LA FEDE CHE VIENE DA LUI

GIOVEDÌ 16 APRILE (At 3,11-26)

La fede del cristiano non è in Dio e neanche nella sua Parola. La fede è in Cristo Gesù e nella sua Parola. È nella verità che è essenza, sostanza, missione di Cristo Gesù ed è nella sua Parola, la sola che è di vera salvezza, vera redenzione, vera vita eterna: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Mt 28,18-20). L’inizio della fede è dato dall’obbedienza ad ogni Parola, ogni comando, ogni volontà di Cristo Gesù. Quando l’Apostolo ha fede in Cristo? Quando obbedisce al comando del suo Maestro che vuole che vada in tutto il mondo, faccia discepoli tutti i popoli, battezzi nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegni ad osservare ogni Parola insegnatagli da Cristo Gesù. Se questa obbedienza non c’è data, non è vissuta, l’apostolo non crede nel suo Cristo. Anche se invoca il suo nome, lo invocherà invano. La forza dell’invocazione del nome del Signore viene dalla più pura, pronta, immediata, ininterrotta obbedienza. A nulla serve credere nella verità di Cristo, se non si obbedisce al suo comando. Sarebbe questa una fede satanica, non cristiana: “Tu credi che c’è un Dio solo? Fai bene; anche i demòni lo credono e tremano! Insensato, vuoi capire che la fede senza le opere non ha valore?” (Gc 2,19-20). Solo nell’obbedienza si può invocare il nome del Signore. Più si obbedisce e più il nome del Signore potrà essere invocato e si agirà con potenza.

In quei giorni, mentre lo storpio guarito tratteneva Pietro e Giovanni, tutto il popolo, fuori di sé per lo stupore, accorse verso di loro al portico detto di Salomone. Vedendo ciò, Pietro disse al popolo: «Uomini d’Israele, perché vi meravigliate di questo e perché continuate a fissarci come se per nostro potere o per la nostra religiosità avessimo fatto camminare quest’uomo? Il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe, il Dio dei nostri padri ha glorificato il suo servo Gesù, che voi avete consegnato e rinnegato di fronte a Pilato, mentre egli aveva deciso di liberarlo; voi invece avete rinnegato il Santo e il Giusto, e avete chiesto che vi fosse graziato un assassino. Avete ucciso l’autore della vita, ma Dio l’ha risuscitato dai morti: noi ne siamo testimoni. E per la fede riposta in lui, il nome di Gesù ha dato vigore a quest’uomo che voi vedete e conoscete; la fede che viene da lui ha dato a quest’uomo la perfetta guarigione alla presenza di tutti voi. Ora, fratelli, io so che voi avete agito per ignoranza, come pure i vostri capi. Ma Dio ha così compiuto ciò che aveva preannunciato per bocca di tutti i profeti, che cioè il suo Cristo doveva soffrire. Convertitevi dunque e cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati e così possano giungere i tempi della consolazione da parte del Signore ed egli mandi colui che vi aveva destinato come Cristo, cioè Gesù. Bisogna che il cielo lo accolga fino ai tempi della ricostituzione di tutte le cose, delle quali Dio ha parlato per bocca dei suoi santi profeti fin dall’antichità. Mosè infatti disse: “Il Signore vostro Dio farà sorgere per voi, dai vostri fratelli, un profeta come me; voi lo ascolterete in tutto quello che egli vi dirà. E avverrà: chiunque non ascolterà quel profeta, sarà estirpato di mezzo al popolo”. E tutti i profeti, a cominciare da Samuele e da quanti parlarono in seguito, annunciarono anch’essi questi giorni. Voi siete i figli dei profeti e dell’alleanza che Dio stabilì con i vostri padri, quando disse ad Abramo: “Nella tua discendenza saranno benedette tutte le nazioni della terra”. Dio, dopo aver risuscitato il suo servo, l’ha mandato prima di tutto a voi per portarvi la benedizione, perché ciascuno di voi si allontani dalle sue iniquità».

Il miracolo è propedeutico all’annunzio della Parola. La salvezza non è la fede nel miracolo, è invece la fede nella verità di Cristo e nella sua Parola. Obbedendo alla Parola di Gesù, la verità di Cristo, per opera dello Spirito Santo, diviene nostra verità, nostra vita. Ed è questo il vero miracolo che ogni credente in Cristo deve operare nella sua vita, nel suo corpo, nella sua anima, nel suo spirito, senza alcuna interruzione. Poiché la verità di Cristo Gesù è un mistero infinito, neanche l’eternità è sufficiente perché questo prodigio si compia in tutta la sua pienezza. Più si obbedisce alla Parola e più si diviene verità di Cristo, per lo Spirito Santo. Più si diviene verità di Cristo e più la Parola annunziata è portatrice dello Spirito Santo. Più essa è piena di Spirito Santo e più anime per essa vengono trafitte e attratte a Cristo Gesù. Tutto nasce dall’obbedienza. Muore l’obbedienza, tutto muore. La missione muore.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che ogni cristiano viva di purissima obbedienza.