Il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore
15 AGOSTO (Lc 1,39-56)
Si può parlare di Dio in diversi modi. Ogni cuore parla dalla sua pienezza. Gli empi non solo negano la sua esistenza. Non conoscendo Dio, sono immersi nella falsità.
Nel suo orgoglio il malvagio disprezza il Signore: «Dio non ne chiede conto, non esiste!»; questo è tutto il suo pensiero. Le sue vie vanno sempre a buon fine, troppo in alto per lui sono i tuoi giudizi: con un soffio spazza via i suoi avversari. Egli pensa: «Non sarò mai scosso, vivrò sempre senza sventure». Di spergiuri, di frodi e d’inganni ha piena la bocca, sulla sua lingua sono cattiveria e prepotenza (Sal 10 (9) 4-7).
Anche i peccatori parlano di Dio. I loro oracoli sono tutti falsità e inganno, illusione e menzogna. Chi non conosce Dio, fa della sua vita una eterna falsità.
Oracolo del peccato nel cuore del malvagio: non c’è paura di Dio davanti ai suoi occhi; perché egli s’illude con se stesso, davanti ai suoi occhi, nel non trovare la sua colpa e odiarla. Le sue parole sono cattiveria e inganno, rifiuta di capire, di compiere il bene. Trama cattiveria nel suo letto, si ostina su vie non buone, non respinge il male (Sal 36 (35) 1-5).
Diversa è invece la parola che esce dal cuore del giusto. Nella vera conoscenza di Dio, il giusto dona verità alla sua vita, a tutta la storia. Tutto è dalla conoscenza di Dio.
Benedirò il Signore in ogni tempo, sulla mia bocca sempre la sua lode. Io mi glorio nel Signore: i poveri ascoltino e si rallegrino. Magnificate con me il Signore, esaltiamo insieme il suo nome. Ho cercato il Signore: mi ha risposto e da ogni mia paura mi ha liberato. Guardate a lui e sarete raggianti, i vostri volti non dovranno arrossire (Sal 34 (33) 1-6).
La Vergine Maria, dopo Cristo Gesù, è il cuore più puro, più santo, più immacolato. Alla purezza e santità del suo cuore corrisponde la purezza e la santità di ogni sua parola. Ella vede Dio come nessun’altra creatura né prima né dopo di Lei vedranno mai, perché nessun altro possiede la luminosità del suo cuore nel quale il Signore si rispecchia in tutto il suo splendore eterno. Anche altri hanno magnificato il Signore. La bellezza della loro lode mai potrà superare la lode della Madre di Dio, perché nessuno potrà mai superare lo splendore e la luce che arde nel cuore della Vergine Maria.
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre». Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.
Chi magnifica Dio e si astiene dal magnificare la Vergine Maria, attesta che gli oracoli del suo cuore provengono dal peccato che vi abita. Dio si conosce attraverso le sue opere. La Vergine Maria è l’opera più grande di Dio, seconda solo all’incarnazione del suo Figlio Unigenito, opera che il Padre celeste può realizzare grazie al sì di questo suo capolavoro di grazia, verità, misericordia, bellezza infinita. Il “Magnificat” di Maria è, sì, lode ed esaltazione del suo Dio, ma è anche lode ed esaltazione dello Spirito Santo verso la Madre del Signore. Una sola lode sono Dio e la Madre di Dio. Dividere le due lodi, oppure lodare Dio senza il suo capolavoro, è falsità di fede e di adorazione.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, insegnateci la vera lode.