IL POPOLO CHE CAMMINAVA NELLE TENEBRE
DOMENICA 26 GENNAIO (Is 8,23-9,3)
La luce che il popolo che cammina nelle tenebre vede è una persona. Questa persona ha un nome. È il Messia, il Cristo di Dio. Stupendi sono i nomi che il Messia porta: “Perché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il potere e il suo nome sarà: Consigliere mirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace. Grande sarà il suo potere e la pace non avrà fine sul trono di Davide e sul suo regno, che egli viene a consolidare e rafforzare”. Leggiamo per intero la profezia e la verità di Cristo Signore apparirà in tutto il suo splendore: “Ma la caligine sarà dissipata, poiché non ci sarà più oscurità dove ora è angoscia. In passato umiliò la terra di Zàbulon e la terra di Nèftali, ma in futuro renderà gloriosa la via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti. Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse. Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia. Gioiscono davanti a te come si gioisce quando si miete e come si esulta quando si divide la preda. Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva, la sbarra sulle sue spalle, e il bastone del suo aguzzino, come nel giorno di Madian. Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando e ogni mantello intriso di sangue saranno bruciati, dati in pasto al fuoco. Perché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il potere e il suo nome sarà: Consigliere mirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace. Grande sarà il suo potere e la pace non avrà fine sul trono di Davide e sul suo regno, che egli viene a consolidare e rafforzare con il diritto e la giustizia, ora e per sempre. Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti” (Is 8,22-9,6). Il Messia non è solo la luce che viene per illuminare ogni uomo. Lui è il Bambino che il Padre ha promesso e dato. Il suo potere non è solo regale, ma anche profetico e sacerdotale. I suoi nomi sono: Consigliere mirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace. Qual è il fine della sua venuta? Lui viene a consolidare e a rafforzare con il diritto e la giustizia, ora e sempre, il trono di Davide e il suo regno. La pace è in questo regno ed è per coloro che divengono regno di Cristo. Per questo dove passa questa luce e viene accolta fiorisce la gioia.
In passato il Signore umiliò la terra di Zàbulon e la terra di Nèftali, ma in futuro renderà gloriosa la via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti. Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse. Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia. Gioiscono davanti a te come si gioisce quando si miete e come si esulta quando si divide la preda. Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva, la sbarra sulle sue spalle, e il bastone del suo aguzzino, come nel giorno di Madian.
Dobbiamo sempre ricordare quanto Gesù ha rivelato a Pilato e anche ai suoi discepoli: “Pilato allora rientrò nel pretorio, fece chiamare Gesù e gli disse: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?». Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù». Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce». Gli dice Pilato: «Che cos’è la verità?»” (Gv 18,33-38). «Voi sapete che i governanti delle nazioni dóminano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti» (Mt 20,25-28). Gesù non viene solamente per mostrare la luce, viene per invitare ogni uomo ad entrare nella luce, lasciandosi avvolgere da essa. Non viene perché sia solo Lui il testimone della verità, viene affinché ogni altro uomo sia testimone della verità. La salvezza è nel divenire luce, verità, regno per chiamare alla luce, alla verità, al regno.
Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che in Cristo, per Lui e con Lui siamo verità e regno.