LINEE PROGRAMMATICHE ANNO PASTORALE 2014-2015
«Non vi lascerò orfani» (Gv 14,18)
«Gesù ci ha fatto una grande promessa: “Non vi lascerò orfani” (Gv 14,18), perché Lui è la via da percorrere, il maestro da ascoltare, la speranza che non delude. Come non sentire ardere il cuore e dire a tutti, in particolare ai giovani: “Non sei orfano! Gesù Cristo ci ha rivelato che Dio è Padre e vuole aiutarti, perché ti ama”. Ecco il senso profondo dell’iniziazione cristiana: generare alla fede vuol dire annunziare che non siamo orfani» (Dal discorso del Santo Padre Francesco ai partecipanti al convegno diocesano di Roma dedicato al tema: “Un popolo che genera i suoi figli, comunità e famiglie nelle grandi tappe dell’iniziazione cristiana”, lunedì, 16 giugno 2014).
Il Movimento Apostolico fin dal suo primo giorno di esistenza ha sempre posto Cristo al centro della sua vita. Anche noi con San Paolo siamo chiamati a dire:
«Cristo sarà glorificato nel mio corpo, sia che io viva sia che io muoia. Per me infatti il vivere è Cristo e il morire un guadagno” (Fil 1,20-21). «Sono stato crocifisso con Cristo, e non vivo più io, ma Cristo vive in me. E questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me» (Gal 2,19-20). «Quanto a me invece non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo. D’ora innanzi nessuno mi procuri fastidi: io porto le stigmate di Gesù sul mio corpo» (Gal 6,14.17).
Il Santo Padre Francesco ci chiede di vedere Cristo come il Maestro, l’Ideale da raggiungere, la Meta da conseguire, in una corsa senza alcuna interruzione finché Cristo non sia formato in noi. Ancora una volta ci viene in aiuto il grande innamorato di Cristo Gesù, Paolo di Tarso.
«Ma queste cose, che per me erano guadagni, io le ho considerate una perdita a motivo di Cristo. Anzi, ritengo che tutto sia una perdita a motivo della sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore. Per lui ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero spazzatura, per guadagnare Cristo ed essere trovato in lui, avendo come mia giustizia non quella derivante dalla Legge, ma quella che viene dalla fede in Cristo, la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede: perché io possa conoscere lui, la potenza della sua risurrezione, la comunione alle sue sofferenze, facendomi conforme alla sua morte, nella speranza di giungere alla risurrezione dai morti.
Non ho certo raggiunto la mèta, non sono arrivato alla perfezione; ma mi sforzo di correre per conquistarla, perché anch’io sono stato conquistato da Cristo Gesù. Fratelli, io non ritengo ancora di averla conquistata. So soltanto questo: dimenticando ciò che mi sta alle spalle e proteso verso ciò che mi sta di fronte, corro verso la mèta, al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù» (Fil 3,7-14).
Realizzare questa altissima spiritualità cristocentrica è la nostra vocazione. È il mandato che Gesù ci ha affidato. Lui stesso ci ha instradato, formato, istruito, lasciandoci un’immagine vivente di Lui nella nostra Ispiratrice – Fondatrice.
Ma di Gesù cosa dice a noi il Santo Padre? Come ce lo presenta? Su quali piste ci introduce?
Gesù è la Via da percorrere
Per raggiungere una destinazione, un fine, una meta, occorre una via sicura. Senza via ci si smarrisce, ci si perde. Gesù non è una via. È la Via da percorrere. Per andare dove? Qual è la nostra meta? Gesù è la Via da percorrere per amare, servire, aiutare, sostenere, confortare, dare vita vera ai nostri fratelli. È la Via per la nostra personale umanizzazione. Diveniamo veri uomini solo percorrendo questa Via. Fuori di essa mai si potrà essere vero Movimento Apostolico, veri missionari del suo Vangelo, veri testimoni della sua Parola, veri strumenti della sua croce.
Sulla via si cammina. Noi dobbiamo camminare su Cristo Gesù. Si può camminare su di Lui, solo se si cammina in Lui. Come si cammina in Lui? Entrando e rimanendo perennemente in Lui, divenendo con Lui una cosa sola. Questo può avvenire facendo della Parola di Gesù l’unica nostra verità, non solamente da ascoltare, ma da vivere, non però secondo la nostra scienza, bensì secondo la scienza, la sapienza, l’intelligenza dello Spirito Santo.
Gesù è il Maestro da ascoltare
Come Maria, la sorella di Marta, siamo chiamati a sederci ogni giorno ai piedi di Gesù per ascoltare la sua voce. Come Giovanni, l’apostolo, dobbiamo poggiare il nostro orecchio sul suo petto per sentire tutti i battiti del suo cuore.
Il Maestro si ascolta se lo si frequenta, se si dimora con Lui, se si trova del tempo per sostare in silenzio accanto a Lui, pregando, aprendo il Vangelo, i Documenti del Magistero sia del Papa che dei Vescovi, leggendo le Parole di Esortazione, il Meditare, frequentando la Catechesi, partecipando con devozione alla Santa Messa, ricevendo l’Eucaristia con grande fede, sostando in preghiera silenziosa dinanzi al Santissimo, recitando con amore il Santo Rosario, invocando gli Angeli e i Santi.
Senza una quotidiana frequentazione di Lui, siamo indaffarati come Marta. Ascoltiamo il frastuono delle cose umane. Ci manca il contatto con le cose del Cielo. Senza ascolto perenne di Gesù, si è annunciatori vuoti del Regno di Dio. Non conosciamo Gesù, parliamo di Lui secondo scienza falsa, non secondo scienza e conoscenza di Spirito Santo. Non ascoltando Gesù, a poco a poco ci prendiamo in mano la nostra vita e la conduciamo su vie tortuose, oscure, tenebrose, pensate dalla nostra fantasia o immaginazione, sterili quanto a generare nuovi figli a Dio nella conversione, redenzione, santificazione, aggregazione alla Chiesa una, santa, cattolica, apostolica.
L’ascolto di Gesù è tutto per il Movimento Apostolico. Noi siamo da Cristo, dalla sua Parola attuale, dal suo ascolto quotidiano, perenne. Gesù è il Maestro che sempre conduce alla Croce, al martirio, alla sequela perfetta, all’amore sino alla fine.
Gesù è la Speranza che non delude
La speranza non delude se possediamo la vera scienza di Cristo Gesù, la sua verità secondo la dottrina dello Spirito Santo. Se non acquisiamo la sua scienza, siamo delusi, amareggiati, sconfortati come i due discepoli, che facevano ritorno alla loro città di Emmaus, privi della speranza. È stato sufficiente che Gesù abbia dato loro la sua vera scienza, la scienza del suo mistero, e la speranza è risorta nel loro cuore. È sempre falsa ogni speranza che non viene riposta nella vera scienza di Gesù. Il Movimento Apostolico per questo esiste, per creare la vera speranza in ogni cuore. Come? Attraverso il dono della vera scienza di Gesù.
Possiamo vivere con frutto questa nostra missione, se ogni aderente entra nel mistero della “Scientia Crucis”. Questa scienza non si apprende sui libri. Si apprende, se saliamo ognuno di noi sulla Croce, ci inabissiamo nel cuore del Crocifisso, ci lasciamo trasformare dallo Spirito Santo in olocausto di amore per la redenzione del mondo. È dal cuore del Crocifisso che si crea la speranza vera.
Cosa è la vera speranza? È partecipazione piena del nostro cuore ai fratelli. È la donazione, l’oblazione, il sacrificio della nostra vita per il loro più grande bene. La speranza che non delude non è una parola, né divina e né umana. È invece il dono che Cristo fa della sua vita al Padre per la redenzione dei suoi fratelli. Oggi Cristo si dona al Padre attraverso il nostro corpo, la nostra anima, il nostro spirito, la nostra intelligenza, la nostra sapienza. Si dona attraverso di noi, divenendo noi con Lui un solo mistero di amore.
È questa la più alta opera di carità del cristiano. Senza questa tutte le altre sono morte. È questa che vivifica e dona verità alle altre. Io rendo grazie a Dio perché Cristo Signore ha insegnato al Movimento Apostolico, tramite la sua Ispiratrice, a farsi ognuno di noi olocausto d’amore per la vita dei fratelli. Ci ha ammaestrati a donare noi stessi e in questo dono ogni altra cosa, ogni sostanza sia spirituale che materiale.
Gesù è il nostro Pastore
Ogni buon gregge necessita di un buon pastore. Cristo Gesù è il nostro Buon Pastore. Lui però agisce attraverso uomini conformati a Lui attraverso il sacramento dell’Ordine sacro. Il consacrato non si appartiene più. È di Gesù Signore. È assunto da Lui per vivere pienamente in Lui e attraverso di Lui compiere oggi la redenzione del mondo. Dopo l’incarnazione è questa l’unione più eccelsa che si realizza tra Cristo e un uomo. Questa unione deve portare il consacrato ad essere immagine vivente di Gesù Signore, nel corpo, nello spirito, nell’anima, nelle parole, nei pensieri, nelle opere. Non solo l’azione sacramentale deve essere azione di Cristo in lui, ma ogni altra azione. Cristo e il consacrato devono essere una cosa sola, sempre.
Cosa chiede Gesù ai consacrati la cui vocazione è sorta nel seno del Movimento Apostolico? Che vivano di perfetta comunione gli uni con gli altri. Il consacrato che vive la spiritualità del Movimento Apostolico è l’uomo della comunione con tutto il corpo sacerdotale, tutto il corpo laicale, l’intera Chiesa. Comunione speciale, particolare deve nutrire con il proprio Vescovo, che è la fonte sacramentale del suo essere e del suo operare. Al Vescovo deve obbedienza, riverenza, rispetto, vera devozione, quotidiana preghiera, sempre perfetta visione di fede. L’isolamento, la separazione, il distacco, l’allontanamento, escludersi o escludere dalla comunione è morte.
Che i consacrati siano, ognuno secondo i propri doni e carismi ricevuti, vera sapienza e saggezza dello Spirito Santo, affinché per essi si manifesti tutto il profumo del Vangelo.
Che ogni loro azione abbia un solo fine: pascere il gregge di Gesù Signore. Preghiera, studio, meditazione, pastorale, insegnamento, conferenze, interviste, presenza nei Mass Media, il fine è solo uno: la cura del gregge di Cristo.
Queste tre cose vanno insieme. L’una non esiste senza le altre. Queste tre cose sono il frutto della perfetta conformazione a Cristo Crocifisso del consacrato. Senza una quotidiana tensione verso Cristo, dalla consacrazione si passa alla profanazione del proprio corpo e del proprio ministero. Morto a Cristo, ma non in Cristo, il consacrato non opera più su un piano divino, bensì semplicemente su un piano umano. È inutile a Dio, dannoso per le anime, perché non si è lasciato trasformare in parola, sentimento, pensiero, volontà, opera di Gesù Signore.
Gesù è il Figlio Unigenito del Padre
Il Padre ha generato un solo Figlio, il Verbo Eterno, che si è fatto uomo ed è venuto ad abitare in mezzo a noi per ricolmarci di grazia e di verità. In Lui, per opera dello Spirito Santo, nelle acque del Battesimo, diveniamo anche noi figli del Padre, figli di adozione, figli ai quali il Padre partecipa la sua divina natura.
È nel momento del Battesimo che l’uomo non è più orfano. Prima era orfano di Dio. Si era distaccato da Lui. Aveva deciso di partire per un paese lontano. Nel Battesimo il Padre fa indossare al figlio ritrovato la veste, l’anello, i calzari filiali. Lo riveste di sé, del suo amore, della sua verità, santità, misericordia, pietà, carità, compassione. L’uomo riprende la vera immagine di Dio perché la manifesti al mondo in tutto il suo splendore.
Qual è il desiderio del Padre? Fare di ogni altro uomo, donna, bambino un altro suo figlio unigenito, farne un dono per la salvezza di quanti ancora non lo conoscono. È evidente che questo può avvenire solo con la nostra perfetta conformazione a Cristo. Il nostro essere in Cristo ci fa figli del Padre. Il nostro essere Cristo ci fa dono del Padre. Fatti dono d’amore, verità, speranza, sapienza, saggezza, intelligenza, vera scienza della Croce, possiamo svolgere l’opera del ricordo e dell’annunzio della Parola di Gesù.
Nessuno speri di godere la paternità di Dio senza la vera figliolanza in Cristo Gesù. Dio è Padre in Cristo, con Cristo, per Cristo. Fuori di Cristo non vi è vera paternità di Dio. Purtroppo molti oggi pensano ad un Dio Padre senza Cristo, fuori della comunione rigeneratrice dello Spirito Santo. Il Padre ci può amare solo in Cristo, ci può aiutare solo in Lui, con Lui, per Lui. È Cristo la grazia del Padre ed ogni grazia del Padre discende a noi per Cristo, con Cristo, in Cristo. È in Cristo che il Padre si fa per noi carità, provvidenza, onnipotenza, salvezza, redenzione, amore, santità.
La Chiesa vero corpo di Cristo
Inseriti in Cristo, siamo suo vero corpo, siamo membri gli uni degli altri. Siamo vita gli uni degli altri. In Cristo, per opera dello Spirito Santo, siamo chiamati a generare nuovi figli a Dio, nuovi membri al corpo di Cristo. Senza l’aggiunta di nuovi membri il corpo di Cristo invecchia e anche la Chiesa invecchia. Una Chiesa senza maternità spirituale, mistica, è morta. È una Chiesa che non dona vita.
La generazione di nuovi figli a Dio e alla Chiesa è il fine primario della nostra evangelizzazione, del nostro apostolato, del nostro ministero sia di presbiteri che di laici, ognuno operante secondo il suo particolare ufficio, ministero, carisma, responsabilità. Fare di un uomo un figlio di Dio è l’opera di carità più alta che esiste nel Cielo e sulla terra. È in questa generazione che il cristiano raggiunge la vera immagine di Dio. Dio genera e Lui genera.
Ogni aderente del Movimento Apostolico è chiamato a realizzare in sé la perfetta immagine del Padre. Deve essere lui padre che genera per la sua fede, speranza, carità, vita tutta evangelica, nuovi figli a Dio. Deve essere lui figlio che si consegna al Padre per essere per il mondo un vero dono di salvezza.
È una visione alta la nostra. È una spiritualità nella quale non si fanno cose, ci si lascia fare da Dio veri suoi figli in Cristo e in Lui vero dono di salvezza. Siamo un dono che il Corpo di Cristo fa al Padre. Siamo un dono che il Padre fa al Corpo di Cristo e al mondo per la sua redenzione. Nello Spirito Santo – che ci realizza come padri che generano alla fede e come figli che si donano a Dio, perché il Padre ne faccia un dono di salvezza – noi diveniamo vera immagine del Padre, vera immagine di Cristo Signore.
È nella realizzazione di questa duplice immagine che noi diveniamo veri missionari per la salvezza dei fratelli. Divenendo noi dono perfetto in Cristo, diveniamo anche ad immagine dello Spirito, il Dono per eccellenza, per la rigenerazione del mondo. Quando questa triplice immagine si realizza nell’aderente del Movimento Apostolico, l’uomo vede la Trinità in lui, la vede presente nella sua vita, e potrà aprirsi alla fede. La vera missione è la realizzazione della Beata Trinità in noi. Da questa realizzazione ogni altra cosa segue in modo soprannaturale, allo stesso modo che l’albero buono produce frutti buoni.
Pericoresi divina, pericoresi ecclesiale
Dio nel suo mistero eterno è uno e trino. Uno nella natura, trino nelle persone divine: Padre, Figlio, Spirito Santo. Esse però vivono una così alta e perfetta comunione chiamata dalla teologia antica: pericoresi. Il Padre è tutto nel Figlio nella comunione dello Spirito Santo, il Figlio è tutto nel Padre, sempre nella comunione dello Spirito Santo. La comunione è la loro vita. Il Figlio è eternamente dall’amore del Padre nello Spirito Santo. Il Padre vive eternamente nell’amore del Figlio nello Spirito Santo. Pur essendo Principio eterno senza principio, il Padre vive tutto il suo amore nel Figlio e per il Figlio nella comunione eterna dello Spirito Santo. La Trinità è vita di amore eterno donato e ricevuto. Ogni Persona vive nell’altra, vive del purissimo amore dell’altra in un processo pericoretico eterno.
Questa pericoresi divina, eterna, soprannaturale deve divenire pericoresi ecclesiale. Nella Chiesa ogni persona deve consumarsi nell’amore dell’altro. Il Papa deve consumarsi nell’amore dei Vescovi e i Vescovi nell’amore del Papa. I Vescovi devono consumarsi nell’amore dei Presbiteri e dei Diaconi e Presbiteri e Diaconi devono consumarsi nell’amore del Vescovo. I Presbiteri devono consumarsi nell’amore del loro gregge e il loro gregge deve consumarsi nell’amore dei loro presbiteri. Così diaconi e persone da servire con lo stesso amore di Gesù Signore. Anche ogni fedele laico dovrà consumarsi nell’amore dell’altro.
L’amore è il dono totale di ciò che si è per ministero, carisma, scienza, dottrina, esperienza, professione, qualità spirituali, all’altro perché è nell’altro che l’amore deve consumarsi per realizzare se stessi ad immagine della Trinità. L’amore pericoretico è quello che genera ed è generato. Vivifica ed è vivificato. Santifica ed è santificato. Arricchisce ed è arricchito. Se il nostro amore non è vissuto in questa dimensione pericoretica è semplicemente egoismo. L’egoismo è tutto ciò che è anticristiano. È la negazione della Trinità e del mistero della Chiesa.
Identità di Movimento Apostolico
Il Movimento Apostolico è Chiesa. Essendo Chiesa, siamo ognuno dall’amore del Padre, per la grazia di Cristo Gesù, nella comunione dello Spirito Santo. Siamo dagli altri, per gli altri, con gli altri. È questo essere da, con, per gli altri che ci fa Corpo vivo di Cristo Gesù, Chiesa Santa di Dio, Popolo del Signore, Movimento Apostolico. La pericoresi dovrà essere per noi essenza, sostanza, verità quotidiana. Deve essere una pericoresi tra sacerdoti e sacerdoti, tra sacerdoti e laici, tra laici e sacerdoti, tra laici e laici. Questa comunione pericoretica deve essere visibile e invisibile, interiore ed esteriore, pubblica e privata. Deve investire ogni nostra relazione. Chi si pone fuori di essa non appartiene più a Cristo, non vive nella comunione dello Spirito Santo. Formalmente è Chiesa, è Movimento; sostanzialmente è fuori della comunione. Urge che voglia reinserirsi, se vuole produrre frutti di vita eterna, se vuole generare nuovi veri figli a Dio, nella Chiesa, secondo la spiritualità del Movimento Apostolico.
Il Movimento Apostolico voluto da Gesù è in questa comunione pericoretica. Questa comunione è la sua essenza, la sua verità, la sua perenne identità. Da questa comunione nasce il dono della Parola al mondo, perché è in questa comunione che ognuno diviene Parola vera di Gesù Signore per i suoi fratelli. Questa comunione con i molti fratelli trova la sua scaturigine, la sua sorgente, il suo principio soprannaturale nella comunione pericoretica con il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Il Padre deve vivere oggi tutto il suo amore in ognuno di noi. Il Figlio deve produrre tutta la sua grazia di salvezza e di redenzione attraverso ognuno di noi. Lo Spirito Santo deve illuminare con la potenza della sua verità e della sua sapienza il mondo intero con ognuno di noi. Solo se diveniamo volontà del Padre, grazia di Cristo, sapienza e saggezza, verità e luce dello Spirito Santo, la nostra comunione pericoretica con i fratelli sarà vera.
È un percorso alto, spiritualmente trinitario, quello che Gesù ci sta chiedendo da sempre. Urge che si metta mano all’aratro e si traccino i solchi nel nostro cuore per far germogliare in essi la nostra vera identità di Movimento Apostolico. Chi deve edificare nei cuori questa pericoresi è il Sacerdote. È lui il ministro di Cristo Gesù da Lui dato alla Chiesa perché curi, verifichi, vigili, ponga attenzione affinché nulla vada omesso della sua volontà su di noi. È evidente che il Sacerdote potrà vivere questo suo ministero se lui è inserito e cresce ogni giorno nella pericoresi trinitaria. Se lui si separa da essa, mai potrà edificare negli altri ciò che lui non ha edificato in sé stesso. Questo principio vale anche per ogni laico. Se il laico non vive ogni giorno un’intensa relazione di vita con il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo, mai potrà generare un solo figlio alla Chiesa. Gli manca il principio soprannaturale della grazia e della verità.
Modello di altissima pericoresi trinitaria è per noi tutti la Vergine Maria, Madre della Redenzione. Lei è vera figlia del Padre. Il suo cuore è pieno dell’amore di Dio. Pieno della sua volontà. Pieno di ogni suo desiderio. Maria per questo è Vergine, perché è la più povera in spirito. La sua anima, la sua mente, il suo cuore sono stati interamente di Dio. Mai sono entrati in essi desideri, volontà, amori della terra.
Lei è vera Madre del Figlio. A Lui ha consacrato tutta la sua vita. Ne ha fatto un dono perenne. In Lei il Figlio ha posto tutta la sua grazia. Per lei la grazia di Cristo genera nuovi figli a Dio, nella Chiesa.
Dello Spirito Santo Lei è la mistica Sposa. È la Sposa che come olivo verdeggiante deve generare al Padre, in Cristo Gesù, una moltitudine di altri figli. La redenzione di Cristo oggi e sempre si compie nel suo seno verginale, per opera dello Spirito Santo.
Guardando a Maria, ogni aderente del Movimento Apostolico è chiamato ad essere, come Lei, vero figlio del Padre, vera madre di Cristo, vera sposa dello Spirito Santo. È in questa pericoresi mariana la sorgente della nostra generazione spirituale. In questa pericoresi il Movimento Apostolico genererà alla Chiesa molti altri sacerdoti, molti altri figli devoti e santi. Il sostegno degli Angeli e dei Santi, invocati con fede, sempre guiderà i nostri passi per la realizzazione della nostra identità sia ecclesiale che di Movimento Apostolico.
Indicazioni operative
È più che urgente che ogni aderente del Movimento Apostolico, in questo anno pastorale 2014-2015, verifichi e si perfezioni in questa alta spiritualità di pericoresi.
Vengono suggerite due vie per la nostra catechesi organica, sistematica, permanente: o la Prima Lettera ai Corinzi, nella quale San Paolo costruisce l’uomo cristico, avendo perennemente dinanzi agli occhi Cristo e questi Crocifisso, o il Vangelo secondo Marco, nel quale Cristo Gesù a poco a poco svela il suo mistero di vero uomo chiamato a manifestare il suo vero essere dalla Croce. Tutti e due i percorsi devono aiutare a generare, creare, edificare, far crescere Cristo Crocifisso in noi.
L’identità del Movimento Apostolico è Cristo Crocifisso, è la sua “Scientia Crucis”. Noi siamo figli della Madre della Redenzione, siamo figli che redimono il mondo dalla Croce. È alla Croce che Gesù diede a Maria i suoi nuovi figli, è alla Croce che anche a noi, con la Madre sua, Gesù darà a noi i nostri nuovi fratelli.
La nostra Ispiratrice ormai è perennemente abbracciata con Cristo Crocifisso. Lei dalla Croce di Gesù, che è divenuta la sua Croce, partorisce ogni giorno il Movimento Apostolico nel grande dolore e nella indicibile sofferenza che trapassa tutto il suo corpo. Io sono il frutto della sua sofferenza e del suo dolore. Sono un parto del suo martirio quotidiano. A lei il mio grazie eterno.
Uno sguardo verso il passato
Come Movimento Apostolico siamo giunti al nostro trentacinquesimo anno. Ormai possiamo dire di essere entrati nella storia. Con la forza che viene da Dio dobbiamo aggiogarci, legarci ancora in modo più indissolubile alla Parola di Gesù, trasformarla in nostra vita e con essa illuminare il mondo intero. Dare uno sguardo al nostro passato serve per benedire il Signore, ma anche per implorare da Lui più grazia perché si possa corrispondere sempre meglio alle sue attese.
– Sono stati celebrati finora sei Convegni Ecclesiali del Movimento Apostolico. Sono stati conclusi da: S.Em. Card. Angelo Scola, allora Patriarca di Venezia (Catanzaro, 2006); S.Em. Card. Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna (Catanzaro, 2007), S.Em. Card. Mauro Piacenza, allora Segretario della Congregazione per il Clero (Catanzaro, 2008); S.E. Mons. Giuseppe Marciante, vescovo ausiliare di Roma (Roma, 2009); S.E. Mons. Mario Toso, Segretario del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace (Roma, 2010); Mons. Miguel Delgado Galindo, Sottosegretario del Pontificio Consiglio per i Laici (Catanzaro, 2012). Ogni edizione ha beneficiato dell’intervento dell’Arcivescovo di Catanzaro-Squillace pro-tempore, rispettivamente S.E. Mons. Antonio Ciliberti e S.E. Mons. Vincenzo Bertolone. Sono intervenuti nel corso degli anni anche gli Arcivescovi della regione Calabra S.E. Mons. Vittorio Mondello, S.E. Mons. Santo Marcianò, S.E. Mons. Salvatore Nunnari. Un particolare ricordo ci riporta al Convegno del 24.11.2010, quando i partecipanti furono salutati al mattino dal Santo Padre Benedetto XVI al termine dell’Udienza Generale: «Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto i partecipanti al convegno promosso dal Movimento Apostolico e li esorto a proseguire nel cammino della santità personale, punto di partenza di ogni evangelizzazione».
– Ai sei convegni nazionali, si sono aggiunti altri tre convegni del Movimento Apostolico per l’area del Nord Italia e della Svizzera: a Corsico (MI) nel 2010 ,con l’intervento di S.E. Mons. Mario Delpini, Vescovo Ausiliare di Milano; a Schaffhausen (Svizzera) nel 2011, con la relazione di Mons. Josef Rosenast, Vicario generale della diocesi di Sankt Gallen; a Triuggio (MB) nel 2012, in occasione del VII Incontro Mondiale delle Famiglie.
– Nell’Istituto Secolare “Maria Madre della Redenzione”, nel corso degli anni, si è notevolmente accresciuto il numero delle consacrate. Il 1° novembre 2013, presiedendo la Celebrazione eucaristica nella parrocchia Maria Madre della Chiesa in Catanzaro, l’arcivescovo S.E. Mons. Bertolone ha accolto i voti di 25 novizie. Le consacrate sono 46 a cui si aggiungono 3 novizie già accolte e altre le cui domande sono in corso di esame.
– Si è arricchito il nostro sito Internet: www.movimentoapostolico.it. “Il Vangelo del Giorno”, commento teologico al brano evangelico della S. messa quotidiana è diffuso anche tramite le pagine Facebook e Twitter del Movimento Apostolico in formato testo e audio. Sono state aperte le pagine Facebook e Twitter anche in inglese e francese. Inoltre la sezione “Sussidi alla formazione”, già completata con i commenti a tutti i libri del Nuovo Testamento, è stata ulteriormente arricchita con i commenti ai libri dell’Antico Testamento (dalla Genesi ai Salmi, al momento). Il periodico “Movimento Apostolico”, sussidio di formazione culturale e religiosa ora disponibile in formato online, è giunto al suo 31° anno di pubblicazione ininterrotta.
– Il Centro Studi Verbum ha proseguito il suo servizio di evangelizzazione della cultura e di dialogo tra fede e saperi. Presentati gli atti della prima edizione del Progetto Universus, La persona crocevia dei saperi, (Tau editore, Todi 2012), è stato completato anche il secondo ciclo, dedicato a La verità orizzonte dei saperi. In un programma di cinque incontri interdisciplinari – tenuti presso nella sede della Provincia di Catanzaro, in collaborazione con l’Università Magna Græcia e l’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace – alcuni teologi del Centro hanno dialogato con illustri esperti di filosofia, astronomia, economia, diritto e medicina. L’Università ha riconosciuto crediti formativi ai propri studenti iscritti.
– Tra le pubblicazioni curate dai teologi del Centro Studi Verbum si sono aggiunti nel 2012-2014 i seguenti titoli: Giuseppe Carrabetta, Il Cristo totale (=” Piccola biblioteca agostiniana”, 49), Città Nuova, Roma 2012; Alessandro Carioti, Alla scuola del Risorto, CLV, Roma 2012; Edoardo M. Palma, L’immagine di Dio. San Paolo ai cristiani di Roma, (“Studi e ricerche”) Cittadella Editrice, Assisi, 2012; Nicola De Luca, Gesù il risorto. San Tommaso d’Aquino teologo della risurrezione, Cittadella, Assisi 2012; Flavio Placida, La Catechesi missionaria e la nuova evangelizzazione nell’ Europa post-cristiana, Cittadella, Assisi 2013; Michele Fontana, Faithbook. La fede ai giovani, Il Pozzo di Giacobbe, Trapani 2012; Domenico Concolino, La parola incapace. Uno studio su fenomenologia e religione in Jean Luc Marion, Rubbettino, Soveria Mannelli 2013; Domenico Concolino, Il Dio Trinitario. La sua identità la nostra differenza, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2013; Lucio Bellantoni, Nel mistero della sofferenza. Quando la luce del Golgota si posa sulla croce di Giobbe, Cittadella, Assisi 2013; Nicola De Luca, La gioia della libertà. Per una spiritualità cristocentrica liberante, Cittadella, Assisi 2013; Gesualdo De Luca, La misericordia di Gesù. Percorsi si umanesimo nel Vangelo di Luca, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2013.
– Prosegue la fervente opera di pastorale giovanile e di sostegno all’evangelizzazione curata dalla presidente Cettina Marraffa anche attraverso i musical originali da lei composti. Dopo aver messo gratuitamente in scena i musical “E sia la luce…”, “Alla tua ombra un canto” (si ricorda in particolare l’allestimento nel programma ufficiale della GMG di Madrid) e “Meditando la Passione” (messa in scena anche a Lourdes per il pellegrinaggio nazionale italiano del 2010), è ora in corso di preparazione un nuovo impegnativo musical dedicato al personaggio biblico Ester, che coinvolge la partecipazione di oltre 150 giovani. “Ester” verrà portato in scena presso il teatro Politeama di Catanzaro nei giorni 4 e 5 ottobre 2014.
– La preparazione artistica del musical è stata accompagnata da incontri formativi rivolti ai giovani, finalizzati all’approfondimento e all’attualizzazione dei temi biblici e spirituali connessi alla sacra rappresentazione.
– Prosegue il programma sistematico di formazione giovanile, strutturato in incontri mensili su tematiche connesse al rapporto tra i giovani e la fede, iniziato nell’ottobre 2010. Il programma, pensato dalla Presidente Cettina Marraffa in risposta ad esigenze manifestate dagli stessi giovani, è curato dall’assistente centrale in collaborazione con altri sacerdoti. Sono stati inseriti anche appuntamenti di preparazione alle GMG. Gli incontri del 2013-2014 hanno seguito il tema “La sera a casa di S. Luca”: una lettura attualizzante dei dialoghi di Gesù testimoniati dal Vangelo di Luca. Un programma con modalità sempre più aggiornate è in preparazione per il 2014-2015.
– Il Movimento Apostolico ha partecipato agli appuntamenti internazionali curati dagli Organismi della Santa Sede. Dal 30 maggio al 3 giugno 2012 ha preso parte al 7° Incontro mondiale delle Famiglie, tenuto a Milano. Nell’occasione uno stand informativo del Movimento Apostolico è stato allestito presso la Fiera internazionale delle famiglia, dal 29 maggio al 2 giugno 2012. Diversi aderenti del Movimento Apostolico si sono inseriti nel volontariato a breve e lungo termine. Tutti i membri del Movimento Apostolico di Milano e la folta rappresentanza proveniente dalla Sede Centrale e da diverse altre diocesi hanno partecipato agli incontri con il Santo Padre. Inoltre, con folte rappresentanze, il Movimento Apostolico ha preso parte agli incontri internazionali con il Santo Padre in occasione dell’Anno della Fede: la giornata dei movimenti (18-19 maggio 2013) e la giornata dei catechisti (28-29 settembre 2013). Il 26 Ottobre 2013 numerosi rappresentanti del Movimento Apostolico hanno partecipato all’incontro del Santo Padre con le Famiglie in Piazza San Pietro.
– In vista del Sinodo dei Vescovi sulla Famiglia e tenendo conto del relativo Documento preparatorio, il Movimento Apostolico e il Centro Studi Verbum, su incoraggiamento dell’Arcivescovo di Catanzaro-Squillace Mons. Vincenzo Bertolone, hanno organizzato un ciclo di dialoghi tra “Famiglia e società”, dal titolo “Famiglia Oggi”. In ciascuno dei 5 appuntamenti, ospitati nella Sala consiliare dell’Amministrazione Provinciale di Catanzaro dal 27 marzo al 15 maggio 2014, un teologo si è confrontato con un interlocutore esperto in un particolare settore del panorama sociale.
– Continuano a maturare nel Movimento Apostolico vocazioni che arricchiscono la Chiesa: nel corso del 2012 sono stati ordinati tre nuovi presbiteri, uno nel 2013 e tre nel 2014.
– La missione del Movimento Apostolico prosegue sia in Italia che all’estero. Dopo le visite effettuate negli anni precedenti in Africa e India, nel 2012 alcuni sacerdoti e laici hanno si sono recati in Camerun e Congo Brazzaville (dove è cresciuto il numero delle diocesi in cui opera il Movimento Apostolico). La Conferenza Episcopale del Camerun ha emesso il decreto di riconoscimento nazionale definitivo del Movimento Apostolico, consegnato personalmente dal Presidente S.E. Mons. Joseph Atanga all’Ispiratrice signora Maria Marino, nel corso di una celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo S.E. Mons. Vincenzo Bertolone a S. Ianni di Catanzaro il 29.10.2012. Nello stesso mese di ottobre è venuto a farci visita S.E. Mons. Daniel Mizonzo, Vescovo di Nkayi, Congo-Brazaville. Il 9.6.2014 è tornato a presiedere la S. Messa con il Movimento Apostolico S.E. Paul Maipan, vescovo di Khammam (India).
– Nelle diverse sedi, gli aderenti del Movimento Apostolico si sono adoperati per vivere in modo corresponsabile la missione delle rispettive diocesi e parrocchie, partecipando agli appuntamenti e agli organismi diocesani e offrendo la disponibilità, secondo il carisma di ciascuno, in tutti i settori operativi: evangelizzazione, catechismo e catechesi, liturgia e sacramenti, consigli pastorali, Caritas, volontariato e missionarietà, pastorale dei giovani, della famiglie, della cultura, degli infermi.
– Prosegue inoltre, in modo ininterrotto da 35 anni, il servizio di catechesi e di formazione spirituale curato dal Movimento Apostolico in tutte le sedi, in riferimento ai locali piani pastorali, e inaugurato annualmente in diverse diocesi dai rispettivi Vescovi.
In cammino verso il futuro
Il nostro cammino verso il futuro ha una sola meta da raggiungere: Cristo Crocifisso. Finché non ci saremo annullati in Lui, come Lui si è annullato nella volontà del Padre, il cammino è sempre agli inizi. Avanti verso Cristo, seguendo l’insegnamento che ci offre la Lettera agli Ebrei: «Anche noi dunque, circondati da tale moltitudine di testimoni, avendo deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, colui che dà origine alla fede e la porta a compimento. Egli, di fronte alla gioia che gli era posta dinanzi, si sottopose alla croce, disprezzando il disonore, e siede alla destra del trono di Dio. Pensate attentamente a colui che ha sopportato contro di sé una così grande ostilità dei peccatori, perché non vi stanchiate perdendovi d’animo. Non avete ancora resistito fino al sangue nella lotta contro il peccato» (Eb 12,1-4). È un cammino che si può portare a compimento solo se ci lasceremo prendere per mano dalla Vergine Maria, Madre della Redenzione, sostenuti dagli Angeli, dai Santi, sorretti gli uni dagli altri.
Un ringraziamento particolare
Ringrazio l’Ispiratrice–Fondatrice del Movimento Apostolico, Signora Maria Marino. ormai stabilmente crocifissa con Cristo nel suo corpo. La sua sofferenza sta generando molti figli alla Chiesa, nella spiritualità del Movimento Apostolico.
Ringrazio la Presidente del Movimento Apostolico, Signora Concetta Venerina Marraffa. Lo Spirito Santo, che l’ha arricchita di molti doni, la sostenga perché sia per il Movimento Apostolico colonna di stabilità, fedeltà, amore sempre nuovo.
Ringrazio la Segretaria Centrale, i Segretari Diocesani e Parrocchiali, i Responsabili Diocesani e Parrocchiali, gli Aderenti, i Candidati. Crescendo in una pericoresi ricca di amore e di verità, di certo daranno al Movimento Apostolico nuovo splendore e luce sempre più potente.
Ringrazio gli Assistenti Ecclesiastici Regionali, Diocesani, Parrocchiali, che giorno per giorno si prodigano per nutrire ogni aderente di grazia e di verità. La loro luce illumini, la loro carità conquisti, la loro speranza liberi dall’angoscia e dalla paura. Dalla loro unità e comunione il Movimento Apostolico trarrà una forza nuova che moltiplicherà le sue energie.
Ringrazio tutti i Sacerdoti nelle cui parrocchie vive ed opera il Movimento Apostolico. La loro carità verso lo Spirito Santo sia per essi merito di vita eterna.
Ringrazio i Diaconi che con il loro esempio e la loro carità mostrano al Movimento Apostolico il volto di Cristo servo del Padre per la nostra redenzione. Il Signore conceda loro grazia su grazia perché possano essere sempre e verso tutti fedeli nel servizio d’amore.
Ringrazio le Consacrate Laiche “Maria, Madre della Redenzione”. La loro vita dedicata per intero alla Madre di Dio e Madre nostra aiuti il Movimento Apostolico a crescere nella conformazione a Gesù Crocifisso.
Agli Eccellentissimi Vescovi, nelle cui Diocesi vive ed opera il Movimento Apostolico, il nostro grazie e la nostra incessante preghiera. Il Signore benedica il loro apostolato e lo renda ricco di molti frutti.
Al Santo Padre, Benedetto XVI, Papa emerito, la nostra riconoscenza e il nostro amore assieme ad una preghiera quotidiana. La sua umiltà ci guidi. Le sue parole rivolte al Movimento Apostolico portino tanto desiderio di santità nei nostri cuori.
A Papa Francesco il Movimento Apostolico assicura la sua più grande obbedienza e fedeltà nella comunione di una fede e di un amore che siano capaci di penetrare nel Suo cuore e scoprire in Esso la luce e la carità dalle quali è mosso per dare alla Chiesa il suo nuovo volto, il volto della vera Madre che genera nuovi figli a Dio, curandoli con somma premura e illimitata dedizione, sacrificio, rinuncia, abnegazione.
La Vergine Maria, Madre della Redenzione, ci prenda tutti per mano e ci conduca presso la Croce del Figlio suo Gesù, perché anche noi possiamo contemplare “Colui che è stato trafitto”. In Lui ci aiuti a lasciarci trafiggere per la redenzione del mondo.
Quest’anno 2014–2015 sia per tutti tempo di più grande grazia e di speciale dedizione a Cristo Gesù Crocifisso, il Consacrato interamente all’amore sino alla fine.
Catanzaro, 8 Settembre 2014
L’Assistente Ecclesiastico Centrale del Movimento Apostolico
Mons. Costantino Di Bruno