Il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno
16 GIUGNO (Mt 6,7-15)
Questa verità è il principio che sta a fondamento di tutta la Scrittura Santa. È stato sempre il Padre celeste a sapere, vedere, scegliere ogni “cosa” di cui l’uomo ha bisogno. Non vi è un solo momento che non sia stato Lui a prendere l’iniziativa. L’uomo era stato appena creato e Dio vede qual è il vero bene per lui, di certo non gli animali e neanche tutti gli alberi che erano nel giardino o le altre cose che lo adornavano.
E il Signore Dio disse: «Non è bene che l’uomo sia solo: voglio fargli un aiuto che gli corrisponda». Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di animali selvatici e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all’uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l’uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome. Così l’uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli animali selvatici, ma per l’uomo non trovò un aiuto che gli corrispondesse. Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull’uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e richiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio formò con la costola, che aveva tolta all’uomo, una donna e la condusse all’uomo. Allora l’uomo disse: «Questa volta è osso dalle mie ossa, carne dalla mia carne. La si chiamerà donna, perché dall’uomo è stata tolta». Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno un’unica carne (Gen 2,18-24).
Personalmente posso attestare che dal giorno in cui ricordo la mia storia è stato sempre il Signore a sapere, vedere, pensare, decidere, scegliere, il meglio per me senza che io neanche avessi coscienza di averne bisogno. La mia vita è stata sempre opera della Provvidenza preveniente del Padre celeste. Posso confermare – ove ce ne fosse bisogno – che la Parola di Gesù è verità purissima. Quanto Lui dice è Vangelo, Profezia, Oracolo. Niente in Lui è meno vero o poco vero. Lui dice le cose come se fossero storia già vissuta, non da vivere. Questa è la potenza del suo Vangelo.
Perché allora pregare senza interruzione? Si deve pregare per chiedere al Signore una sola grazia: che noi possiamo essere suoi veri figli e in questa figliolanza crescere fino a giungere al perfetto compimento della sua volontà. L’altra grazia da chiedere è per ogni altro uomo: perché anche lui, gli altri, tutti diventino veri figli di Dio nel suo Figlio Cristo Gesù. Il Padre nostro è la preghiera per la richiesta e la purificazione, la purificazione e il raggiungimento della vera figliolanza. Se siamo fuori della casa del Padre, se non siamo suoi veri figli, Lui non ci può aiutare nelle cose della materia. Il suo aiuto è per quanti vogliono stare nella sua casa, vivendo però da veri figli.
Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate. Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.
Ogni vero figlio di Dio non solo vive di perdono. Il perdono è l’inizio della vera figliolanza. Man mano che nella vera figliolanza si cresce e si diviene perfetti, allora dal perdono si deve passare all’offerta a Dio, in Cristo della nostra vita, perché il Padre celeste conceda la grazia della riconciliazione a molte altre sue creature che si sono allontanate, vivono fuori della sua casa. Quando si giunge a fare a Dio questa offerta, allora è il segno che nella figliolanza siamo veramente cresciuti. Siamo divenuti con Cristo un solo corpo di redenzione e di salvezza. Se però ancora neanche riusciamo a perdonare, è segno che siamo ancora deboli, piccoli, non abbiamo ancora neanche fatto i primi passi per costruire la vera relazione con il nostro Dio e Signore. Urge allora che ci mettiamo all’opera. Recitando “Il Padre nostro” con desiderio ardente di divenire veri figli del Padre, in Cristo, il Padre esaudisce la nostra preghiera e noi diveniamo sua vera famiglia. Siamo capaci di perdono, di misericordia, di riconciliazione, di pace.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi fateci veri figli in Cristo Gesù.