LINEE PROGRAMMATICHE ANNO PASTORALE 2019-2020
IN CAMMINO MOSSI DALLO SPIRITO SANTO
Papa Francesco, nel suo discorso alla Diocesi di Roma, così esorta i fedeli: “Sotto il grido di tanta gente non c’è altro che un gemito autentico dello Spirito Santo. È lo Spirito che spinge ancora una volta a non accontentarsi, a cercare di rimettersi in cammino” (Basilica di San Giovanni in Laterano, Giovedì, 9 maggio 2019). In obbedienza alla voce del Santo Padre, lasciandoci guidare dal Vangelo del Giorno del Signore, imiteremo Gesù. Lui è pieno di Spirito Santo. Cresce ogni giorno in grazia e sapienza. Ascolta i cuori e dona loro risposte secondo la volontà del Padre.
Nel Vangelo secondo Giovanni è detto: “Colui che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misura egli dà lo Spirito” (Gv 3,34). La missione evangelizzatrice di ogni aderente del Movimento Apostolico non può prescindere da queste due essenziali modalità che sono di Cristo Signore: “Dire la Parola di Dio e dare lo Spirito senza misura”. A nulla serve dire la Parola di Dio, se non di dona lo Spirito senza misura. La Parola non produce alcun frutto. Ma anche mai si potrà dare lo Spirito senza misura, se la Parola di Dio non trasforma la nostra vita, conformandola alla vita di Cristo Gesù.
Come Gesù Signore, nello Spirito Santo, riceve la Parola dal Padre, così l’aderente del Movimento Apostolico, nello Spirito Santo, riceverà la Parola dalla Chiesa. Senza questo supremo atto di umiltà non c’è alcuna missione per il dono della Parola. Ma senza l’altro atto di piena obbedienza alla Parola ricevuta, neanche potrà esserci missione di salvezza. Senza obbedienza nessuno potrà dare lo Spirito Santo. La nostra obbedienza alla Parola rivela la misura dello Spirito che è in noi. Se l’obbedienza è senza misura, anche lo Spirito di Dio sarà in noi senza misura.
Umiltà nel ricevere e obbedienza nel trasformare la Parola in nostra vita, sono le condizioni perché la nostra missione possa produrre frutti di salvezza nel mondo. Senza queste due fondamentali, essenziali, necessarie virtù, non c’è missione ecclesiale. Siamo senza la Parola. Manchiamo dello Spirito Santo. Chi deve rimetterci sempre in cammino è lo Spirito che è nel proprio cuore, ma è anche lo Spirito che è nel cuore dei nostri fratelli che assieme a noi compiono la stessa missione. Il più forte nello Spirito, nella grazia, nella sapienza, deve prendere per mano colui che è più debole.
Questa comunione nello Spirito Santo è essenziale per la nostra missione. L’agiografo della Lettera agli Ebrei così esorta i discepoli di Gesù: “Badate, fratelli, che non si trovi in nessuno di voi un cuore perverso e senza fede che si allontani dal Dio vivente. Esortatevi piuttosto a vicenda ogni giorno, finché dura questo oggi, perché nessuno di voi si ostini, sedotto dal peccato. Perciò, rinfrancate le mani inerti e le ginocchia fiacche e camminate diritti con i vostri piedi, perché il piede che zoppica non abbia a storpiarsi, ma piuttosto a guarire”. È questa la vera comunione nello Spirito di Dio.
E ancora: “Cercate la pace con tutti e la santificazione, senza la quale nessuno vedrà mai il Signore; vigilate perché nessuno si privi della grazia di Dio” (Eb 3,12-13; 12,12-15). La comunione produrrà sempre pochi frutti, se ogni singola persona non pone mano all’edificazione del suo edificio spirituale, portandolo alla piena conformazione a Cristo Signore. Per questo l’aderente del Movimento Apostolico è chiamato ad una perenne contemplazione di Gesù Crocifisso. È Lui la sorgente di ogni nostro pensiero, desiderio, volontà. Gesù Crocifisso deve essere il nostro cuore e la nostra anima.
Contemplare Cristo Crocifisso, correre verso di Lui, al fine di raggiungerlo, è il fine della nostra vita. Con San Paolo: “So soltanto questo: dimenticando ciò che mi sta alle spalle e proteso verso ciò che mi sta di fronte, corro verso la mèta, al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù” (Fil 3,13-14). Il programma di Paolo è il nostro programma. Solo realizzandolo noi, possiamo aiutare il mondo a realizzarlo. Ricordare la Parola per noi questo significa: mostrare al mondo tutte le sue divine possibilità di trasformare ogni vita. È modalità di essenza per tutto il Movimento Apostolico.
L’Apostolo Giovanni, nel suo Vangelo, ci mostra Cristo nei tre momenti essenziali: della promessa, della fruttificazione e del dono dello Spirito Santo. Presso il pozzo di Giacobbe alla donna di Samaria promette l’acqua della vita. Sul Golgota, dalla croce, dal suo corpo trafitto, fa scaturire l’acqua e il sangue. Nel Cenacolo, la sera della risurrezione lo alita sugli Apostoli. Sono tre momenti fondamentali, necessari anche ad ogni aderente del Movimento Apostolico: promessa, fruttificazione, dono dello Spirito di Dio. Tutto avviene nello Spirito Santo da noi dato ad ogni cuore.
LA PROMESSA DELLO SPIRITO SANTO
Le parole di Gesù alla Donna di Samaria rivelano due verità in ordine allo Spirito Santo, che mai dovranno essere dimenticate dal cristiano. Lo Spirito di Dio è dato da Cristo Signore. È lo Spirito del suo corpo dato per formare il suo corpo. Chi lo riceve, diviene a sua volte sorgente che zampilla dello Spirito della vita. Se chi lo riceve non diviene sorgente per gli altri, attesta che lo Spirito è stato da lui spento. Non è stato ravvivato, fortificato, fatto divenire fiume di conversione e di salvezza per i suoi fratelli. La salvezza del mondo è in questo nostro divenire sorgente del Santo Spirito di Dio.
Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani. Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?».
Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna» (Gv 4,9-14). Come lo Spirito diviene sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna? Attraverso la nostra obbedienza perfetta alla Parola di Gesù. Si ascolta la Parola, nello Spirito. Nello Spirito si obbedisce ad essa e in essa si dimora. Lo Spirito cresce in noi e noi diveniamo fiume per dissetare e vivificare il mondo.
La forza evangelizzatrice dell’aderente del Movimento Apostolico è nella sua obbedienza alla Parola. Più lui crescerà in obbedienza e più aumenterà la sua forza di evangelizzazione, perché aumenterà la misura dello Spirito. In un mondo secolarizzato, consegnato alla profanità, consumato dalla mondanità antievangelica, senza più riferimento alla Parola, questo discorso potrebbe apparire fuori tempo. La vanità ormai governa i cuori. La modernità non si confà al Vangelo. La tentazione è di adeguarsi al mondo. Al Movimento Apostolico è chiesto di adeguarsi allo Spirito di Dio.
NE USCÌ SANGUE E ACQUA
Gesù non si è adeguato al mondo. Ha anche chiesto al Padre di aiutare i discepoli perché mai questo adeguamento avvenga in essi: “Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo” (Gv 17,15-16). Il rimanere di Gesù sempre nella volontà del Padre ha fatto sì che dal suo cuore sgorgasse il fiume della vita. Senza misura è stata l’obbedienza di Gesù al Padre, senza misura è il fiume della vita che esce dal suo costato squarciato. Dove questo fiume giunge, tutto riprende vita, tutto porta frutto.
Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.
Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. Questo infatti avvenne perché si compisse la Scrittura: Non gli sarà spezzato alcun osso. E un altro passo della Scrittura dice ancora: Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto” (Gv 19,31-37). Chi oggi deve portare questa acqua di vita eterna è il discepolo di Gesù. Il fiume potrà e dovrà sgorgare dal suo cuore. Si attinge la Parola da Cristo Signore, si riceve lo Spirito Santo, per l’azione sacramentale e ministeriale della Chiesa, si obbedisce alla Parola, si diviene fiume.
Lo Spirito si riceve per purissima grazia da parte del Signore nostro Dio. Lo Spirito che si riceve serve a noi perché viviamo tutta la Parola del Vangelo. Man mano che obbediamo, maturiamo un frutto di Spirito Santo da dare ai fratelli per la loro conversione a Cristo Gesù. Nella vera conversione ci si accosta alla Chiesa e si riceve lo Spirito per via sacramentale. È lo Spirito che deve operare in noi la perfetta conformazione a Gesù Crocifisso. Ogni sacramento dona una speciale conformazione. Ogni sacramento sarà vissuto bene se la conformazione a Cristo viene raggiunta.
Particolare devozione l’aderente del Movimento Apostolico dovrà nutrire per l’Eucaristia. La nostra Ispiratrice-fondatrice, Signora Maria Marino questo ci ha insegnato: “Beata Eucaristia, l’unico desiderio che ricolma e dona pace al cuore, la sola Fonte che disseta l’anima, il solo Corpo che nutre e sostiene i pellegrini verso il Regno, il solo Sangue che dona la gioia di vivere per Te, mio Gesù. Tutto è l’Eucaristia e tutto è in essa. Chi la ama, ama secondo verità Dio, se stesso e i fratelli.
Chi la riceve con fede conforma il suo essere all’essere di Cristo Gesù; chi la vive con passione e amore, fa della sua vita una passione di amore, un sacrificio di salvezza per il mondo intero. Beata Eucaristia, quanto Ti bramo, Ti amo, Ti adoro. Saziandomi di Te, tutto il mio essere si sazia. Con Te nel cuore, non cerco più nulla. Ho tutto, perché ho Te, che sei il mio tutto. Se il mondo percepisse appieno il Tuo mistero, se comprendesse la grandezza di tanto dono, se amasse questo Pane vivo disceso dal Cielo, la vita diverrebbe un Paradiso sulla terra”. Non si deve aggiungere altro.
RICEVETE LO SPIRITO SANTO
Una distinzione è necessario che venga fatta. Prima viene effuso lo Spirito della conversione. Questa effusione deve essere operata da ogni discepolo di Gesù. Senza questa effusione, lo Spirito che si riceve nei sacramenti, che è lo Spirito della configurazione a Cristo Crocifisso, non potrà produrre alcun frutto. È dato, crea il figlio di Dio, il testimone di Cristo, il Pastore e il Capo del gregge, il datore dello Spirito Santo per via sacramentale, ma la nuova creatura non potrà produrre frutti perché non è convertita a Cristo Gesù. Lo Spirito di conversione è fondamentale che venga donato.
Perché il discepolo del Signore doni lo Spirito della conversione, è necessaria la sua piena conformazione a Cristo nella sua vita e nella sua morte. Questa conformazione si compie attraverso il nostro dimorare nella Parola. Dalla Parola parliamo, pensiamo, desideriamo, vogliamo, giudichiamo ogni cosa. È questa la missione cristiana: pensare secondo il pensiero di Cristo, vedere con i suoi occhi, parlare con il suo cuore. Altissima è la missione del discepolo di Gesù. Lui deve portare anime convertite a Cristo nella casa di Dio perché i ministri le conformino a Cristo, loro Signore.
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati» (Gv 20,19-23).
Gesù prima ha convertito gli apostoli al suo Vangelo, alla Verità, alla conoscenza del suo mistero e poi ha dato lo Spirito di conformazione a Lui, Apostolo del Padre, perché loro fossero suoi Ministri. Come Ministri di Cristo possono compiere tutte le opere di Cristo, iniziando dal perdono del peccati. Ogni aderente del Movimento Apostolico è chiamato a effondere sul mondo lo Spirito della conversione. Ha l’obbligo poi di condurre ogni convertito nella casa del Padre, perché i ministri di Cristo compiano ciò che ancora manca alla loro missione. Condurre alla Chiesa è essenza della loro opera.
La missione laicale che si fermasse al laico, senza aggiungere ad essa la missione sacerdotale, sarebbe non senso. A nulla serve lo Spirito della conversione, senza lo Spirito della conformazione sacramentale a Gesù Crocifisso. Ma un laico che non porta nella Chiesa di Dio attesta che lui ancora non è conformato a Cristo. Vive ai margini della verità della salvezza. Lo Spirito della conversione e lo Spirito della conformazione a Cristo Gesù devono vivere in perfetta comunione. Mai farne due realtà distinte, separate, ognuna agente per se stessa. Lo Spirito è uno e va vissuto nell’unità.
APPENA IL TUO SALUTO È GIUNTO AI MIEI ORECCHI
La Vergine Maria è piena di grazia e di Spirito Santo. È Madre della Chiesa. Significa che sia fedeli laici che ministri della Parola, Pastori e Capi del gregge di Cristo, devono trovare in Lei l’immagine perfetta alla quale sempre potersi ispirare. Maria è mandata dallo Spirito. Lo Spirito che è in Lei la spinge verso la casa di Zaccaria. Ecco la nostra prima verità. Nessuno potrà essere spinto dallo Spirito, se non è pieno di grazia. Grazia e Spirito devono abitare insieme nel discepolo di Gesù. Se manca la grazia, l’uomo diviene un masso. Non può essere spinto né condotto.
Ma anche se manca lo Spirito, la grazia serve a ben poco. Manca della forza che trasforma il cristiano in un agente dello Spirito. Crescere in grazia e in Spirito Santo è obbligo per ogni discepolo di Gesù. Gesù cresceva in grazia e in sapienza. Anche il discepolo deve crescere in grazia e in sapienza. Questo può avvenire solo nella piena obbedienza alla Parola del Vangelo. La nostra crescita deve essere senza alcuna interruzione. La forza della missione è in misura della crescita. Poco si cresce e poco si è missionari. Per nulla si cresce, per nulla si è missionari.
“Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto»” (Lc 1,39-45).
Ciò che si compie per mezzo di Maria, si deve compiere attraverso tutto il corpo di Cristo. Ogni membro del corpo del Signore deve aggiungere ciò che manca all’altro. Solo nella pienezza delle comunione del corpo si può compiere la missione della salvezza. Maria porta lo Spirito della profezia. Ancora non può portare lo Spirito della conformazione a Cristo Crocifisso, perché Gesù ancora non è morto e non è risorto. Elisabetta e il bambino che lei porta nel grembo sono colmati dello Spirito della profezia, della conoscenza del mistero. È questo Spirito che dona ad Elisabetta la conoscenza del mistero di Maria e anche del mistero del Figlio che Lei porta nel suo grembo.
Il mistero di Cristo, del Padre, dello Spirito Santo, della Chiesa, del cristiano si può conoscere solo nello Spirito di Dio. Anche il mistero del Movimento Apostolico si può conoscere solo nello Spirito. Quanti ancora non conoscono il mistero del Movimento, pur essendo aderenti del Movimento, attestano che non sono nello Spirito della profezia e della verità. Ma anche rivelano che noi non abbiamo dato loro lo Spirito della profezia e della verità. Grande è il mistero che ci sovrasta. Senza la conoscenza della verità del nostro mistero, non possiamo realizzarlo né in noi e né negli altri.
Quando si perde il proprio mistero si è come corpi senz’anima. Possiamo dare al corpo ogni forma da noi desiderata, ma è senz’anima. A nulla serve un Movimento Apostolico privo del suo mistero, della sua verità, carente del fine per cui è stato voluto dal Cielo. Chi deve dare quotidianamente la conoscenza del mistero è lo Spirito di Dio. Lo Spirito deve essere ogni aderente a darlo ad ogni altro aderente. Tutto è dalla comprensione e della verità che siamo chiamati ognuno a realizzare nella propria vita, aiutando ogni altro perché anche lui lo realizzi. Urge lo Spirito della profezia e della verità.
TEMA DELLA CATECHESI
Il fine della catechesi è conoscere, attraverso lo Spirito della profezia e della verità, il mistero di Cristo, nel mistero della Chiesa, dal quale è il nostro mistero di Movimento Apostolico. In quest’anno di grazia del Signore 2019-2020, rifletteremo e mediteremo sul tema, tratto dal discorso del Santo Padre alla Diocesi di Roma: IN CAMMINO MOSSI DALLO SPIRITO SANTO. Ci avvarremo del Vangelo della Domenica, del Catechismo della Chiesa Cattolica, dei Documenti del Papa e dei Vescovi. Si ricorda che è cosa assai utile rispettare, dove si può, la forma della nostra catechesi.
Chi impartisce la Catechesi, ha piena libertà di servirsi di ogni altro aiuto dottrinale che reputerà necessario. Per quelle Diocesi, nelle quali i rispettivi Pastori hanno offerto delle particolari tematiche da trattare, è nostro obbligo attenervisi e per questo la catechesi va impartita su quelle linee pastorali. Spetta al Consiglio Centrale esortare sia i responsabili diocesani che quelli parrocchiali perché siano presso gli aderenti stimolo ed esempio di frequenza assidua alla formazione sia dottrinale che spirituale. Quando non si cresce nella verità, luce e dottrina, si corre il rischio di vanificare la missione.
Il mistero del Movimento Apostolico va sempre ravvivato nei cuori di tutti gli aderenti. Per questo in ogni Diocesi sono necessari anche dei momenti di formazione alla spiritualità del Movimento Apostolico. La catechesi illumina le menti sul mistero di Cristo Gesù, che è universale. La spiritualità deve aiutare ogni membro del Movimento Apostolico a realizzare lui la propria conformazione a Cristo Crocifisso, in conformità ai doni di grazia e di Spirito Santo del suo cuore. Senza la spiritualità, la catechesi manca di una parte essenziale alla vita. Dove non c’è formazione spirituale, il carisma muore.
FRAMMENTI DELLA NOSTRA STORIA
Il ricordo della storia vissuta dal Movimento Apostolico fino al presente deve operare in noi due frutti: benedire e ringraziare Dio per quello che con la sua grazia, sapienza, intelligenza, fortezza nello Spirito, è stato operato. Ma anche volontà di chiedere al Signore ogni potenza di verità e di grazia, perché possiamo rispondere alle sue attese da realizzare oggi, non domani. Un terzo frutto è chiedere perdono per quello che si è omesso di fare e anche per il ritardo nell’opera della nostra conformazione a Cristo Gesù. Ogni ritardo frutto di omissioni gravi è colpevole.
Tutto questo deve far nascere nel nostro cuore il desiderio, la volontà, il convincimento che urge mettersi in cammino mossi dallo Spirito, con più grande zelo. Nulla nella vita è più pericoloso della stagnazione, dell’accidia, dell’insensibilità. Si cade nella paralisi del corpo, nella artrosi dell’anima, si precipita nell’assopimento di tutto il nostro cuore. Per questo urge giorno per giorno risvegliare la coscienza perché si metta in ascolto dello Spirito di Dio, ascoltando la Chiesa, e porti a compimento il mistero che il Signore ha scritto per ogni aderente del Movimento Apostolico.
– Sono stati celebrati finora dieci Convegni Ecclesiali del Movimento Apostolico. Gli ultimi due (2017 e 2018), tenuti entrambi al PalaGiovino di Catanzaro, hanno concentrato la loro attenzione sui giovani, in vista e a seguito del Sinodo dei Giovani. Il convegno del 2018 (“TI ascolto. I giovani protagonisti nella Chiesa e nella società”), introdotto dall’arcivescovo del luogo S.E. Mons. Vincenzo Bertolone, ha avuto come relatori S.E. Mons. Domenico Battaglia, vescovo di Cerreto S. – Telese – S. Agata dei Goti, e il prof. Antonio Cerasa, neuroscienziato. L’assise del 2017 (“La chiesa ascolta e accompagna i giovani nel cambiamento d’epoca”) ha visto le relazioni di S. Em. Card. Lorenzo Baldisseri, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, di S.E. Mons. Vincenzo Bertolone e del Procuratore della Repubblica Nicola Gratteri. I precedenti convegni sono stati conclusi da: S.Em. Card. Angelo Scola, allora Patriarca di Venezia (Catanzaro, 2006); S.Em. Card. Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna (Catanzaro, 2007), S.Em. Card. Mauro Piacenza, Segretario della Congregazione per il Clero (Catanzaro, 2008); S.E. Mons. Giuseppe Marciante, vescovo ausiliare di Roma (Roma, 2009); S.E. Mons. Mario Toso, Segretario del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace (Roma, 2010); Mons. Miguel Delgado Galindo, Sottosegretario del Pontificio Consiglio per i Laici (Catanzaro, 2012); S.E. Mons. Filippo Santoro, Arcivescovo di Taranto e Presidente della Commissione Cei per i Problemi sociali e il Lavoro, la Giustizia e la Pace (Roma, 2015), S.E. Mons. Nunzio Galantino, Segretario Generale della CEI (Roma, 2016). Ogni edizione ha beneficiato dell’intervento dell’Arcivescovo di Catanzaro-Squillace pro-tempore, rispettivamente S.E. Mons. Antonio Ciliberti e S.E. Mons. Vincenzo Bertolone. Sono intervenuti nel corso degli anni anche gli Arcivescovi della regione Calabra S.E. Mons. Vittorio Mondello, S.E. Mons. Santo Marcianò, S.E. Mons. Salvatore Nunnari. Un particolare ricordo ci riporta alle occasioni in cui il santo Padre, al termine di Udienze Generali, ha salutato «i partecipanti al Convegno del Movimento Apostolico»: così S.S. Francesco il 27.5.2015 e il 20.4.2016, e in precedenza S.S Benedetto XVI, il 24.11.2010 («Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto i partecipanti al convegno promosso dal Movimento Apostolico e li esorto a proseguire nel cammino della santità personale, punto di partenza di ogni evangelizzazione»).
– Da aggiungere inoltre il Meeting per il 35° anniversario del Movimento Apostolico, tenuto il 30.12.2014, presso il Palasport Poli-Giovino a Catanzaro, sul tema “Per diffondere il Vangelo della gioia”. L’appuntamento, voluto dalla Presidente, ha visto la presenza dell’Arcivescovo Mons. V. Bertolone, degli Arcivescovi emeriti Mons. A. Cantisani e Mons. V. Rimedio, di Istituzioni civili, delegazioni provenienti da tutta Italia e un folto numero di pubblico festoso e gioioso. Da ricordare anche i convegni e gli incontri del Movimento Apostolico tenuti nel corso degli anni per gli aderenti delle aree del Nord-Italia e della Svizzera.
– Nell’Istituto Secolare “Maria Madre della Redenzione”, nel corso degli anni, si è notevolmente accresciuto il numero delle consacrate. All’inizio di ogni anno pastorale, presiedendo la celebrazione eucaristica nella parrocchia Maria Madre della Chiesa in Catanzaro, l’arcivescovo S.E. Mons. Bertolone accoglie i voti delle nuove consacrate, di coloro che rinnovano i loro voti durante i primi cinque anni di professione e di quelle che giungono alla professione perpetua. Dopo la celebrazione del 1° ottobre 2018, le consacrate sono 58. Ogni primo giovedì del mese offrono a tutti i fedeli un’adorazione eucaristica animata nella parrocchia Maria Madre della Chiesa in Catanzaro.
– È proseguito l’impegno del Movimento Apostolico, in modo intenso e costante, nel servizio della carità, che si esprime innanzitutto nell’ordinarietà della missione spesso nascosta svolta nelle parrocchie e negli ambienti quotidiani di vita: diversi aderenti hanno prestato la loro opera nelle mense per i poveri, nelle visite agli infermi a casa, nelle cliniche, in ospedali, nelle case di cura e nelle residenze per anziani, nell’assistenza scolastica a minori disagiati, nelle adozioni a distanza e con dei segni di solidarietà per le zone colpite dal terremoto. Per coordinare il servizio presso alcuni di questi settori, sono stati organizzati in modo sistematico alcuni gruppi di volontariato, che in quest’anno sono ancora notevolmente cresciuti. Alcuni segni di questo servizio sono il sostegno del Movimento alla casa famiglia diocesana di Befotaka in Madagascar, alle iniziative caritatevoli della diocesi di Khammam (India) e a favore di alcuni studenti di Douala (Camerun). Altre iniziative di sostegno e carità fraterna sono state organizzate nell’ultimo anno a favore di particolari esigenze segnalateci dalle terre di missione.
– Al nutrito programma di incontri formativi e culturali che negli anni precedenti il Movimento Apostolico ha curato su invito dell’arcivescovo di Catanzaro-Squillace su temi di urgente impatto sociale ed etico, si sono aggiunti nel 2018-19 gli appuntamenti guidati da don Domenico Concolino nella rettoria di Montecorvino: le “Montecorvino Lectures 2018”, il programma ‘Il Verbum e la City”, il ciclo di incontri su “Passio Christi. Il cammino cristiano dell’obbedienza”. Il percorso annuale si è concluso il 7 giugno 2019 con un “Montecorvino talk” dal titolo “La Parola, il Silenzio, lo Spirito, la Chiesa. La via cristiana dell’incontro con Dio”.
– Tra le pubblicazioni curate dai teologi che vivono la spiritualità del Movimento Apostolico, si sono aggiunti negli anni 2017-2019 i seguenti titoli: don Gesualdo De Luca (a cura di), La famiglia testimone della gioia dell’amore. Riflessioni e commenti sull’Amoris Laetitia di papa Francesco, Editoriale Progetto 2000, Cosenza 2017; don Nicola Rotundo (a cura di), “Teologi in concerto. Scritti in onore di Monsignore Costantino di Bruno nel suo 70° genetliaco”, Cittadella, Assisi 2017; don Francesco Brancaccio, “La laïcité, une notion chrétienne”, Éd. du Cerf, Parigi 2017; don Giuseppe Comi, La fede di Gesù, Cittadella, Assisi 2017; don Francesco Cristofaro, Il mio sì al Signore. Testimonianze di vita sacerdotali, Ed. Tau, Todi 2017; don Flavio Placida, “Andate e narrate a tutti l’Evangelo di Dio”, Ed. IF Press, Roma 2017; don Emmanuele Rotundo, La kenosi di Unus de Trinitate. Una proposta di cristologia kenotica, Cittadella, Assisi 2017, don Nicola Rotundo, Tra globalizzazione e new economy: quale posto per la solidarietà?, Edizioni Sant’Antonio, Saarbrücken 2017; don Nicola Rotundo, Bernard Lonergan e l’economia. Profili economici della vita morale e sociale, Rubbettino Editore, Soveria Mannelli 2017; don Lucio Bellantoni, In sapienza, età e grazia. Itinerario per una crescita armoniosa in santità, Amazon Publishing 2018; don Gregorio Nicola Corea, L’uomo divinizzato in Cristo. Progetto divino e impegno umano nel mosaico Cappadoce, Cittadella, Assisi 2018; don Francesco Cristofaro, Il mio si al Signore. Testimonianze di fede e di vita, Tau editrice, Todi 2018; don Andrea Ganci, La questione della consacrazione dei fedeli nei Movimenti Ecclesiali. Stato attuale e prospettive future, EDUSC, Roma 2018; don Nicola Rotundo, Bene comune tra etica universale e morale sociale, Editoriale Progetto 2000, Cosenza 2018 (presentato in un Convegno il 19 ottobre 2018, presso l’Auditorium Seminario S. Pio X a Catanzaro); don Francesco Cristofaro, Signore ti prego con il cuore. Itinerario di preghiera personale, ed. Tau, Todi 2019; don Edoardo Palma, Dall’uomo “animale” all’uomo “spirituale” (Orizzonti Biblici, nuova serie), Cittadella, Assisi 2019; don Emmanuele Rotundo, Eucarestia, Mistero della Fede. Presenza e sacrificio in prospettiva cristologica, Ed. Cantagalli, Siena 2019; don Nicola Rotundo, L’abito della libertà: le virtù teologali, Ed. Cantagalli, Siena 2019. Si aggiunga anche il volume di don Alessandro Carioti, Riscoprirsi madre, ed. Tau, Todi 2018, romanzo pensato con successo come strumento di pastorale dei giovani e delle famiglie.
– Prosegue la fervente opera di pastorale giovanile e di sostegno all’evangelizzazione curata dal Movimento Apostolico grazie ai musical originali composti da Cettina Marraffa. Dopo aver messo gratuitamente in scena i musical “E sia la luce…”, “Alla tua ombra un canto” (si ricorda in particolare l’allestimento nel programma ufficiale della GMG di Madrid), “Meditando la Passione” (messa in scena anche a Lourdes per il pellegrinaggio nazionale italiano del 2010), ed Ester – Il musical, nel marzo 2018 è stato replicato “Alla tua ombra un canto”. L’invito a riproporre l’opera è pervenuto dall’Arcivescovo di Catanzaro-Squillace, che l’ha suggerita come strumento di preparazione diocesana al prossimo Sinodo dei Giovani. Un’altra replica è avvenuta il 30 agosto presso la parrocchia S. Maria del Soccorso di Reggio Calabria, su invito del parroco mons. Giorgio Costantino. Il 4 gennaio 2019, in comunione con il messaggio del Santo Padre Francesco per la 52a Giornata Mondiale della Pace, i giovani del Movimento Apotolico hanno presentato, con due spettacoli, un “Concerto della Pace”, presso l’Auditorium “A. Casalinuovo” a Catanzaro. Lo spettacolo, ideato da Cettina Marraffa, ha visto la partecipazione di musicisti, giovani, bambini che hanno trasmesso momenti di gioia e ravvivato lo spirito natalizio. Sono state coinvolte anche alcune associazioni ed istituzioni impegnate a seguire persone fragili, suscitando nei presenti tanta emozione.
– Prosegue il programma sistematico di formazione giovanile. Don Alessandro Carioti e altri sacerdoti, ogni ultimo giovedì del mese, hanno tenuto alcuni incontri dal titolo: “Giovani in missione, carisma-vangelo-mondo”, destinati appunto al mondo giovanile, presso la sua parrocchia “Maria Madre della Chiesa”. Altri appuntamenti sono stati dedicati alla preparazione del Meeting dei Giovani 2019, a partire dall’esortazione apostolica Christus vivit di S.S. Francesco.
– I quattro Meeting dei giovani organizzati a partire dal 2015 si sono rivelati eventi molto riusciti e fecondi. Il primo è stato tenuto il 1° agosto 2015 a Palumbo Sila (KR). Il secondo ha avuto luogo il 3 agosto 2016, quando quasi mille partecipanti si sono ritrovati presso l’anfiteatro del Parco Nazionale della Sila in Località Monaco di Taverna (CZ), in sintonia con il tema della GMG dedicata a “Beati i misericordiosi”. Il terzo meeting, che ha ripetuto il successo dell’anno precedente nella stessa cornice silana, è stato dedicato al Sinodo dei Giovani, seguendo il tema: “Un mondo migliore si costruisce anche grazie a voi” (Papa Francesco). Nel 2018, per la felice coincidenza dell’incontro dei Giovani italiani con papa Francesco (11-12 agosto), i giovani del Movimento Apostolico hanno vissuto una giornata di riflessione e preghiera a Serra San Bruno (4 agosto), terminata con la partecipazione alla Santa Messa organizzata dalla Pastorale Giovanile Regionale e dalla Conferenza Episcopale Calabra, in vista del raduno nazionale. Una significativa rappresentanza dei giovani del Movimento Apostolico, guidati da alcuni presbiteri, ha partecipato a Roma all’incontro nazionale con il Santo Padre. Il 3 agosto 2019 si è tenuto in Sila il quarto meeting dei giovani, sul tema “Altri sogni che il mondo non offre (Christus vivit 36)”, molto apprezzato per l’attenta preparazione e il diretto coinvolgimento dei giovani nelle riflessioni di gruppo.
– Il presidente del Movimento Apostolico è stato presente all’Incontro internazionale con i movimenti e le nuove comunità, voluto dal nuovo Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita il 14 giugno 2017. Insieme a un giovane aderente, il presidente è intervenuto ancora all’analogo incontro tenuto presso lo stesso Dicastero il 19 giugno 2018. Anche il 13 giugno 2019 ha partecipato all’appuntamento cui il Dicastero ha invitato il Movimento Apostolico insieme ai rappresentanti delle altre aggregazioni laicali sparse nel mondo, per un confronto sul tema degli abusi.
– Non viene meno la premura del Movimento Apostolico per le vocazioni. Un gruppo di animazione vocazionale, guidato da un presbitero, è stato costituito per sensibilizzare continuamente gli aderenti e le comunità parrocchiali alla preghiera e all’offerta di sé per le vocazioni al sacerdozio ministeriale e alla vita consacrata. Un nuovo presbitero la cui vocazione è maturata nel Movimento Apostolico è stato ordinato nel luglio 2019.
– La missione del Movimento Apostolico prosegue sia in Italia che all’estero e continuano le visite di diversi vescovi provenienti da zone di missione. Nel mese di Febbraio 2017, don Francesco Brancaccio è tornato a visitare gli aderenti e i presbiteri assistenti del Movimento Apostolico nelle diocesi di Douala (Camerun) e Pointe-Noire (Rep. del Congo), su invito dei Vescovi locali, per sostenere l’opera di formazione e di missione e intensificare il confronto con la Sede centrale. Nell’occasione ha portato alcuni aiuti alle comunità del posto. Nel mese di novembre 2017, è intervenuto, presso la nostra sede centrale, P. Jean Paul Nguembo, parroco nella diocesi di Pointe Noire (Rep. Del Congo), il quale ha comunicato ai presenti che con il sostegno del Movimento Apostolico è stata realizzata la costruzione di una scuola materna nel villaggio di Tsessi. Nel corso dell’anno pastorale, il Movimento Apostolico ha avuto la gioia di accogliere alcuni Vescovi provenienti dall’Estero che hanno celebrato l’Eucarestia presso la parrocchia “Maria, Madre della Chiesa” a Catanzaro: Il 22 gennaio 2018, S. E. Mons. Mizonzo, Vescovo della Diocesi di Nkay, Repubblica del Congo; il 5 febbraio 2018, Mons. Walter Dario Maggi, Vescovo della Diocesi di Guayaqui in Equador; il 5 giugno 2018, S. E. Mons. Joachim Ouedraogo, Vescovo e Vicepresidente della Conferenza Episcopale della Diocesi di Koudougou (Burkina-Faso); l’8 ottobre 2018 S. E. Mons. Markus Büchel, Vescovo della diocesi di San Gallo in Svizzera.
– Nelle diverse sedi, gli aderenti del Movimento Apostolico si sono adoperati per vivere in modo corresponsabile la missione delle rispettive diocesi e parrocchie, partecipando agli appuntamenti e agli organismi diocesani e offrendo la disponibilità, secondo il carisma di ciascuno, in tutti i settori operativi: evangelizzazione, catechismo e catechesi, liturgia e sacramenti, consigli pastorali, Caritas, volontariato e missionarietà, pastorale dei giovani, della famiglie, della cultura, degli infermi.
– Prosegue inoltre, in modo ininterrotto da ormai 40 anni, il servizio di catechesi e di formazione curato dal Movimento Apostolico in tutte le sedi, in riferimento ai locali piani pastorali, e inaugurato annualmente in diverse diocesi dai rispettivi Vescovi. Nel 2018-2019 il programma di catechesi proposto dal Movimento Apostolico ha seguito il tema “Il popolo della Nuova Alleanza”. Nella sede centrale, gli incontri sono stati condotti sistematicamente dall’Assistente centrale Mons. Costantino Di Bruno. Un programma di incontri formativi particolarmente rivolto alle giovani famiglie è stato curato inoltre a Catanzaro da don Alessandro Carioti, ogni ultima domenica del mese, ha organizzato, avendo come tema il cammino matrimoniale nei suoi diversi aspetti: amore, fede, famiglia, fedeltà. Programmi sistematici di catechesi sono stati condotti dai rispettivi sacerdoti assistenti in diverse altre sedi. L’itinerario formativo, organico e sistematico, sostiene l’impegno missionario a cui gli aderenti sono quotidianamente chiamati nelle famiglie, nelle parrocchie, negli ambienti di lavoro e di studio, nella vita sociale e ovunque urge testimoniare la misericordia del Signore. L’opera di evangelizzazione, animazione missionaria delle parrocchie, testimonianza della carità coinvolge quotidianamente gli assistenti, i responsabili e gli aderenti di tutte le sedi, in comunione con i loro pastori.
– Si è ulteriormente intensificato il servizio di missione e formazione che il Movimento Apostolico offre nel Web. Il sito si è arricchito di ulteriori strumenti teologici e pastorali. Tra essi, si segnala in particolare che nel 2017 l’Assistente centrale Mons. Costantino Di Bruno ha portato a compimento i commentari a tutti i libri della Sacra Scrittura, messi a disposizione gratuitamente per la libera consultazione e il download da parte dei visitatori, insieme a moltissimi altre pubblicazioni e sussidi redatti dallo stesso Teologo. Continua incessantemente la pubblicazione del periodico Movimento Apostolico online (in due edizioni, corrispondenti al Rito romano e al Rito ambrosiano), del Vangelo del Giorno e di altre rubriche. Si è rafforzata inoltre la presenza del Movimento Apostolico nei social media, condotta nella prospettiva della testimonianza, dell’ascolto e del servizio pastorale.
IN CAMMINO VERSO IL FUTURO
Il futuro è sempre ricco di sorprese, sempre nuovo, se è condotto sotto la mozione dello Spirito. Nessuno però potrà essere mosso da Dio se non cresce in Dio, crescendo in grazia e verità. Per questo alla duplice formazione della catechesi e della conoscenza del nostro particolare carisma, urge una vita altamente consacrata alla preghiera e alla celebrazione bene ordinata dei sacramenti della salvezza. Preghiera e sacramenti sono più che l’ossigeno per il corpo. Dal contatto sacramentale e di preghiera con Cristo Gesù e con la Madre della Redenzione, si attinge ogni grazia.
Conosciamo quale è il nostro futuro. Sappiamo cosa il Signore vuole da noi: che la casa del Padre si riempia. Che noi andiamo per terra e per mare, chiamando ogni uomo a conversione, affinché divenga vero corpo di Cristo. Che lavoriamo nella Chiesa, con la Chiesa, per la Chiesa. Poiché la Chiesa per noi è la parrocchia, a noi è chiesto di lavorare nella Parrocchia, con la Parrocchia, per la Parrocchia, sotto la guida e in obbedienza al Pastore che ha il posto di Cristo per la guida del suo gregge, nella grazia e nella verità. Questo futuro va realizzato. Ci è stato affidato.
RINGRAZIAMENTI
Al Padre nostro celeste, per Cristo Gesù, nello Spirito Santo, ogni lode va innalzata per averci chiamati ad essere una cosa sola con il Figlio suo e a vivere la sua missione di redenzione e di salvezza verso ogni uomo. Nel ringraziare la Beata Trinità, vanno ringraziati e benedetti, lodati ed esaltati la Vergine Maria, la Madre della Redenzione, gli Angeli e i Santi per la loro quotidiana assistenza, intercessione, presenza nella nostra vita. Senza il loro costante intervento presso Dio, nessun uomo potrà mai perseverare. Si stanca. Viene meno. Abbandona.
Assieme al Cielo vanno ringraziati gli strumenti umani di cui lo Spirito si è servito e si serve: L’Ispiratrice-Fondatrice del Movimento Apostolico, Signora Maria Marino. La Signora Concetta Venerina Marraffa. Il Presidente, Signor Cesare Maria Rotundo. Il Consiglio Centrale. La Segretaria centrale. Le segretarie diocesane e parrocchiali. I responsabili diocesani e parrocchiali. I collaboratori e i Candidati. Ognuno con il suo carisma, la sua grazia, lo Spirito Santo che lo muove, è chiamato oggi a dare più energia e forza perché il Movimento Apostolico possa vivere la sua missione.
Il ringraziamento si eleva a Dio per gli Assistenti Ecclesiastici Diocesani e Parrocchiali. Su di essi grava il peso della formazione. Per la loro parola, la Parola di Dio risuona nei cuori. Per la loro azione sacramentale, la grazia viene donata. Con loro vanno ringraziati tutti i sacerdoti nelle cui parrocchie il Movimento Apostolico vive. I diaconi vanno benedetti per il loro servizio e le consacrate laiche dell’Associazione “Maria, Madre della Redenzione, per la loro incessante preghiera a beneficio della missione di conversione e di santificazione dei cuori affidata al Movimento Apostolico.
Uno speciale inno di lode a Dio e di ringraziamento per gli Eccellentissimi Vescovi, che hanno accolto il Movimento Apostolico nelle loro Diocesi. Il Signore, il Dio delle giuste ricompense, doni loro il premio eterno. Benediciamo e lodiamo Cristo Gesù e la Madre sua per il Papa emerito Benedetto XVI. Il suo ricordo sia sempre per noi faro di verità e di dottrina. Ringraziamo, benediciamo, lodiamo il Signore per Papa Francesco, Pastore di tutta la Chiesa, Guida del gregge del Signore. La nostra preghiera salga incessante per Lui perché sempre risponda alle attese del Supremo Pastore, Cristo Gesù.
La Vergine Maria, Madre della Redenzione, ogni giorno rinnovi nel nostro cuore l’amore per Cristo Gesù e l’ascolto dello Spirito Santo. Con Lei al nostro fianco, invocata con il Santo Rosario, il nostro amore filiale crescerà e anche la missione si arricchirà di molti frutti di conversione e di conformazione a Cristo Signore. Quest’anno pastorale 2019-2020 sia per tutti noi colmo di più grande zelo per portare a compimento la nostra conformazione a Cristo Crocifisso, senza la quale nessun frutto di salvezza maturerà per noi. Ci assistano in questa volontà Angeli e Santi.
Catanzaro, 8 Settembre 2019.
L’Assistente Ecclesiastico Centrale
del Movimento Apostolico
Mons. Costantino Di Bruno