Io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori
Il vero umanesimo nasce dalla perfetta conoscenza e interpretazione della Parola di Dio. Una conoscenza parziale, lacunosa, menzognera, falsa genera un umanesimo non vero, non perfetto, incompleto, inadeguato, non corrispondente alla verità che il Signore ha scritto e scrive per l’uomo. Oggi molto umanesimo non solo è disumano, è anche antiumano, perché frutto della totale assenza della Parola di Dio nel nostro mondo.
Quando si dona alla Scrittura una interpretazione secondo il pensiero umano e non secondo quello divino, l’umanesimo che nasce da essa è semplicemente deleterio. Oggi tutti i misfatti che turbano la società sono il frutto di questa errata interpretazione della Scrittura. Possiamo affermare che oggi nessuno potrà costruire un nuovo umanesimo, un umanesimo secondo il cuore di Dio, ad immagine del vero umanesimo vissuto da Gesù Signore sulla croce, perché la Parola del Signore è stata ridotta a menzogna.
Di questa riduzione a menzogna della sua Parola già il Signore si lamentava per bocca del profeta Geremia. Il suo popolo era nello sfacelo morale, sociale, politico perché quanti erano incaricati di fare risuonare viva la sua Parola, ne avevano fatto una infarcitura di pensieri della terra: “La cicogna nel cielo conosce il tempo per migrare, la tortora, la rondinella e la gru osservano il tempo del ritorno; il mio popolo, invece, non conosce l’ordine stabilito dal Signore. Come potete dire: “Noi siamo saggi, perché abbiamo la legge del Signore”? A menzogna l’ha ridotta lo stilo menzognero degli scribi! I saggi restano confusi, sconcertati e presi come in un laccio. Ecco, hanno rigettato la parola del Signore: quale sapienza possono avere? (Ger 8,7-9).
Gesù viene sulla nostra terra per costruire il vero umanesimo secondo Dio. Si trova ad operare in un modo nel quale la parola del Signore era stata fagocitata dalle mille interpretazioni dell’uomo. Discepoli di Giovanni, farisei, scribi, sommi sacerdoti, insomma tutto il mondo religioso che a quei tempi aveva peso, si sente infastidito dalla vera interpretazione che Gesù dona alla Parola del Padre suo. Cerca di fermarlo in ogni modo. A Gesù occorre tutta la sapienza e intelligenza dello Spirito Santo per poter portare a compimento il mandato che il Padre gli ha affidato. La regola di Gesù vale anche per noi. O ci rivestiamo di tutta la sapienza, saggezza, intelligenza dello Spirito del Signore, oppure il fallimento è sotto i nostri piedi.
I discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Vennero da lui e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora, in quel giorno, digiuneranno. Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo porta via qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri, e si perdono vino e otri. Ma vino nuovo in otri nuovi!».
Avvenne che di sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli, mentre camminavano, si misero a cogliere le spighe. farisei gli dicevano: «Guarda! Perché fanno in giorno di sabato quello che non è lecito?». Ed egli rispose loro: «Non avete mai letto quello che fece Davide quando si trovò nel bisogno e lui e i suoi compagni ebbero fame? Sotto il sommo sacerdote Abiatàr, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani dell’offerta, che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche ai suoi compagni!». E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato» (Mc 2,18-28).
Non si può sempre rispondere alle provocazioni in modo diretto, in pienezza di verità teologica. È necessario invece trovare quelle forme e modalità che servono a rallentare la tensione, smorzare il conflitto, attutire lo scontro. Gesù non può distruggere quel mondo religioso a Lui ostile. Sarà all’istante distrutto da quel mondo, annientato. Urge allora procedere con somma saggezza e intelligenza. Si deve lavorare in un modo così garbato da consentire che la missione possa essere portata a compimento. Poi quando giungerà il tempo di essere diretti, o di affrontare a viso aperto, con verità senza alcun velo, allora quel mondo potrà essere sfidato, ma solo perché il tempo è compiuto. Chi decide che il tempo sia compiuto non siamo noi a farlo, è lo Spirito Santo. È Lui che ci suggerisce i tempi e i momenti e le modalità perfette per combattere il mondo della falsa interpretazione della Parola del Signore. I missionari di Gesù dovranno per questo sempre camminare in stretto contatto con lo Spirito di Dio. È Lui la sola Guida che può indicare la giusta parola nei momenti così contorti e difficili della storia. Missionario e Spirito del Signore dovranno essere un solo soggetto agente. L’unità dovrà essere così profonda da non consentire che possa esistere distinzione tra i due.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci creatori di vero umanesimo.