vangelo del giorno

Ma non sapeva che fosse Gesù

22 LUGLIO (Gv 20,1-2.11-18)

Il Cantico dei Cantici è un Libro che narra una ricerca che mai finisce, mai finirà. Neanche nella Trinità la ricerca finisce. Le Tre Persone della Santissima Trinità vivono di una ricerca eterna. Anche i Beati del Cielo sono in una ricerca senza fine del loro Dio e Signore. Questo Libro della Scrittura è come la descrizione del Paradiso: ricerca eterna dell’amore, immersi nell’amore. Maria di Màgdala è figura per tutta la Chiesa di questa ricerca senza fine. Pietro e Giovanni, da lei chiamati, vengono al sepolcro. Attraverso i segni giungono alla fede nella risurrezione. Se ne vanno. La loro ricerca è finita. Quanto hanno scoperto basta. A Maria di Màgdala non basta.

Sul mio letto, lungo la notte, ho cercato l’amore dell’anima mia; l’ho cercato, ma non l’ho trovato. Mi alzerò e farò il giro della città per le strade e per le piazze; voglio cercare l’amore dell’anima mia. L’ho cercato, ma non l’ho trovato. Mi hanno incontrata le guardie che fanno la ronda in città: «Avete visto l’amore dell’anima mia?». Da poco le avevo oltrepassate, quando trovai l’amore dell’anima mia. Lo strinsi forte e non lo lascerò, finché non l’abbia condotto nella casa di mia madre, nella stanza di colei che mi ha concepito. Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme, per le gazzelle o per le cerve dei campi: non destate, non scuotete dal sonno l’amore, finché non lo desideri.

Chi sta salendo dal deserto come una colonna di fumo, esalando profumo di mirra e d’incenso e d’ogni polvere di mercanti? Ecco, la lettiga di Salomone: sessanta uomini prodi le stanno intorno, tra i più valorosi d’Israele. Tutti sanno maneggiare la spada, esperti nella guerra; ognuno porta la spada al fianco contro il terrore della notte. Un baldacchino si è fatto il re Salomone con legno del Libano. Le sue colonne le ha fatte d’argento, d’oro la sua spalliera; il suo seggio è di porpora, il suo interno è un ricamo d’amore delle figlie di Gerusalemme. Uscite, figlie di Sion, guardate il re Salomone con la corona di cui lo cinse sua madre nel giorno delle sue nozze, giorno di letizia del suo cuore (Ct 3,1-11).

La ricerca finisce per Maria solo quando Lei vedrà di nuovo il corpo del suo Signore. Fino a quel momento dovrà continuare a interrogare, chiedere, domandare. Per lei la ricerca è anche indagine accurata. Nulla dovrà essere tralasciato. Quanto è umanamente possibile dovrà essere operato. Lei non se ne va, rimane e continua a chiedere. A Lei non basta sapere che Gesù è risorto. Lei vuole Gesù non una sua verità. Non saprebbe che farsene di una verità così asciutta, secca, arida.

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Maria invece stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto».

Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» – che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”». Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.

Gesù esaudisce i desideri del suo cuore, ma non si lascia afferrare. Quella visione dovrà creare in lei un desiderio ancora più forte. Ella ancora dovrà cercare l’Amato del suo cuore. Con il corpo lei si reca a compiere la missione che Gesù le ha affidato. Il suo cuore, il suo spirito, la sua anima non si allontanano da Gesù. Attendendo che ritorni il corpo per continuare a cercare. Maria è vera figura della Chiesa, l’eterna cercatrice del suo Sposo Eterno, colei che mai dovrà stancarsi di cercare il suo Amato.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci veri cercatori di Gesù.