Ma liberaci dal male
16 FEBBRAIO (Mt 6,7-15)
Il male che affligge l’uomo è uno solo: il peccato. A Dio si chiede che ci liberi da ogni peccato che è nel nostro corpo, nel nostro spirito, nella nostra anima. Dal peccato che è in noi , il male si diffonde sugli uomini e su tutto il creato. Il male verso gli uomini si fa disonore del padre della madre, omicidio, adulterio, furto, falsa testimonianza, desiderio impuro, concupiscenza, avarizia, lussuria, usura, racket, estorsione, corruzione, malversazione, cattiva gestione della cosa pubblica, irresponsabilità, abuso di potere, guerra, genocidio, devastazione, distruzione. Dal male che è nel cuore di uno solo può soffrire tutta l’umanità. Nessuno potrà mai prevedere i frutti del male che è in lui, ma anche nessuno lo potrà mai fermare. Esso è umanamente inarrestabile.
Gesù conosce quanto è grande la potenza del male. Conoscendola, sapendo la sua invincibilità, chiede ad ogni uomo di porsi in umiltà dinanzi al Signore, confessare la sua nullità, la non forza, l’incapacità e chiedere al Signore che si faccia sua forza, suo scudo, sua roccia, secondo la promessa da Lui profetizzata nel Libro della Sapienza.
I giusti al contrario vivono per sempre, la loro ricompensa è presso il Signore e di essi ha cura l’Altissimo. Per questo riceveranno una magnifica corona regale, un bel diadema dalle mani del Signore, perché li proteggerà con la destra, con il braccio farà loro da scudo. Egli prenderà per armatura il suo zelo e userà come arma il creato per punire i nemici, indosserà la giustizia come corazza e si metterà come elmo un giudizio imparziale, prenderà come scudo la santità invincibile, affilerà la sua collera inesorabile come spada e l’universo combatterà con lui contro gli insensati. Partiranno ben dirette le saette dei lampi e dalle nubi, come da un arco ben teso, balzeranno al bersaglio; dalla sua fionda saranno scagliati chicchi di grandine pieni di furore. Si metterà in fermento contro di loro l’acqua del mare e i fiumi li travolgeranno senza pietà. Si scatenerà contro di loro un vento impetuoso e come un uragano li travolgerà. L’iniquità renderà deserta tutta la terra e la malvagità rovescerà i troni dei potenti (Sap 5, 15-23).
San Paolo si serve di questa immagine della Sapienza per esortare i Cristiani ad indossare l’armatura che permetterà loro di vincere qualsiasi male, sempre però per grazia e misericordia di Cristo Gesù, che dona loro la sua vittoria, il suo trionfo.
Prendete dunque l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno cattivo e restare saldi dopo aver superato tutte le prove. State saldi, dunque: attorno ai fianchi, la verità; indosso, la corazza della giustizia; i piedi, calzati e pronti a propagare il vangelo della pace. Afferrate sempre lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutte le frecce infuocate del Maligno; prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio. In ogni occasione, pregate con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, e a questo scopo vegliate con ogni perseveranza e supplica per tutti i santi. E pregate anche per me, affinché, quando apro la bocca, mi sia data la parola, per far conoscere con franchezza il mistero del Vangelo, per il quale sono ambasciatore in catene, e affinché io possa annunciarlo con quel coraggio con il quale devo parlare (Ef 6,13-20).
Chi vuole vincere il male deve indossare Cristo Gesù come sua armatura spirituale. Senza Cristo indossato, nessuno potrà vincere il male. La vittoria di Dio sul male è Cristo Gesù. Lui lo dona a noi come nostra vittoria. Cristo va indossato sempre.
Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate. Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.
Pregare è chiedere al Padre che ogni giorno venga e ci rivesta di questa potente armatura che è Gesù Signore. Dobbiamo rivestirci di una potente, grande, forte umiltà. Dobbiamo sconfessare noi. Dobbiamo confessare Lui, unica nostra vittoria sul male.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci potentemente umili.