Mentre camminavano per la strada
28 SETTEMBRE (Lc 9,57-62)
Dal momento della sua investitura messianica presso il fiume Giordano da parte del Padre, che manda su di Lui lo Spirito Santo, sotto forma corporea come di colomba, Gesù si incammina sulla via verso il Golgota. Dalla regione del Giordano in Galilea, dalla Galilea verso Gerusalemme, dove si conclude il suo viaggio terreno con la morte. Lungo la via verso la sua crocifissione Gesù annunzia la Buona Novella del regno, predica, ammaestra, insegna, compie i miracoli, si rivela ai discepoli, svela ai suoi Apostoli il mistero che avvolge la sua Persona e la sua missione.
Questa verità ci dice che ognuno di noi è sulla via dalla terra verso il cielo. Questa via giunge a compimento con la nostra morte. Su questa via, mentre la si percorre, ognuno è chiamato a manifestare, rivelare, svelare il suo essere, la sua missione, compiendo le opere che il Signore gli ha comandato, arricchendolo con la forza, la saggezza, l’intelligenza, il consiglio dello Spirito Santo. Mentre cammina il discepolo di Gesù illumina. Se illumina attrae, ma solo percorrendo lui la sua via verso il Cielo. Se il cristiano non cammina verso il Paradiso, le sue opere sono nulle, le sue parole sterili.
La via per Gesù è tempio, sinagoga, cattedra, scuola, palestra di insegnamento, rivelazione, ammaestramento. È la sua vita la luce che illumina il mondo. La sua vita è fatta di parole e di opere, parole ed opere che lui produce nello Spirito Santo, come purissima obbedienza ad ogni comando del Padre. Se Lui è a Cafàrnao non lo è per sua volontà. Se si trova al pozzo di Giacobbe in Samaria è perché il Padre lo ha mandato. Se compie questo o quell’altro miracolo, è sempre per ascolto del Padre. Lui è l’obbediente perfetto, senza alcuna interruzione, sull’istante. Il Padre dice e lui fa.
Anche i suoi Apostoli, i suoi missionari, sono da Lui posti sulla via del compimento della volontà del Padre. Se il Padre chiama, loro devono alzarsi, lasciare qualsiasi cosa essi stanno facendo. L’obbedienza deve essere perfetta, immediata, istantanea. Essi devono pensarsi dei salariati a vita dal Padre. Non possono avere altre mansioni, altre occupazioni. Non possono dipendere più dal loro cuore, dai loro desideri, dagli affetti, dal passato e neanche dal presente o dal futuro. Essi sono chiamati a consegnarsi interamente al loro Dio e Signore. Non sono più di se stessi.
Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio». Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio».
Al primo che chiede di volerlo seguire, Gesù risponde che scegliere Lui è scegliere la volontà del Padre come unica e sola norma o legge della propria vita. Muoiono le leggi del corpo, dello spirito, dell’anima, dei desideri, della propria volontà. Si cammina obbedendo, si obbedisce camminando. Appena spunta il sole si riprende il cammino. Quando il sole tramonta, ci si ferma, dove ci si trova, per il necessario riposo. Ogni altra cosa viene dal Padre. Il missionario di Gesù è un consegnato al Padre, sempre, per ogni necessità del corpo, dell’anima, dello spirito, del presente, del futuro.
Colui che è chiamato, chiede a Gesù il permesso di poter dare prima degna sepoltura a suo padre. La risposta di Gesù è immediata. Quando Dio chiama, ha già provveduto Lui per la sepoltura di padre e madre. Dio seppellisce i morti. Lui può andare a dare vita a tutti i cuori e a tutte le anime che sono morti alla verità, alla giustizia, alla grazia. Un altro vuole seguire Gesù, prima però deve assolvere a degli obblighi di umana convenienza o regole terrene di comportamento. Gesù abolisce anche queste regole. L’unica regola per i suoi missionari è mettersi subito in viaggio per il Regno di Dio.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci veri missionari di Gesù.