MA SOLO SE OSSERVERAI TUTTI I SUOI COMANDI

SABATO 7 MARZO (Dt 26,16-19)

Quando il Signore è benedizione, vita, prosperità, salvezza, redenzione, provvidenza, difesa, custodia, roccia, ogni altro bene? Quando il popolo vive nel suo seno. Quando il popolo vive nel seno Dio? Quando vive nella sua Parola. Quando obbedisce ad ogni suo comando. Quando osserva le sue Leggi e i suoi Statuti. Quando questo accade le promesse di Dio si compiranno tutte: “Se tu obbedirai fedelmente alla voce del Signore, tuo Dio, preoccupandoti di mettere in pratica tutti i suoi comandi che io ti prescrivo, il Signore, tuo Dio, ti metterà al di sopra di tutte le nazioni della terra. Poiché tu avrai ascoltato la voce del Signore, tuo Dio, verranno su di te e ti raggiungeranno tutte queste benedizioni. Sarai benedetto nella città e benedetto nella campagna. Benedetto sarà il frutto del tuo grembo, il frutto del tuo suolo e il frutto del tuo bestiame, sia i parti delle tue vacche sia i nati delle tue pecore. Benedette saranno la tua cesta e la tua madia. Sarai benedetto quando entri e benedetto quando esci. Il Signore farà soccombere davanti a te i tuoi nemici, che insorgeranno contro di te: per una sola via verranno contro di te e per sette vie fuggiranno davanti a te. Il Signore ordinerà alla benedizione di essere con te nei tuoi granai e in tutto ciò a cui metterai mano. Ti benedirà nella terra che il Signore, tuo Dio, sta per darti.

Il Signore ti renderà popolo a lui consacrato, come ti ha giurato, se osserverai i comandi del Signore, tuo Dio, e camminerai nelle sue vie. Tutti i popoli della terra vedranno che il nome del Signore è stato invocato su di te e ti temeranno. Il Signore, tuo Dio, ti concederà abbondanza di beni, quanto al frutto del tuo grembo, al frutto del tuo bestiame e al frutto del tuo suolo, nel paese che il Signore ha giurato ai tuoi padri di darti. Il Signore aprirà per te il suo benefico tesoro, il cielo, per dare alla tua terra la pioggia a suo tempo e per benedire tutto il lavoro delle tue mani: presterai a molte nazioni, mentre tu non domanderai prestiti. Il Signore ti metterà in testa e non in coda e sarai sempre in alto e mai in basso, se obbedirai ai comandi del Signore, tuo Dio, che oggi io ti prescrivo, perché tu li osservi e li metta in pratica, e se non devierai né a destra né a sinistra da alcuna delle cose che oggi vi comando, per seguire altri dèi e servirli” (Dt 28,1-14). Nell’Antico Testamento le promesse erano materiali. Oggi sono tutte spirituali. La ricchezza, la vera ricchezza, la prosperità, ogni prosperità è Dio che abita nel cuore dell’uomo, per il suo Santo Spirito, in Cristo Gesù.

Mosè parlò al popolo, e disse: «Oggi il Signore, tuo Dio, ti comanda di mettere in pratica queste leggi e queste norme. Osservale e mettile in pratica con tutto il cuore e con tutta l’anima. Tu hai sentito oggi il Signore dichiarare che egli sarà Dio per te, ma solo se tu camminerai per le sue vie e osserverai le sue leggi, i suoi comandi, le sue norme e ascolterai la sua voce. Il Signore ti ha fatto dichiarare oggi che tu sarai il suo popolo particolare, come egli ti ha detto, ma solo se osserverai tutti i suoi comandi. Egli ti metterà, per gloria, rinomanza e splendore, sopra tutte le nazioni che ha fatto e tu sarai un popolo consacrato al Signore, tuo Dio, come egli ha promesso».

Quando si esce dal seno del Padre, dal seno dello Spirito Santo, dal seno di Cristo Gesù, perché si è usciti dal seno della Parola, inevitabilmente si entra nel seno della morte. La morte non è solo quella fisica, ma anche quella del corpo. Così il Libro del Levitico: “Se nemmeno a questo punto mi darete ascolto, io vi castigherò sette volte di più per i vostri peccati. Spezzerò la vostra forza superba, renderò il vostro cielo come ferro e la vostra terra come bronzo. Le vostre energie si consumeranno invano, poiché la vostra terra non darà prodotti e gli alberi della campagna non daranno frutti” (Cfr. Lev. 26,1-46). Quando si è fuori dal seno della Parola, veramente le nostre energie si consumano invano. La storia ogni giorno ci mette dinanzi a questa verità. Ma noi continuiamo ad essere ciechi, anche perché ormai anche i veri profeti del Dio vivente hanno deciso di abbandonare il seno della Parola per dire parole del mondo, parole di immanenza, parole che giungono anche a giustificare il peccato. Abbiamo sentito in questi giorni un profeta del Dio vivente dichiarare che nell’omosessualità c’è qualcosa di divino. Essa di conseguenza va coltivata. Il falso profeta è più dannoso della peste.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che il profeta dell’Altissimo dica solo la Parola di Dio.