Il Padre mio agisce anche ora e anch’io agisco
I Giudei non conoscono Dio. Sono custodi di una lettera morta che uccide il cuore, la mente, i sentimenti, la stessa volontà. Manca loro l’ascolto vivo del Padre. Nulla hanno compreso del loro Signore. Non sanno che Lui è Parola sempre viva, attuale, di oggi. Ignorano che Lui è lo Sposo che perennemente parla alla sua sposa. La loro storia non si è costruita sulla sola Legge del Sinai, ma su una Parola viva, attuale, perenne fatta giungere loro per mezzo dei profeti.
Questo pericolo è anche per la Chiesa del Dio vivente. Anch’essa può pensare che il solo Vangelo le basti. Essa potrebbe ignorare che il Vangelo, la Sacra Scrittura, è la norma, il metro, per manifestarci ciò che non è verità di Dio, ciò che mai potrà essere o dirsi Parola di Dio. Cosa è lo stesso Nuovo Testamento se non una Parola dopo la Parola di Cristo Gesù, parola ininterrotta, continua che lo Spirito del Signore rivolge alla sua Chiesa? Gli Apostoli non sono dalla Parola di Cristo, ma sempre da quella dello Spirito, il solo interprete della Parola di Gesù.
Lo stesso Gesù non è dalla Parola della Scrittura. Lui è dalla Parola attuale del Padre che lo Spirito fa risuonare al suo orecchio e pone nel suo cuore. Gesù è sempre e solo dal Padre. È dal Padre nell’eternità ed è dal Padre nel tempo. È dal Padre quando parla e quando opera. È dal Padre nella sua vita pubblica ed è dal Padre sulla croce, nel sepolcro, anche dopo la sua gloriosa risurrezione è dal Padre. Se Cristo è dal Padre nella comunione dello Spirito Santo, anche il suo Corpo, la sua Chiesa dovrà essere dal Padre, nella comunione dello Spirito di Dio.
Come Gesù contempla il Padre, vede il Padre che opera ed anche Lui opera, facendo le sue stesse opere, così deve essere per la Chiesa, per il Corpo di Gesù. Essa deve essere in costante contemplazione, osservazione del Padre. Ciò che il Padre compie essa deve compiere. Dove il Padre la manda essa deve recarsi. Ciò che il Padre le comanda di fare o di dire, essa deve fare e dire. Come Cristo è rivolto sempre verso il Padre nello Spirito Santo, così la Chiesa deve essere sempre rivolta vero il Padre nello Spirito Santo.
Dopo questi fatti, ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. A Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, vi è una piscina, chiamata in ebraico Betzatà, con cinque portici, sotto i quali giaceva un grande numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici. Si trovava lì un uomo che da trentotto anni era malato. Gesù, vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo era così, gli disse: «Vuoi guarire?». Gli rispose il malato: «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l’acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende prima di me». Gesù gli disse: «Àlzati, prendi la tua barella e cammina». E all’istante quell’uomo guarì: prese la sua barella e cominciò a camminare.
Quel giorno però era un sabato. Dissero dunque i Giudei all’uomo che era stato guarito: «È sabato e non ti è lecito portare la tua barella». Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: “Prendi la tua barella e cammina”». Gli domandarono allora: «Chi è l’uomo che ti ha detto: “Prendi e cammina”?». Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato perché vi era folla in quel luogo. Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco: sei guarito! Non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peggio». Quell’uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo. Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva tali cose di sabato. Ma Gesù disse loro: «Il Padre mio agisce anche ora e anch’io agisco». Per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo, perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio (Gv 5,1-18).
Gesù è questa purissima coscienza, scienza, sapienza nello Spirito Santo. In Lui tutto è obbedienza al Padre suo. Tutto è imitazione di ogni sua opera. Tutto è ascolto di ogni sua Parola. I Giudei questo non possono comprenderlo. Manca loro la nozione stessa della relazione con Dio. Essi non sanno cosa è la voce viva del Padre. Essi sono morti in una legge morta, così come anche noi potremmo essere morti in un Vangelo morto, un una Scrittura morta. Che forse quanti affermano la legge della “sola Scrittura” non sono morti in una Scrittura morta? La Scrittura da se stessa è in tutto simile alla valle piena di ossa di morti. Essa è un insieme di parole disseminate lungo la valle. Chi dona vita a queste parole disseminate è solo lo Spirito Santo. Esso va invocato dal profeta del Dio vivente. Chi è oggi il profeta del Dio vivente? È la sua Chiesa fondata su Pietro e quanti sono fedeli discepoli del Signore in essa. Anche il Vangelo è questa valle piena di ossa aride, parole senza vita. Viene la Chiesa, vengono i suoi figli, invocano lo Spirito Santo. Esso dona vita alle parole. Trasforma le molte parole morte in Parola viva del Dio vivente. Questa risurrezione della Parola deve compiersi ogni giorno. Il Vangelo scritto è questa valle di ossa di parole. Viene lo Spirito e le trasforma in Parola eterna, attuale, viva del Dio vivente. Questa è la Perenne opera della Chiesa e dello Spirito di Dio.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci vivificatori delle parole in Parola.