Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta
Gn 18,1-1oa; Sal 14; Col 1,24-28; Lc 10,38-42
21 LUGLIO
Dinanzi al più prezioso e al più bello non c’è scelta. Si prende la cosa più bella e preziosa. Gesù rivela questa verità in due parabole: il tesoro nascosto e la perla preziosa. Si vende quanto si ha, si prende il sommo della bellezza e della preziosità.
Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra (Mt 13,44-46).
San Paolo, afferrato da Cristo Gesù, sulla via di Damasco, avendo compreso nello Spirito Santo che Gesù è il tutto eterno e storico per lui, tutte le cose per lui preziose ieri le considerò una spazzatura dinanzi alla sublimità di Gesù Signore. La sua vita si trasformò in una corsa al fine di raggiungere Gesù anche nella forma del suo corpo.
Per il resto, fratelli miei, siate lieti nel Signore. Scrivere a voi le stesse cose, a me non pesa e a voi dà sicurezza. Guardatevi dai cani, guardatevi dai cattivi operai, guardatevi da quelli che si fanno mutilare! I veri circoncisi siamo noi, che celebriamo il culto mossi dallo Spirito di Dio e ci vantiamo in Cristo Gesù senza porre fiducia nella carne, sebbene anche in essa io possa confidare. Se qualcuno ritiene di poter avere fiducia nella carne, io più di lui: circonciso all’età di otto giorni, della stirpe d’Israele, della tribù di Beniamino, Ebreo figlio di Ebrei; quanto alla Legge, fariseo; quanto allo zelo, persecutore della Chiesa; quanto alla giustizia che deriva dall’osservanza della Legge, irreprensibile. Ma queste cose, che per me erano guadagni, io le ho considerate una perdita a motivo di Cristo. Anzi, ritengo che tutto sia una perdita a motivo della sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore. Per lui ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero spazzatura, per guadagnare Cristo ed essere trovato in lui, avendo come mia giustizia non quella derivante dalla Legge, ma quella che viene dalla fede in Cristo, la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede: perché io possa conoscere lui, la potenza della sua risurrezione, la comunione alle sue sofferenze, facendomi conforme alla sua morte, nella speranza di giungere alla risurrezione dai morti. Non ho certo raggiunto la mèta, non sono arrivato alla perfezione; ma mi sforzo di correre per conquistarla, perché anch’io sono stato conquistato da Cristo Gesù. Fratelli, io non ritengo ancora di averla conquistata. So soltanto questo: dimenticando ciò che mi sta alle spalle e proteso verso ciò che mi sta di fronte, corro verso la mèta, al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù (Fil 3,1-14).
Gesù è la verità del Padre e dello Spirito Santo, della creazione, del tempo, dell’eternità, dell’uomo, della vita, della morte, della Scrittura, della Chiesa, del cristiano, della Legge, del Vangelo, della Teologia, della Morale, dell’Ascetica e della Mistica. È Lui la verità sempre nuova di ogni scienza teologica e profana. È Lui la verità della salvezza, della redenzione, della mediazione tra Dio e l’intero universo. Se Gesù è la pienezza di tutte le cose, è da stolti non scegliere Lui. Lui è la parte migliore di tutte che mai sarà tolta. Tutte le altre cose le perdiamo, le lasciamo, le abbandoniamo. Lui è la verità anche del nostro corpo. Scegliamo Lui, ci risusciterà nella sua risurrezione di gloria e di luce. Scegliere Lui è la sapienza di ogni sapienza.
Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
Gesù entra in casa di Marta. Maria subito afferra la grazia inattesa. Si pone ai suoi piedi e ascolta il cuore di Cristo Signore. Nessuno potrà servire Dio secondo il cuore di Dio, se non si pone in un ascolto profondo. Marta invece decide di servire Cristo. È vittima dei suoi pensieri. Entra nella confusione. Si inabissa nel panico. È la condizione di molti figli della Chiesa di oggi: vogliono servire Cristo dal loro cuore e si sentono sconfitti. Entrano nel panico. Sarebbe sufficiente sedersi un poco ai piedi di Gesù.
Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che i cristiani imparino ad ascoltare il cuore di Cristo.