha condannato il suo Dio in nome del Dio che serviva. Questo è il potere delle tenebre.
Dopo questi fatti, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più percorrere la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo. I suoi fratelli gli dissero: «Parti di qui e va’ nella Giudea, perché anche i tuoi discepoli vedano le opere che tu compi. Nessuno infatti, se vuole essere riconosciuto pubblicamente, agisce di nascosto. Se fai queste cose, manifesta te stesso al mondo!». Neppure i suoi fratelli infatti credevano in lui (Cfr. Gv 7,1-10). Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono il sinedrio e dissero: «Che cosa facciamo? Quest’uomo compie molti segni. Se lo lasciamo continuare così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e distruggeranno il nostro tempio e la nostra nazione». Ma uno di loro, Caifa, che era sommo sacerdote quell’anno, disse loro: «Voi non capite nulla! Non vi rendete conto che è conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione intera!». Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo (Cfr. Gv 11,47-53).
Il discepolo dovrà agire sempre con somma prudenza. Ogni uomo, anche un suo strettissimo familiare, potrebbe rivelarsi un suo nemico, uno che potrebbe impedirgli di annunziare il regno con il tradimento e la condanna a morte. È verità testimoniata. Chi fa del bene ai missionari di Gesù, sappia che non perderà la sua ricompensa. Mai.
Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; sono venuto a portare non pace, ma spada. Sono infatti venuto a separare l’uomo da suo padre e la figlia da sua madre e la nuora da sua suocera; e nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa. Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me. Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà. Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto. Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa». Quando Gesù ebbe terminato di dare queste istruzioni ai suoi dodici discepoli, partì di là per insegnare e predicare nelle loro città.
Madre di Dio, Angeli, Santi, fateci prudenti, saggi, sapienti sul modello di Gesù.