Ma chi non crederà sarà condannato
25 APRILE (Mc 16,15-20)
Cristo Gesù pone la fede in Lui come unica e sola via per entrare in possesso oggi della vita eterna e domani per godere la gioia eterna. Questa verità è essenza del Vangelo, essenza della missione apostolica, essenza della fede dell’uomo. È cristiano chi crede in Cristo come unica via, verità e vita, unica grazia di redenzione e di salvezza eterna. Chi non crede in questa sua unicità di mediazione, non crede in Lui.
E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio» (Gv 3,14-21).
Vale per ogni apostolo, ogni presbitero, ogni ministro della parola, maestro, teologo, evangelizzatore, catechista, quanto il Signore dice per mezzo del profeta Isaia. Ognuno è posto a vario titolo e grado del suo ministero a sentinella per la salvezza del popolo. La sentinella cristiana se dice Cristo secondo verità, si libera del peccato di incredulità e di morte eterna di coloro presso i quali viene mandata. Se invece o non predica Cristo o lo predica secondo falsità, muore per omissione ma carica di tutti i peccati che la sua omissione nella verità hanno provocato nel popolo.
Al termine di quei sette giorni mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell’uomo, ti ho posto come sentinella per la casa d’Israele. Quando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia. Se io dico al malvagio: “Tu morirai!”, e tu non lo avverti e non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta perversa e viva, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te. Ma se tu avverti il malvagio ed egli non si converte dalla sua malvagità e dalla sua perversa condotta, egli morirà per la sua iniquità, ma tu ti sarai salvato. Così, se il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette il male, io porrò un inciampo davanti a lui ed egli morirà. Se tu non l’avrai avvertito, morirà per il suo peccato e le opere giuste da lui compiute non saranno più ricordate, ma della morte di lui domanderò conto a te. Se tu invece avrai avvertito il giusto di non peccare ed egli non peccherà, egli vivrà, perché è stato avvertito e tu ti sarai salvato» (Ez 3,16-21).
Gesù manda gli Apostoli nel mondo a predicare il Vangelo. Prima che predicarlo per gli altri, lo devono predicare per salvare se stessi. Solo se salveranno se stessi, e cioè se lo predicheranno secondo purissima verità e perfetta esemplarità, potranno salvare gli altri. Se loro il Vangelo non lo predicheranno, non salveranno se stessi, in più si caricheranno di tutti i peccati commessi dal mondo per la loro omessa predicazione.
E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno». Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.
Un ministro della Parola non si salva se non commette lui certi efferati delitti. Ogni efferato delitto verrà addebitato sul suo conto, se lui avrà omesso la predicazione secondo purezza, verità, perfezione evangelica, mozione dello Spirito Santo, del Vangelo di nostro Signore Gesù Cristo. Gesù portò la sua anima in Cielo e il suo corpo nella luce appena morto, perché per predicare, attestare, certificare la verità e la volontà del Padre, rese pubblica testimonianza ai capi del suo popolo.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci vere sentinelle di Gesù.