La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le nazioni?
1 GIUGNO (Mc 11,11-25)
Il nuovo tempio di Dio è Cristo Gesù. È Lui la casa di preghiera per tutti i popoli. Secondo la profezia di Isaia ogni uomo è chiamato a divenire popolo del Signore.
Così dice il Signore: «Osservate il diritto e praticate la giustizia, perché la mia salvezza sta per venire, la mia giustizia sta per rivelarsi». Beato l’uomo che così agisce e il figlio dell’uomo che a questo si attiene, che osserva il sabato senza profanarlo, che preserva la sua mano da ogni male. Non dica lo straniero che ha aderito al Signore: «Certo, mi escluderà il Signore dal suo popolo!». Non dica l’eunuco: «Ecco, io sono un albero secco!». Poiché così dice il Signore: «Agli eunuchi che osservano i miei sabati, preferiscono quello che a me piace e restano fermi nella mia alleanza, io concederò nella mia casa e dentro le mie mura un monumento e un nome più prezioso che figli e figlie; darò loro un nome eterno che non sarà mai cancellato. Gli stranieri, che hanno aderito al Signore per servirlo e per amare il nome del Signore, e per essere suoi servi, quanti si guardano dal profanare il sabato e restano fermi nella mia alleanza, li condurrò sul mio monte santo e li colmerò di gioia nella mia casa di preghiera. I loro olocausti e i loro sacrifici saranno graditi sul mio altare, perché la mia casa si chiamerà casa di preghiera per tutti i popoli». Oracolo del Signore Dio, che raduna i dispersi d’Israele: «Io ne radunerò ancora altri, oltre quelli già radunati». (Is 56,1-8).
Nel nuovo tempio di Dio, che è Cristo Signore, non ci si reca qualche volta durante l’anno. In questo tempio bisogna vivere allo stesso modo che l’anima vive nel corpo.
Come dunque avete accolto Cristo Gesù, il Signore, in lui camminate, radicati e costruiti su di lui, saldi nella fede come vi è stato insegnato, sovrabbondando nel rendimento di grazie. Fate attenzione che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo. È in lui che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità, e voi partecipate della pienezza di lui, che è il capo di ogni Principato e di ogni Potenza. In lui voi siete stati anche circoncisi non mediante una circoncisione fatta da mano d’uomo con la spogliazione del corpo di carne, ma con la circoncisione di Cristo: con lui sepolti nel battesimo, con lui siete anche risorti mediante la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti. Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti a causa delle colpe e della non circoncisione della vostra carne, perdonandoci tutte le colpe e annullando il documento scritto contro di noi che, con le prescrizioni, ci era contrario: lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce. Avendo privato della loro forza i Principati e le Potenze, ne ha fatto pubblico spettacolo, trionfando su di loro in Cristo. (Col 2,6-15).
Questo tempio santo, che è anche il nostro corpo, va sempre conservato puro, santo, lindo, senza sporcizia, immacolato, con una santità sempre più grande.
Ed entrò a Gerusalemme, nel tempio. E dopo aver guardato ogni cosa attorno, essendo ormai l’ora tarda, uscì con i Dodici verso Betània. La mattina seguente, mentre uscivano da Betània, ebbe fame. Avendo visto da lontano un albero di fichi che aveva delle foglie, si avvicinò per vedere se per caso vi trovasse qualcosa ma, quando vi giunse vicino, non trovò altro che foglie. Non era infatti la stagione dei fichi. Rivolto all’albero, disse: «Nessuno mai più in eterno mangi i tuoi frutti!». E i suoi discepoli l’udirono. Giunsero a Gerusalemme. Entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano e quelli che compravano nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombe e non permetteva che si trasportassero cose attraverso il tempio. E insegnava loro dicendo: «Non sta forse scritto: La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le nazioni? Voi invece ne avete fatto un covo di ladri». Lo udirono i capi dei sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire. Avevano infatti paura di lui, perché tutta la folla era stupita del suo insegnamento. Quando venne la sera, uscirono fuori dalla città. La mattina seguente, passando, videro l’albero di fichi seccato fin dalle radici. Pietro si ricordò e gli disse: «Maestro, guarda: l’albero di fichi che hai maledetto è seccato». Rispose loro Gesù: «Abbiate fede in Dio! In verità io vi dico: se uno dicesse a questo monte: “Lèvati e gèttati nel mare”, senza dubitare in cuor suo, ma credendo che quanto dice avviene, ciò gli avverrà. Per questo vi dico: tutto quello che chiederete nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi accadrà. Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, perché anche il Padre vostro che è nei cieli perdoni a voi le vostre colpe».
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci tempio santo di Dio.
INTRODUZIONE
Come presentazione vi invito a leggere, meditandolo attentamente, il Salmo.
Beato chi è integro nella sua via e cammina nella legge del Signore. Beato chi custodisce i suoi insegnamenti e lo cerca con tutto il cuore. Non commette certo ingiustizie e cammina nelle sue vie. Tu hai promulgato i tuoi precetti perché siano osservati interamente. Siano stabili le mie vie nel custodire i tuoi decreti. Non dovrò allora vergognarmi, se avrò considerato tutti i tuoi comandi. Ti loderò con cuore sincero, quando avrò appreso i tuoi giusti giudizi. Voglio osservare i tuoi decreti: non abbandonarmi mai.
Come potrà un giovane tenere pura la sua via? Osservando la tua parola. Con tutto il mio cuore ti cerco: non lasciarmi deviare dai tuoi comandi. Ripongo nel cuore la tua promessa per non peccare contro di te. Benedetto sei tu, Signore: insegnami i tuoi decreti. Con le mie labbra ho raccontato tutti i giudizi della tua bocca. Nella via dei tuoi insegnamenti è la mia gioia, più che in tutte le ricchezze. Voglio meditare i tuoi precetti, considerare le tue vie. Nei tuoi decreti è la mia delizia, non dimenticherò la tua parola.
Sii benevolo con il tuo servo e avrò vita, osserverò la tua parola. Aprimi gli occhi perché io consideri le meraviglie della tua legge. Forestiero sono qui sulla terra: non nascondermi i tuoi comandi. Io mi consumo nel desiderio dei tuoi giudizi in ogni momento. Tu minacci gli orgogliosi, i maledetti, che deviano dai tuoi comandi. Allontana da me vergogna e disprezzo, perché ho custodito i tuoi insegnamenti. Anche se i potenti siedono e mi calunniano, il tuo servo medita i tuoi decreti. I tuoi insegnamenti sono la mia delizia: sono essi i miei consiglieri.
La mia vita è incollata alla polvere: fammi vivere secondo la tua parola. Ti ho manifestato le mie vie e tu mi hai risposto; insegnami i tuoi decreti. Fammi conoscere la via dei tuoi precetti e mediterò le tue meraviglie. Io piango lacrime di tristezza; fammi rialzare secondo la tua parola. Tieni lontana da me la via della menzogna, donami la grazia della tua legge. Ho scelto la via della fedeltà, mi sono proposto i tuoi giudizi. Ho aderito ai tuoi insegnamenti: Signore, che io non debba vergognarmi. Corro sulla via dei tuoi comandi, perché hai allargato il mio cuore.
Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti e la custodirò sino alla fine. Dammi intelligenza, perché io custodisca la tua legge e la osservi con tutto il cuore. Guidami sul sentiero dei tuoi comandi, perché in essi è la mia felicità. Piega il mio cuore verso i tuoi insegnamenti e non verso il guadagno. Distogli i miei occhi dal guardare cose vane, fammi vivere nella tua via. Con il tuo servo mantieni la tua promessa, perché di te si abbia timore. Allontana l’insulto che mi sgomenta, poiché i tuoi giudizi sono buoni. Ecco, desidero i tuoi precetti: fammi vivere nella tua giustizia.
Venga a me, Signore, il tuo amore, la tua salvezza secondo la tua promessa. A chi mi insulta darò una risposta, perché ho fiducia nella tua parola. Non togliere dalla mia bocca la parola vera, perché spero nei tuoi giudizi. Osserverò continuamente la tua legge, in eterno, per sempre. Camminerò in un luogo spazioso, perché ho ricercato i tuoi precetti. Davanti ai re parlerò dei tuoi insegnamenti e non dovrò vergognarmi. La mia delizia sarà nei tuoi comandi, che io amo. Alzerò le mani verso i tuoi comandi che amo, mediterò i tuoi decreti.
Ricòrdati della parola detta al tuo servo, con la quale mi hai dato speranza. Questo mi consola nella mia miseria: la tua promessa mi fa vivere. Gli orgogliosi mi insultano aspramente, ma io non mi allontano dalla tua legge. Ricordo i tuoi eterni giudizi, o Signore, e ne sono consolato. Mi ha invaso il furore contro i malvagi che abbandonano la tua legge. I tuoi decreti sono il mio canto nella dimora del mio esilio. Nella notte ricordo il tuo nome, Signore, e osservo la tua legge. Tutto questo mi accade perché ho custodito i tuoi precetti.
La mia parte è il Signore: ho deciso di osservare le tue parole. Con tutto il cuore ho placato il tuo volto: abbi pietà di me secondo la tua promessa. Ho esaminato le mie vie, ho rivolto i miei piedi verso i tuoi insegnamenti. Mi affretto e non voglio tardare a osservare i tuoi comandi. I lacci dei malvagi mi hanno avvolto: non ho dimenticato la tua legge. Nel cuore della notte mi alzo a renderti grazie per i tuoi giusti giudizi. Sono amico di coloro che ti temono e osservano i tuoi precetti. Del tuo amore, Signore, è piena la terra; insegnami i tuoi decreti.
Hai fatto del bene al tuo servo, secondo la tua parola, Signore. Insegnami il gusto del bene e la conoscenza, perché ho fiducia nei tuoi comandi. Prima di essere umiliato andavo errando, ma ora osservo la tua promessa. Tu sei buono e fai il bene: insegnami i tuoi decreti. Gli orgogliosi mi hanno coperto di menzogne, ma io con tutto il cuore custodisco i tuoi precetti. Insensibile come il grasso è il loro cuore: nella tua legge io trovo la mia delizia. Bene per me se sono stato umiliato, perché impari i tuoi decreti. Bene per me è la legge della tua bocca, più di mille pezzi d’oro e d’argento.
Le tue mani mi hanno fatto e plasmato: fammi capire e imparerò i tuoi comandi. Quelli che ti temono al vedermi avranno gioia, perché spero nella tua parola. Signore, io so che i tuoi giudizi sono giusti e con ragione mi hai umiliato. Il tuo amore sia la mia consolazione, secondo la promessa fatta al tuo servo. Venga a me la tua misericordia e io avrò vita, perché la tua legge è la mia delizia. Si vergognino gli orgogliosi che mi opprimono con menzogne: io mediterò i tuoi precetti. Si volgano a me quelli che ti temono e che conoscono i tuoi insegnamenti. Sia integro il mio cuore nei tuoi decreti, perché non debba vergognarmi.
Mi consumo nell’attesa della tua salvezza, spero nella tua parola. Si consumano i miei occhi per la tua promessa, dicendo: «Quando mi darai conforto?». Io sono come un otre esposto al fumo, non dimentico i tuoi decreti. Quanti saranno i giorni del tuo servo? Quando terrai il giudizio contro i miei persecutori? Mi hanno scavato fosse gli orgogliosi, che non seguono la tua legge. Fedeli sono tutti i tuoi comandi. A torto mi perseguitano: vieni in mio aiuto! Per poco non mi hanno fatto sparire dalla terra, ma io non ho abbandonato i tuoi precetti. Secondo il tuo amore fammi vivere e osserverò l’insegnamento della tua bocca.
Per sempre, o Signore, la tua parola è stabile nei cieli. La tua fedeltà di generazione in generazione; hai fondato la terra ed essa è salda. Per i tuoi giudizi tutto è stabile fino ad oggi, perché ogni cosa è al tuo servizio. Se la tua legge non fosse la mia delizia, davvero morirei nella mia miseria. Mai dimenticherò i tuoi precetti, perché con essi tu mi fai vivere. Io sono tuo: salvami, perché ho ricercato i tuoi precetti. I malvagi sperano di rovinarmi; io presto attenzione ai tuoi insegnamenti. Di ogni cosa perfetta ho visto il confine: l’ampiezza dei tuoi comandi è infinita.
Quanto amo la tua legge! La medito tutto il giorno. Il tuo comando mi fa più saggio dei miei nemici, perché esso è sempre con me. Sono più saggio di tutti i miei maestri, perché medito i tuoi insegnamenti. Ho più intelligenza degli anziani, perché custodisco i tuoi precetti. Tengo lontani i miei piedi da ogni cattivo sentiero, per osservare la tua parola. Non mi allontano dai tuoi giudizi, perché sei tu a istruirmi. Quanto sono dolci al mio palato le tue promesse, più del miele per la mia bocca. I tuoi precetti mi danno intelligenza, perciò odio ogni falso sentiero.
Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino. Ho giurato, e lo confermo, di osservare i tuoi giusti giudizi. Sono tanto umiliato, Signore: dammi vita secondo la tua parola. Signore, gradisci le offerte delle mie labbra, insegnami i tuoi giudizi. La mia vita è sempre in pericolo, ma non dimentico la tua legge. I malvagi mi hanno teso un tranello, ma io non ho deviato dai tuoi precetti. Mia eredità per sempre sono i tuoi insegnamenti, perché sono essi la gioia del mio cuore. Ho piegato il mio cuore a compiere i tuoi decreti, in eterno, senza fine.
Odio chi ha il cuore diviso; io invece amo la tua legge. Tu sei mio rifugio e mio scudo: spero nella tua parola. Allontanatevi da me, o malvagi: voglio custodire i comandi del mio Dio. Sostienimi secondo la tua promessa e avrò vita, non deludere la mia speranza. Aiutami e sarò salvo, non perderò mai di vista i tuoi decreti. Tu disprezzi chi abbandona i tuoi decreti, perché menzogne sono i suoi pensieri. Tu consideri scorie tutti i malvagi della terra, perciò amo i tuoi insegnamenti. Per paura di te la mia pelle rabbrividisce: io temo i tuoi giudizi.
Ho agito secondo giudizio e giustizia; non abbandonarmi ai miei oppressori. Assicura il bene al tuo servo; non mi opprimano gli orgogliosi. I miei occhi si consumano nell’attesa della tua salvezza e per la promessa della tua giustizia. Agisci con il tuo servo secondo il tuo amore e insegnami i tuoi decreti. Io sono tuo servo: fammi comprendere e conoscerò i tuoi insegnamenti. È tempo che tu agisca, Signore: hanno infranto la tua legge. Perciò amo i tuoi comandi, più dell’oro, dell’oro più fino. Per questo io considero retti tutti i tuoi precetti e odio ogni falso sentiero.
Meravigliosi sono i tuoi insegnamenti: per questo li custodisco. La rivelazione delle tue parole illumina, dona intelligenza ai semplici. Apro anelante la mia bocca, perché ho sete dei tuoi comandi. Volgiti a me e abbi pietà, con il giudizio che riservi a chi ama il tuo nome. Rendi saldi i miei passi secondo la tua promessa e non permettere che mi domini alcun male. Riscattami dall’oppressione dell’uomo e osserverò i tuoi precetti. Fa’ risplendere il tuo volto sul tuo servo e insegnami i tuoi decreti. Torrenti di lacrime scorrono dai miei occhi, perché non si osserva la tua legge.
Tu sei giusto, Signore, e retto nei tuoi giudizi. Con giustizia hai promulgato i tuoi insegnamenti e con grande fedeltà. Uno zelo ardente mi consuma, perché i miei avversari dimenticano le tue parole. Limpida e pura è la tua promessa e il tuo servo la ama. Io sono piccolo e disprezzato: non dimentico i tuoi precetti. La tua giustizia è giustizia eterna e la tua legge è verità. Angoscia e affanno mi hanno colto: i tuoi comandi sono la mia delizia. Giustizia eterna sono i tuoi insegnamenti: fammi comprendere e avrò la vita.
Invoco con tutto il cuore: Signore, rispondimi; custodirò i tuoi decreti. Io t’invoco: salvami e osserverò i tuoi insegnamenti. Precedo l’aurora e grido aiuto, spero nelle tue parole. I miei occhi precedono il mattino, per meditare sulla tua promessa. Ascolta la mia voce, secondo il tuo amore; Signore, fammi vivere secondo il tuo giudizio. Si avvicinano quelli che seguono il male: sono lontani dalla tua legge. Tu, Signore, sei vicino; tutti i tuoi comandi sono verità. Da tempo lo so: i tuoi insegnamenti li hai stabiliti per sempre.
Vedi la mia miseria e liberami, perché non ho dimenticato la tua legge. Difendi la mia causa e riscattami, secondo la tua promessa fammi vivere. Lontana dai malvagi è la salvezza, perché essi non ricercano i tuoi decreti. Grande è la tua tenerezza, Signore: fammi vivere secondo i tuoi giudizi. Molti mi perseguitano e mi affliggono, ma io non abbandono i tuoi insegnamenti. Ho visto i traditori e ne ho provato ribrezzo, perché non osservano la tua promessa. Vedi che io amo i tuoi precetti: Signore, secondo il tuo amore dammi vita. La verità è fondamento della tua parola, ogni tuo giusto giudizio dura in eterno.
I potenti mi perseguitano senza motivo, ma il mio cuore teme solo le tue parole. Io gioisco per la tua promessa, come chi trova un grande bottino. Odio la menzogna e la detesto, amo la tua legge. Sette volte al giorno io ti lodo, per i tuoi giusti giudizi. Grande pace per chi ama la tua legge: nel suo cammino non trova inciampo. Aspetto da te la salvezza, Signore, e metto in pratica i tuoi comandi. Io osservo i tuoi insegnamenti e li amo intensamente. Osservo i tuoi precetti e i tuoi insegnamenti: davanti a te sono tutte le mie vie.
Giunga il mio grido davanti a te, Signore, fammi comprendere secondo la tua parola. Venga davanti a te la mia supplica, liberami secondo la tua promessa. Sgorghi dalle mie labbra la tua lode, perché mi insegni i tuoi decreti. La mia lingua canti la tua promessa, perché tutti i tuoi comandi sono giustizia. Mi venga in aiuto la tua mano, perché ho scelto i tuoi precetti. Desidero la tua salvezza, Signore, e la tua legge è la mia delizia. Che io possa vivere e darti lode: mi aiutino i tuoi giudizi. Mi sono perso come pecora smarrita; cerca il tuo servo: non ho dimenticato i tuoi comandi. (Sal 119 (118) 1-176).
Ora che il Salmo è stato letto e meditato, sostituiamo Parola, Decreti, Legge con Vangelo. Operata questa sostituzione, vi invito a mettere al posto di Vangelo: Cristo Gesù. Il cristiano non è un contemplatore della Legge, della Parola, dei Decreti dell’Altissimo e neanche del Vangelo.
Il cristiano è il contemplatore di Cristo Gesù. Gesù deve avere dinanzi agli occhi e alla mente. Lui deve avere al centro del suo cuore e dei suoi pensieri. Su di Lui deve meditare, riflettere. Lui deve studiare. Lui comprendere. Lui amare. Lui desiderare. Verso di Lui camminare. Per Lui vivere. Per Lui morire.
Le lodi di Cristo devono essere la sua Parola, il suo Vangelo, la sua opera missionaria, la sua azione evangelizzatrice. Il cristiano esiste per cantare ogni giorno Cristo Gesù. Lui è chiamato ad essere il salmo, il cantico vivente di Gesù Signore con la parola e con le opere. Vedendo il cristiano, ogni altro uomo si deve innamorare di Gesù Signore. Sentendo la sua voce, deve sentire la voce di Gesù che parla al suo cuore.
Anche per il cristiano vale la Parola che Gesù diceva di sé stesso.
Sebbene avesse compiuto segni così grandi davanti a loro, non credevano in lui, perché si compisse la parola detta dal profeta Isaia: Signore, chi ha creduto alla nostra parola? E la forza del Signore, a chi è stata rivelata? Per questo non potevano credere, poiché ancora Isaia disse: Ha reso ciechi i loro occhi e duro il loro cuore, perché non vedano con gli occhi e non comprendano con il cuore e non si convertano, e io li guarisca! Questo disse Isaia perché vide la sua gloria e parlò di lui. Tuttavia, anche tra i capi, molti credettero in lui, ma, a causa dei farisei, non lo dichiaravano, per non essere espulsi dalla sinagoga. Amavano infatti la gloria degli uomini più che la gloria di Dio. Gesù allora esclamò: «Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo. Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerà nell’ultimo giorno. Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire. E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me». (Gv 12,37-50).
A questo serve meditare ogni giorno un brano del Vangelo: ad acquisire il mistero di Cristo nel nostro cuore e con la potenza dello Spirito Santo a divenire mistero in esso.
La Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, ci aiutino a crescere nell’intelligenza della verità di Gesù Signore per tutti i giorni della nostra vita.
Catanzaro 02 febbraio 2012
Presentazione del tempio di Gesù
Mons. Costantino Di Bruno